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viatili organizzate, fu il rifultato dal
regolare fedimento di un oceano iiniverfale,
ove la congregazione delle acque
di tutte le fpecie produiTe un'atmosfera
inetta a trattenere il refpiro tanto
degli animali, e vegetabili di acqua
dolce, che de' marini, e terreftri, e
dovettero quindi qua e là trafportati
dall'impeto delle correnti perir foffocati
, ed eflere fuccelllvamente depof
t i nel Ietto del mare.
N è già. fi creda, che le fole montagne
del Veronefe offrano quefta prova
dell'univerfale naufragio de' pefci,
e degli eiTeri refpiranti nell'acqua. Qui
è dove foltanto poffono le differenti
fpecie diftinguerfi per la mirabile confervazione
dei loro fcheletri, e per l'arte
ritrovatali di fcavarli fenza punto pregiudicare
all'integrità della loro fifonomia.
Del rimanente altri monti d'Ital
i a , e quelli non meno di Francia, di
Germania, della Spagna, e dell'Inghilterra
prefentano anch'elll delle Qratificazioni
calcane fparfe d'Ittioliti, e d'altri
corpi marini, come rilevafi dagli
fcritti di parecchi viaggiatori naturalifti,
effendovi le medefime petrificazioni
eziandio nelle montagne dell'Afia, dell'
Affrica, e delf America (i). E per
meglio convincerfi di una tal verità, '
bafta fra gli altri conferire le tavole
degl'Ittioliti pubblicate da Scheuchzer
o , e da Knoor con quelle de' noftri
archetipii e il vedrà, che anche nella
( 0 Nella lettera stigrinipietrinicnti del territorio
•Veronese, che fino dai 27 Ottobre del 1789 indirizzata
abbiamo al Sig. Vincenzo Bozza, e resa pubblica
nello steiTo anno, fi legge a paf>. 19 il seguente
tratto Non è solamente" in Edca, che fi trovino
spoglie di pesci spettanti a diverfi clinii, come solo
non è il territorio Veronese, che abbia montagne piene
di conchiglie, di croftacei, di zoofiti, e di piante
di tutti i mari. Vi sono Ittioliti in altre parti della
Repubblica di Venezia: a Tremosiiie, a Schio, a Montù
viale e all' Altissimo. Ve ne sono in Dalmazia nell' Isola
di Lesim ed a Citerà nell'Arcipelago. Più oltre avanzandoci
fino nell'Asia orientale, se ne riscontrano nelle
colline della città di Banith, e nel Monte Libano.
Pesci impietriti fi trovano anche nella Carnia a Tol-
7J1SZZ0, nella Romagna al promontorio t|i Focara presso
Pesaro, ed a Scapezzano preiTo Loreto ; nel Regno
di Napoli a Troja, e nella Sicilia zi Monte della guardia
di Puglia. Volgendoli alle Provincie del Nord, le
medesime petrificazioni presentano la inaile glaroiiese
negli Svizzeri, i monti minerali di Mansfeld, e di
Sleben, e i contorni di Oeningen, e di Puppenheim nel
circolo della Svevia, ec.
Hhc jaetata fuffocatione inUvirc, ac
imo in maris fundo decumbere debuije.
Neque Veronenßum dumtaxat montìum
cacumina generale hoc pifcium, atque
ex omni genere nantium naufragium
comprobare putandmn eß. Hic tantum
diverfie fpecies mira fceletorum incolumitate,
atque priecipua exhmnandi cura,
qua eorum adfpeííus minime labefaBatur,
ßint dißinäce. Cceterum alii etiam
in Gallia, Germania, Hifpania, atque
Anglia montes calcareis fediminìbus fcatent
refertis Ichtbyolitborum, aliorumque
marinorum corporum exuviisj ut ex
fcriptis plurium viatorum Pbyßcorum
patet, cum iifdem petrefaäis Aß^e, Affi
icie, atque Americ¡e juga etiam fcateant
(l). Atque ut melius de bac re certi
fimus, ßufficit tabulas Ichtbyolitborum a
Scheucbzero, atque Knoorro editas cum
Ulis noßrorum exemplarium comparare,
apertumque erit etiam in Helvetia, atque
Noritnbergce fojßles pifces Ichthyiolitbis
Veronenßbus perßmiles aß magis
exefos, magisque ad oßeam compagem
redaBos inveniri.
