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XCIV
N. XXXII.
I L RICCIOLINO
D I O D O N R E T I C Ü L A T U S
TAV. XX. FIG. 3.
D.fubrotttndus, aculéis triquetris. irá». S .N.X.pa g . don. Klein miff. pife. 5. pag. 18. N." f.
j;4. N.° J. Otbis niuricatus. Seba Muf. 3. pag. rS. N." j. tab. i j .
Oftracion fubrotLindus, aculéis undiqiie brevibus, tri- fig. J. 4.
quetris, raris. Ami. Ichth. Gen. fj. Syn. gS. Reverfus indiclis, JagBsch. /()»>» de Pifcib. pag. 11.
-Crayracion ovatus, et muricatus rictu latilTtmo, polyo- tab. 5. fig. i. C cattiva figura ) .
XCV
Nella ñoria dei Riccj marini, ai quali
fi riferifce qucfto piccolo Ittiolito, ritrovafi
che Gronovio fece di tre diverfi
pefci congeneri una fola fpecie, unendo
il Riccio echinato, e il reticolato
2SAtinga, che propriamente è più bislungo
di quelli, e di tutt'altra forma.
Linneo nella decima edizione del fuo
Siftema della Natura avea defcritto il
Ricciolino per una fpecie diftinta dalle
due precedenti; ma poi nella decima
terza lo riportò tra le varietà dell'yitinga,
approifimandofi anch'elfo all'opinione
del citato Gronovio. Ricorrendo
alle figure di Seba, che fono partitamente
indicate nelle nuove aggiunte
alla Zoologia di Linneo fatte dal celebre
ProfelTore Gmelin, fi rifcontra che
il piccolo Riccio in quiftione è una
fpecie particolare, che affai più fi avvicina
nella fua forma al pefce Ifirice
( l ) , e al Riccio orbicolare di Bloch
( i ) , di quello che all'altro, che dicefi
A tinga.
I caratteri naturali e fpecifici del Ricciolino
fono i feguenti; la rotondità
ovale del corpo, il quale erteriormente
è telFuto a rete, e coperto di
aculei brevi e triangolari; la flatura
in proporzione più piccola di quella
deli A t ing a , dell'Iftrice, e de'fuoi congeneri;
3.° la bocca guernita di due
mafcelle offee a guifa dei precedenti,
ma meno anguila ed ottufa, e la teña
diftinta da due grand'occhi; 4.'' due
graciliiTime pinne alla regione del pett
o , ed una minore al dorfo, all'ano,
ed alla coda; 5.° la pinna caudale, nè
rotonda, nè bifida, ma nel margine
pofleriore troncata.
(1) Diodon byltrix. Lim. 1. c.
In Hyjìrieum marinorum, ad quas
parms hic refertur Ichthyolithus, hijloria
invenimus, Gronovium ex tribus diverfis
pifcibus ejusdem generis unam ef.
fecijfe fpeciewii adeoque Hyjlricem echinatum,
et reticulatum junxijfe cum Atinga,
qui longior eji, et Jirucìura admodum
diverfa. In decima Syftematis
N a t u r s editione Diodonem reticulatum
defcripferat Linnceus tamquam fpeciem a
duabus pracedentibus diflinBam-, at in
tertiodecima in citati Grommi opinionem
declinando, ipfum retulit inter varietates
Atinga. Attamen Jt figuras Sebie
( quiC feparatim in novis adjeBionibus
ad Linnieanam Zoologiam a celebri Gmelino
faBis indìcantur ) confulimus, reperii
ur Echinulmn, de quo agitur, peculiarem
ejfe fpeciem, qua multo magis
Hystrici, atque Orbiculari Echino Blochi
confimilis eJi, quam alteri, qua appei.
latur Atinga.
Characteres naturales, atque fpecifici
Diodonis reticulati funt. I.° Corpus ovale,
externe reticulatum, brevibus aculéis,
et triangularibus • opertum. Atinga,
Hystrice, et congeneribus brevior corporis
extenfio. 3.° RiSius mandibulis offeis, ut
prtecedentes, armatus, at anguflior, obtufierque,
et caput grandibus oculis infigne.
