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CAPO PRIMO
B R E V E TOPOGRAFIA
D E L LUOGO E DEI RECINTI
O V E ESISTONO LE CAVE DEI PESCI
CAPUT PRIA4UM
BREVIS DESCRIPTIO LOCI
OUO FODIN^ PISCIUM CONTINENTUR
A T (¿U E AMBIUN TUR
S I- § IIlluftre
Medico Sebaftiano Rotari
fcrivendo nel 1716 al celebre "Vallifnieri
fi propofe il primo di dare una relazione
diffinta della Montagna dei Pefci efiftenti
nel Veronefe, elTendofi efprelTo in.
torno a tale foggetto nella feguente maniera
" Il Monte dei Pefci in Bolea . . . è
, , pofto tra i noftri confini, e quelli del
„ Vicentino ; ha in veduta il mezzogior-
„ no; verfo la Plaga fettentrionale evvi
„ la valle ; al lembo del Monte , che
„ guarda l'oriente, ve n'è un'altra mag-
„ giore fui territorio Vicentino; e verfo
„ l'occidente vi è la Chiefa Parrocchiale
„ in diftanza di mezzo miglio. Di fua
„ natura è Aerile, affatto privo di alberi,
„ e privo ancora di acqua nafcente. La
„ rupe orrida, d'onde fi traggono d'ogni
„ intorno Pefci veri del Mare, erbe di
„ varie forti, alcuni infetti volanti, e ta-
, , lor anche alcun'altri animaletti terre-
„ ftri, li quali tutti fchiacciati, quanto il
„ più elTer poflbno , fi tonfervan colà
„ dentro imbalfamati a fecco alla manie-
„ ra delle Mummie, fembra alta 6 0 per.
„ tiche di fei piedi l'una, o in quel tor-
,, no, e larga trenta. Ella va ricoperta di
„ non fo qual terreno arficcio d'un color
„ tirante al roflb, ed è fatta tutta a laftre,
„ e a fottili sfoglie funa fovrappofta all'
„ altra, quantunque in alcune parti fem-
„ bri al di fuori lavorata di un getto fo-
„ lo. Tutti i fopraddetti ftrati, che qui
,, Co>^ fi chiamano, corrono il piano qua-
„ fi orizzontalmente piegando efli un qual-
„ che poco verfo il pendio del medefimo
„ Monte - „ &c. (i)
CO Vallifii. Oper. Tom. i. pag. jio.
Jam ab anno ci3DCCXyi Sebaßianus
Kotarius clarìffimus Mcdicus in epißola
ad Vallifnerium illud fufcepit, ut Montem
Pi/cium in agro Veronenfi pßtum
plane defcriberet, quod & praßitit his
verbis: Möns Pifcium, ait, Bole a ß-
„ tus eß inter noßros ^ Vicentinorum fi-
„ nes: meridiem fpeSat; a feptentrione
„ in vallem dehifcit: ab oriente vallis alia
„ longe major in agro Vicentino montem
,, extremum claudit : demum verfus oc-
„ cidentem templum pagi a monte quin-
„ gentis pajßbus dißat. Solum ßerile 0-
„ mnino eß, nullis arboribus, nullis e-
„ tiam fontibus. Rupes quidam horrida
„ aha pedes CCCLX, ß viftii creditur ,
„ lata -vero pedes CLXXX eminet ; ex qua
„ tota marini pifccs, plura herbarum ge.
„ nera, aliqua infeäa volatiliai nonnulla
,, etiam terreßria animalcula effodiunturj
„ comprejfa omnia quam maxime, atque
„ exßccata : ipfa obducitur terra arida,
„ pene rufa^ tota vero ex laminis lapideis,
„ quin immo & braBeis compaSa eß, a-
„ Iiis aliis fiiperpoßtis; exterius vero ali-
„ cubi non commina, fed folida omnino vi-
„ detur. Hi ßrati lapides, qui apud no-
„ ßros Curfus appellantur, fere ad hori-
„ zontem poßti per rupem excurrunt^ ni.
,, ß quod cum monte de dives paululum
„ inclinantur. ,,
L e offervazioni efpofte, quantunque
partano da un Naturalifta a' fuoi tempi
riputatiffimo, pure non è da maravigliarfi,
che rimangano in qualche parte
convinte d'inefattezza da quelle del celebre
Conte Ferdinando Marfiglj fucceffivamente
comunicate al medelìnio VaL
lifnieri: giacché il Rotari fpontaneamente
dichiara nel fine della fua defcrizione di
aver oiTervato in fretta , ed alla sfuggita
il fuddetto Monte dei Pefci; motivo per
cui rimaneva in lui il defiderio di ritornare
fui luogo, e di rinnovarvi le fue ricerche
.
