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Noi Camo d'avvifo, che un carattere
più marcato, e fpecifico del Verdiero
poiTa effere quello de' due corti aculei
ifolati, che oiTervanfi nello fpazio di
mezzo fra le pinne ventrali e l'anale,
e che fuiTiftono tuttavia, febbene un
poco avvicinati alla pinna dell'ano,
nella fpoglia che efaminiarao,
Il Verdiero tutto coperto di niinutiiTime
fquame, vifibili ancora dalla
parte del dorfo nel di lui fcheletro, è
un pefce marino della provincia di Acar
a , fituata alle cofte dell'Africa. La
fua terta piccola, e lieve fi diftingue
per la grandezza dell'occhio, e per la
prominenza della mafcella inferiore.. Il
tronco appianato, ed dittico fi prolunga
dalla parte pofteriore in cilindro
, attenuandofi notabilmente ove
hanno termine le maggiori due pinne.
L e natatoje di queflo pefce molto fomigliano,
in quanto alla forma, a quelle
dello Sgombro cordilo, che abbiamo
altrove defcritto. Solo diverfo è il numero
degli aculei, e de' raggi, che le
compongono, e mancano in oltre in
fiffatta fpecie le pinne fpurie verfo la
coda. La pinna pettorale bislunga, e
quafi cilindrica contiene là tenuiffimi
raggi. Due pinne diverfe armano gli
omeri del Verdiero: la prima angufta,
e triangolare, compofta di 7 fpine, e
la feconda formata di zp raggi moltifidi,
che fi eftendono fino alla coda.
L e due ventrali efiliflìme, e brevi incominciano
da un aculeo robufto, fusfeguito
da cinque raggi. Due corte
fpine fituate in vicinanza del foro anale
dividono dalle ventrali la pinna dell'ano,
che è parallela sì nella forma, che
nella lunghezza alla feconda dorfale, e in
cui fi contano l8 raggi fimili a quelli
della predetta feconda pinna. La coda
per ultimo offre una pinna profondamente
bifida, e divifa in due lobi lanceolati,
che rifultano dall'aggregato di
15 raggi ramificati. Tut t o il di lui corpo
è tinto di un verde giallo a riferva
delle pinne pettorali, e della caudale,
che fono rofleggianti alla bafe,
e nere verfo l'eftremitìi. La linea laterale
poi fuperficialraente fcabrofa forma
alla metà del tronco una curvatura
come in molte aire Ipecie di Sgombri.
praclputm putamus ejfe duos breves aciileos
fecretos, qui medias inter pinnas
alvi atque ani adfurgunt ¡ quique etjl
pantmper ani pinme appropinquati adhiic
in /polio, quod fubdimus, fuperfunt.
Verdierius perminutis fquamis ubiqiiù
opertus, qua fupra dorfmn ejus fceleti
adhuc funt confpicuce, pifcis éfl aquoris
littora Acara in Africa alluentis. Caput
parvum ac leve magnitudine acuii,
et maxilla inferioris prominentia diflinguitur.
Truncus complanatus, atque elypticus
pofleriori ex parte in cylindrum
porrigitur, ubi dua majoris pinna; de-
Jinunt, injtgniter attenuatus. Remigia
quoad formam Ulis Scombri Cordyli alibi
dcfcripti funt fimilia. Tantum aculeorum,
radiorumque numero, quibus confiant,
funt diverfa. Defiint infuper bac
in fpecie pinna caudam verfus fpuria.
Pinna peiforis oblonga, ac ferme cylindrica
XV1 gracillimos continet radios.
Duobus diverßs remigiis infiruBi funt
Verdierii humeri¡ primum anguflum, ac
triangulare vil confiat fpinis; fecundum
autem ex XXIX radii s multifidis, qui
ad caudam ufque excurrunt, coalefcit.
Dua ventrales gracillima, atque breves
in vicinia analis foraminis ßta a
ventralibus dividunt ani pinnam, forma
ac longitudine fecunda dorfali parem,
in qua XXV111 radii Ulis fecunda p>inna
ßmiles numerantur. Cauda denique
profunditer bifida, ac duos in lobos fecata
lanceolatos, ex XXV radiorum ramificatorum
cumulo coalefcit. Totum
corpus colore viridi-flavicanti efi fuffufum,
prater pinnas peBoris, et camle,
qua in radice rubefcunt, in apnee autem
nigrefcunt. Linea latermn in cortice
fakbrofa, in medio trunco, ut plu.
ribus aliis in Scombris, curvefcit.