4.° Duie gracilijfmie pinnie ad
regionem fterni, unaque tantum minor
in dorfo, ano, et cauda. 5.° Pinna caudalis
nec rotunda, nec bipartita, fed in
pofieriori margine truncata.
(2) Diodon orbicularis. Ichth. IV. p. 78. PI. C X X VI.
Pene omnes ha notce in parvo lehthyolitho
Mufcei Ga&oliani, atque majorì
Jìudio in exhibita figura delineato invifUntur
; tantummodo in nofira exuvia de.
funt piume, quas credere eJi,propter exilitatem,
in lapidefcendo evanuiffe.
Quafi tutte le efpofte note fulTiftono
intatte nel piccolo Ittiolito fomminiftrato
dal Gabinetto del Sig. Conte
Gazola, ed efpreiTo con ogni poffibile
accuratezza dalla figura che ne pubblichiamo.
Veggonfi in effo forma di corpo
ovale-rotonda, impronto di mandibole
offee, e di occhi fpaziofi, veftigj
di cute reticolata dalla parte del dorf
o , e di aculei triangolari da quella del
ventre. Gli avanzi della fua coda corriipondono
in tutto e per tutto alla
rapprefentazione della naturale ed originaria.
Mancano unicamente in quefto
fcheletro tutte le altre pinne, che
per quanto è credibile, attefa la loro delicatezza,
non refiftettero alle vicende
della petrificazione, e fi fono perdute.
Il Ricciolino è un pefce nativo dei
mari delle Indie, fconofciuto interamente
in quelli che fono limitrofi ai
noftri monti. L ' Ittiolito che lo rapprefenta
non ha finora il fecondo nella numerofa
ferie dei pefci foiTili eftratti dalle
cave di Veftena, e cuftoditi nelle rifpettabili
Collezioni che formano il principale
foggetto della, noftra Ittiolitologia.
Nafcitur hic pifcis in Indico freto,
nojiris, et finitimis omnino ignotus. Analogum
Ichthyolithum ufque adhuc unicum
fodirns Veftence exhibuerunt inter innúmeros
pene pifies, qui in Colleiiionibus
nofiram Ichthyolithologiam precipue fpe-
Bantibus affervantur.
N. XXXIII.
I L G U A C A R O
L O R I C A R I A PLECOSTOMUS
TAV. XX. FIG. 4.
L. Pinnis dorfi duabus. Lim. S. N. XIII. pag. jog.
N.° 2.
Plecoftomus dorso dipterygio, ci'rris duobus, cauda
bifurca. Grmmv. JMus. Ichth. N." 67. tab. 3. ñg.
I. 2.
L ' e t à ancor tenera, e di pochi giorn
i , nella quale ebbe morte, e fepolcro
dentro alla terra un tal pefce, piucchè
dalla fua picciolezza fi dà manifeftamente
a conofcere dalla diffoluzione
degli integumenti coriacei, che lo coprivano,
e delle carni, che gli erano
proprie. Il di lui corpo è ora cosi ridotto
allo flato di fcheletro, che fe non
limaneffe tuttavia nella tefta qualche
piccolo avanzo della nativa fifonomia,
appena fi potrebbe difcernere in effo
la fpecie, che vi ravvifiamo.
Guacari. Mangrav. Braf. pag. iSS. fig. 4.
Jonftm de Pifcib. pag. 130. tab. 34. fig. f.
Ruyscb. Theatr. Anim. I. pag. ijj. tab. 34.
fig- !••
Myftus. Seta Muf. 3. tab. 25. fig. 11.
Tenera adhuc ¡etas, cum intra terra
vifcera periit, et fepultus efi hic pifcis,
magis a coriaceorum integùmentorum, et
carnium corruptione, quam a corporis exiguitate
dignofcitur. Hoc adeo imminutum
exficcatumque eft, ut nifi in capite
aliquod extinSa forma vefiigium
maneret, vix fpecies, cui pertinet, difcerni
pojjet.
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