§ II.
Il Conte Marfiglj portatofi nel 1727
fu la fteffa Montagna, che egli chiama
col nome degli abitanti Lajlrara, annunzia
primieramente elfere quefta fituata
fuora della Terra di Bolea ne Monti del
Veronefe fui confini col Vicentino (2);
quantunque leggafi da principio per isbaglio
forfè di ftampa, nel Territorio di Boi.
ca confinante col Vicentino, in vece della
efpreffione nel Territorio di Verona ce.
Dice in fecondo luogo, che la Laftrara
é pofia a capo di mm lingua di terra da
due parti cinta da rivoli. . . che al di lui
piede f i unifcono formandone un altro maggiore
; e in, terzo luogo accenna, che nel.
la fuperficie ha la. fojlan&a pietrofa caper,
ta dalla fottil cute di terra, erefcendovi piccoli
arbufcoli, ed erbe comuni. Le quali
cofe, come ognun vede, non combinano
con quanto fcrilfe il citato Rotari intorno
alla località., e ftruttura di detto Monte..
H£C Rotarius, fid quamquam magnus
ipfe Phyßcus per ea tempora haberetur,
tamen fi qua in re eum falfum
fuijfe Ferdinandus Marfiilius deinceps qflendit,
nemo miretur. Namque idem Rotarius
extrema fua deferiptione fatetur fi pene
currentem Montem Pificium invißjfe , ñeque
contento unquam animo fi futurum ,
niß montem ilium rurfum repetcret, atque
diligentius lußraret.
§ ni.
Verfo il 1745 una nuova topogra.
fia dello fteffo luogo fu pubblicata dall'Arciprete
Spada nel fuo Catalogo dei Corpi
lapidefatti del Veronefe. Ma quanto fia
quefta inefatta , può ognuno facilmente
conofcerla dall'aver egli fegnato nella fua
Carta il punto d'oriente ov' è l'occidente,
e fatto un folo monte della Lajlrara,
e di Bolea-, quando fi fapeva già per le
oflervazioni del Conte Marfiglj, che la
Lajlrara è collocata fuori della terra di
Bolea (3). Lo Spada raccoglitore diligentiiTlmo
di tutte le curiofità naturali della
fua Patria fi occupò di propofito nella
(2) V. fpiegaz. della Fig. I. ValIiTn. T.a. pag. jfii-
Far. I
s n.
Gceterum Marftlius, a quo anno Clo-
I3CCXXVII idem locus invifus efl, atque
nomine ab incolis ufitato Laftrara appellatus,
ipfe inquam ad eumdem Vallifnerium
firibens tri a refert a Rotarii deficriptione
prorfus aliena. Primum eß locuni'. illuni
extra pagani Bolen: in montibus Veronenfium
ad Vicentinorum limites fitum efl"e.
l^am quod apud eumdem Marßlium principio
legitur in agro Bolcano, id certe corruptum
eß fortafß errore tjporum, legendumque
eß in agro Veronenfi. Secundum
eß eumdem locum in extrema terrx lingua
pofitum duobus hac illac rivulis circumiri
, qui ambo fub ipfum conjunguntur.,
& confluunt. Tertium denique iam.
mam petram circumveftiri quadam qyafi
cuticula terra:, ex qua arbufcula frutificantur,
& vulgares herbse. H^c tria fane
non conveniunt eum its, qme de fitu montis
ejusdemque ßruffura Rotarius vulgaverat,
S IIL
Sed- novam illius montis topographiam.
circa annum CIjIDCCXLFI Spada edidit in
fuo Indice lapidefaBorum Veronenftum. At
quam longe ipfe a veritate difieedat, facile
quifque noverit, ß duo tantum animadvertat.
Nam primum oriens ibi occidentis fitum
occupata hoc contra illius; deinde Bolea,
et Laßrar a unus, atque idem mons
fiunt: attamen ex Marfilio conßabat Laßrara
extra Bolcam loeatam ejfi. Praterea
Spada fiuo in cathalogo illud unum eur.
avit, ut diffimilia genera, fipeciefique lapi
de faSor um dißingueret, quibus Patri a fina
praßat, quceque ipfe fiumma diligentia cole
( j ) Vallifn. loc. dt.