L'Archetipo foffilc, che qui presen.
tiaaio, pochi caratteri a dir vero conferva
in fe fteffo de' finora accennati
dietro r efame della nativa immagine
del Verdiero. Ma i foli lineamenti della
faccia efteriore, e i pochi refidui delle
diverfe pinne, e fopra tutto della caudale,
ballano a parer noftro per farlo
riconòfcere un' antichifllma", e logora
fpoglia della fpecie fin qui defcritta.
F auca, ut verum fateamur, ex iis,
qu.¿ hacienus in nrduralis Verdierii imaginis
examine adnotavimus, in arcbetypo,
quem promimus, fojfili attributa fuperfunt.
At externa faciei lineamenta,
ac pauce pinnarum reliquia, ac prafertim,
caudalis nqflra fententia fufpciunt,
ut in bac fojfili fpeciei baBcnus defcripta
vetufiijfima, exefaque exuvia dignofcatur
.
N . CVIII.
L ' O C C H I O DI BUE
S P A RU S MACROPHTALMUS
TAV. LX. FIG. 1.
S. oculo niagno, dentibus qaatuor caniiiis in maxilla
fuperiore.ii/tic/Alcthrii, VIII. pag. 95. PL CCLXXII.
B. 6. P. 15. V. h. •i C. 10. D. 12,, 10.
L'amplilllma circonferenza del bulbo
dell'occhio, e la lunghezza de'quattro
denti canini della mandibola fuperiore
diftinguono quello pefce da tutte le
altre fpecie del genere degli Spari, a
cui efio indubitatamente appartiene .
Ma. non fono quelli foltanto i caratteri
fpeciali, che contrafTegnano il nuovo
pefce defcritto da Bloch, e denominato
1' Occhio di Bue.
Ovale, e bislunga è la figura del
di lui corpo, che per la grandezza fi
approifima a quello del Dentice, e
alia Dorata nella larghezza. Ha breve,
c conico il capo, ai lati del qu&le verfo
la fronte fono impiantati i due occhi
di ftraordinaria groiTezza, d'ond'eflb
ha tratto il nome di Occhia di Bue.
Angufta è l'apertura della fua bocca
formata di due mafcelle eguali, e labiate,
dalla fuperiore delle quali fporgono
quattro denti robufti, e canini,
come da quella di altre fpecie di Spari.
Nella membrana branchioftega fi contan
o fei oilìcelli nafcofti in parte fotto i
coperchj branchiali, le di cui lame fono
finuate nel margine, e divife in fegmenti
ottufi. Molti ordini longitudinali
di larghe fquame formano gl'integumenti
del di lui tronco, dipinto di
u n giallo pallido mirto di color rolfo.
Latißma oculi orbita, ac quatuor
dentium caninorum langitudo fuperna in
mala hunc pifcem a reliquis cunBis fpeciebus
ex Sparorum genere fecernunt,
ad quod extra omne dubium pertinet.
At non funt hac folummodo attributa
pracipua, quibus navus pifcis a Blochio
defcriptus, vocatusque Oculus Bovis, difiinguitur.
Ovalis, ac oblonga efl corporis figura,
proceritate Dentici^ latitudine autem
Aurata próxima. Caput habet breve
, ac conicum, in cujus lateribus frontem
verfus fiant infigni voliimine oculi,
unde Bovini Oculi nomen rnutuatus efl.
Anguflus efi oris hiatus, quod dua efßciunt
maxilla äquales, ac labiata, ex
quarum fuperna IV prodeunt canini denies
robufli, ut in aliis Sparorum fpeciebus.
In by anchi arum cuti Vi numerantur
ofßcula, partim fub branchialibus 0-
perculis latentia^ operculorum autem lamina
funt in margine ßnuofa, ac in
fegmenta obtufa partita. Flures laterum
fquamarum ordines in longum difiributa
truncum amiciunt, fiavicanti
pallido quadam rubri admixtione colore
interfperfum.