( 0 In epistola super Feronenjìs regionis lapidefa-
Sis, qnam IV Kalen. Novembris anni MÌÌCCLXXXIX
Fincentio Bozzce seripjìmus, quamque typis eodem anno
edidimus, pagina XIX kac leguntiir — . Neque tantum
Bolcani piscium diverjis sub cali zonis degentium inveniuntur
exuvia, nec unica in Ferononjìum regione editi
montes conc/jyliis, tejìaceis, zoophytbis, arbujlisque
aniverso ab oceano conquijìtis vìstmtur referti. Pluribus
in Vsnetorum ditionis locis quoque IchthyoUthi ejfodiuntur;
Tremosini sciUcet, Scledo, Monte-vitali, atque AltiiTnno
in Ficetinorum Agro ; in L'esina insula apud DaU
matas, atque in Cythera Joiiii, jEgeique maris. Si in
JJìam progredimur, reperiifntur in clivis urbis Baruthi,
ac in monte Libano. Pisces exhumantur ptrefaBi etiam
apud Caritos Tolmetii, Focar® prope Pisaurum, atqne
Scapezzani prope Lauretum apud Brutios; Tro'ìx Lucanorum;
Sieulorum autem, Apulorumque in Monte Guard
i a , Si adSoream pergimus, eadem petrefa&a ìnveuimus
in Valle Glaronia; Helvetiorum, montes minerales Mansfeldi,
atque Gleben, Oeningen.et Pappenheim viciniw
in regione Suevorum,
Svizzera, e in Norimberga fi trovan
o pefci foiTili fomigliantillìmi agf Ittioliti
del Veronefe, e folo ridotti più
a fcheletro, ed in uno ftato di minore
confervazione.
Taluni forfè, poco propenfi ad ammettere
un allagamento univerfale del
Globo, di cui rimangono tuttora i più
palpabili indizj , rileveranno che non
tutti i monti, nè tutta la corteccia
del Continente trovafi fparfa di fimili
monumenti del mare, che pure dovevano
rimanere ovunque dilTeminati nell'
ipotefi di una generale, e procellofa
alluvione del terreftre pianeta. Ma è
da rifletterfi, che nel giro de'fecoli pofteriori
al Diluvio molte altre rivoluzioni
fuccedettero nella fuperncie del
Globo operate dai Vulcani, dai terrem
o t i , e dalle particolari alluvioni del
mare, e delle acque dolci. Nacquero
da fimili caufe i monti fecondar], e
vulcanici, non che le colline, e le vaile
pianure inteffute di ciotoli, e arena,
e coperte di marna, fcavate fra i
monti dall' antico corfo de' fiumi. E
forfè da' niedefimi avvenimenti ebbe
origine la ricomparfa alla luce delle
montagne primitive di granito , e di
porfido, che nell'univerfal cataclismo
dovevano effere anch'elfe rimafte fepolte
fotto i generali depofiti, e fedimenti
del mare. Rendono verifimile
una tal congettura i fatti per luna
parte comprovanti l'antico allagamento
procellofo di tutta la terra, e per l'altra
i cangiamenti parziali della fteiTa
n a t u r a , che anche al di d'oggi fuccedono
in alcune provincie per opera
de' vulcani, e de' terremoti, offervandofi
che dove prima era mare, forfero
in iin momento altiffimi monti, od
aprironfi larghe valli, e dove efifteva-
110 città, e montagne, fi schiufero nuove
pianure, o nuovi alvei del mare.
M a fenza trattenerci più a lungo
fopra un punto di oftinata quiftione
prelfo gli fcrittori Geologi, ritenendo fu
ciò quanto più diffufamente f u efpofto
nel Capo III della Parte I della prefente
Ittiolitologia, fiffiamo ora particolarmente
la noftra attenzione fui luogo
de' noftri pefci. Qui certamente
giunfero un tempo le acque marine de'
l'art. II.
NonnuMk fortaffe a generali telluris
cataclyfmo, cujus adhuc infignia teßimonia
fuperfunt, diffentientes, objicient
baud univerfam folidj! terra; fuperficiem
marinis monumentis, veßigiifque effe interfperfam,
quie ubique locorum appare,
re deberent, ß univerfa terne facies
generalis, ac procellof e exundationis fluâibus
obruta fuijfet. Verum animadvertendum
efl, in fceculorum poß Diluvium
vertigine plures alias terreßris corticis
vulcanorum , terrcemotuiim , ac peculiarimn
maris et diilcium aquarum illuvionum
ope immutationes accidiffe. Hifce
ab cauffis minores montes ac vulcanici,
nec non clivi, expanfteque planities ßlicibus,
atque arena compaiìa, et argilla
obdutict, qua inter montes vêtus ßuvioriim
deßuxus aperuit, originem duxerunt.
lißdem for tap caußs nudum
caput rurfus aperuerunt primevi ex numidico,
ac porpbyretico marmore montes
, qui univerfali in cataclyfmo fub
marinis fediminibus ubicumque difperßs
abditi delituerunt. Hanc induBionem confirmant
bine vicißtudines, qua veterem
totius telluris comprobant procelloßam
exundationem, bine ßngulares immutationes,
qua modo quoque alienili bus in regionibus
vulcanorum, ac terrxmotuum
vi accidunt,' cum certum ßt, ubi prtmum
erat aquor, extemplo editijßmos montes
emerßjfe, aut confragofas valles defedis.
fe; atque ubi urbes, et aeria adfurgebant
montium cacumina, planities, et
lequoreos ßnus repente erupiße.
At ne longius in qucejìione apud fcriptores
Geologos admodum agitata immoremur,
confirmantes super hoc quiquid
fufius Capite HI primte partis ijìius
Icbtbyolitbologiie expofuimus, modo attentionem
potijjìmum fuper nojirorum pifcium
fedem impendamus. Hcec certe
cacumina alluerunt quondam marini f u .
Bus longincquarum regionum, exuviafque