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La determinazione di quedo nuovo
genere dell' ordine de' pefci apodi è
dovuta al celebre Bloch, il quale avendo
oflervato, che alcuni pefci fomiglianti
alla Morena cieca dell'Illuftre
Linneo portano fotto il collo uno fpiraglio,
come le Lamprede fopra la nuca,
palTò a fepararli dal genere delle
Anguille, a cui fi rapportano nella forma
del corpo, e ne formò uno a parte
denominato Synbranco, diftinto pel Angolare
carattere dell'anzidetto fpiraglio.
Il noflro Crotalo, così da noi chiamato
per la fua figura analoga a quella
de' Serpenti di quefto nome, è una
fpecie dell'annunziato genere dallo ftesfo
Bloch pubblicata, e defcritta nella
parte duodecima della fua Storia naturale
de' pefci.
Lungo affai più di quello delle Anguille,
e cilindrico, è il corpo del Crotalo,
r inferior parte del quale è tutta
in luogo di fquame coperta di fcaglie
anulari imitanti gli feudi addominali
dei colubri. La tefla di quefto pefce
ha forma ovale bislunga, ed è più voluminofa
del corpo. Si apre la bocca
in uno fquarcio mediocre, e maggiore
di quello dei pefci del genere delle
Morene. Dove precifamente termina
il capo, ed apparifce il primo reftringimento
del tronco , vedefi fotto il collo
un'apertura rotonda deftinata all'ufcita
dell'acqua, e alle veci delle confuete
Hujufce novi generis ex pifcium apo^
dum ordine determinationem celebri debemus
Blochio, qui cum obfenaffet,
qttod nonnulli pifces ctecie Muran,«
Linnai fimiles fub collo gerunt fpiraculum,
ut Lampetrce fuper occiput, ab Anguillarum
genere, quibus forma corporis
funi adfines, fecrevit, ac feorßm genus
inßituit Synbranchi indito nomine,ßngulari
ttdnotati fpiraculi attributo difliniium.
Noßer Crotalus, ita a nobis adpellatus
ex ßmilitudine cum hujufce nominis
ferpentibus, fpecies efl adferti generis
a Blochio evulgata, ac in XIl Hyßoriis
naturalis pifcium parte defcripta.
Longius Anguillarum corpore, ac cylindricum
corpus eß Crotali, cujus-inferior
pars fquamarum loco laminis anularibus
eß inßruBa, qua fcuta abdominalia
colubrorum imitantur. Hujufce
pifcis caput ovale eß, atque oblongum,
ac volumine corpore majus. Mediocriter
hiat roßrum, ut plus quam aeteri
pifces ex Murienarum genere. Ubi deßnit
caput, ac coaräari incipit corpus,
fub collo forajnen confpicitur rotundum,
quod aquam emittit, ac branchiarum
fungitur vice. Spitama fuper unguium
caudit dorfalis incipit pinna non admodum
elata, qua cum caudie pinna, ut
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aperture branchiali. Un palmo al difopra
dell'angolo della coda incomincia
la fua pinna dorfale non molto elevata,
e che fi congiunge con quella della
fleffa coda, a cui pure fi unifce l'anale
due volte più breve della dorfale. In
neffun altra parte del corpo efiitono
pinne5 per cui quefto pefce di forma
cilindrica, ed anulare accoftafi viemaggiormente
alla rapprefentazione dei
Serpenti marini.
Nel noftro archetipo follile non apparirono
più i nativi colori, nè posfono
diftinguerfi le fquame in forma
di feudi, che verfo la coda. Sono parimenti
abolite le due pinne dorfale,
ed anale, non rimanendo veftigio di
quefte, che all'apice della caudale. iMa
la figura ovale del capo, che eccede
in volume la groffezza del tronco 5 la
dimenfione di tutto il corpo affai più
lungo di quello delle Morene, e di
qualunque altro genere di pefci apodi,
e anguilliformi; l'impronto finalmente
di certe macchie corrifpondenti a quelle,
che offervanfi nel Crotalo marino vivente,
fupplifcono alla mancanza, ed
abolizione degli anzidetti caratteri, ed
appoggiano baftantemente il noftro confronto
colla figura del Synbranco di
Bloch, a cui giudichiamo fpettante un
fimile Ittiolito.
Abita il Crotalo marino al Tranquenbar
ne' mari meridionali del Surinam,
non effendofi mai rifcontrato in
quelli di Europa. La fua fpoglia folTile
è tanto più rara ne' monti del Veronefe
in Italia, in quanto che è l'unica,
che fiafi diffotterrata finora di quefto
genere, e che fi ritrovi efiftente fra
gì' Ittioliti del Mufeo Gazoliano.
etiam analis duplo dorfali brevior, con.
jungitur. Nulla alia, in corporis parte
exijlunt pinme i bine pifcis forma cylindrica,
ac anulari ad marinorum Scr.
Pentium formam magis magifque accedit.
Fart. II.
Noflro in archetypo fofjlli originales
colores evanuerunt, ac fquam£ fcutiformes
nonnijt caudam verfus funt cnnfpicHie.
Velette funt par iter dorji, atque
ani pinn.-e, et nonnift in caudalis apice
earum fuperejl vejìigium. AJì ovalis ca.
pitis figura, quod crafjìludine trmicuni
exfuperat i totius corporis menfura Mur.
enis, et quocumque alio pifcium apo.
dum, ac anguilliformiumgenere longius'.,
nonnullarum denique maciilarum flygmata
illis fìmilium, quie in viventi marino
Crotalo obfervantur, defcriptarum notorum
defeSum emendant, nofiramque comparationem
cum Blocbii Synbranco confirmant,
ad quem Ichthyolitbum noftrim
fpe£iare cenfemus.
Tranquebaris viciniam in fiu9ibus, qui
Surinamum ad meridiem alluunt, incolit
marinus Crotalus, qui nunquam in Europte
pelagis expifcatus eft. Ejus fofjile
fpolium eo rarius efl in Italicis Veronenjium
jugis, quod nullum aliud haCtenus
hujufce generis exhumatum f i t , ac
inter Musiei Gazoliani Ichthyolithos reperiatur
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