
LVIIl INTRODUCTIO.
Partieol. grafiche: Non di rado sono la sc ia ti punti diacritici
delle lo tte r e : H a l i f alrnadda è oniesso (oltrechè nelle
sollte parole etc.) nei nomi proprii p. es. , nello
parole q F ; , etc. In Valif ora c sc ritto ed
ora oniesso, senza c e rta re g o la ; in principio di linea è scritto
sempre Spessissimo è sc ritto p - , L ; sempre s per ä,
ed A , A per a , p .e . confondono facilmente le
le tte re o e ^ ed anche . Generalmente è sc ritto il madda
e il tasdîd. Non havvi intorpunzione: solo talvolta un ».
Co (Constantinopol. Köpröly 1047). Carta orientale le v ig a ta ;
sembra che i q u in te rn i siano di 10 fogli ciascuno; in tu tto
il ms. conta 258 fo g li, ma non numerati. I fogli 70 e 71
debbono seguire al f. 116; inoltre depo il f. 165 seguono i
fogli 176—185, dopo ii f. 125 raanca im fo g lio , il ehe è stato
notato da una mano piu rec en te in calce al F. 125 6, colle
parole iCijj L # cx' Lsa-.
Il ms. si compone di duo p a rti, una antichissima (f. 295—
126) da 20 a 26 rig b i per pagina ed una più rec en te (f. 1 —
2 9 a , 127—258) a 23 rig b i per p a g in a ; la p a rte più antica
è in cattivo stato, an u e rita e m a c ch ia ta ; nel rileg a re il codice
aleune parole ail’ e stremità délia pagina sono sta te ta g lia te
fuori; sopra a ltre parole stanno incollati doi pezzetti di c a rta
che ne impediscono la le ttu ra ; la p arte più recente è
g eneralmente in buono stato. Alto 28“', largo 18“'. L eg a tu ra
orientale.
Nel 1“ f. bavvi il seguento tim b re : g i gvy' x à îj U 'AS>
^ jj-E xiH AaE 3 ' a f ' (JaUae]'
'.AA la^jIaE xbl .
La p arte più antica è in un n a sh i cho somiglia ancora
al cufico, spooialmonte in alcune lottere, o risalo al X I socolo,
SG non alla fine del X. La parte più recente è in un b ru tto
n a sh i, forse del X I I I sec. Lo vocali mancano genoralnionte
in ambedue le parti.
P a rtie o la rità grafiche :
INTRODÜCTIO.
1), P a rte più antica. I punti diacritici dellc le tte re sono
spessissimo lasciati. L'alif alrnadda è lasciato nei nomi proprii,
nelle solete parole 1A5> etc., in ja L , (jvaIe etc. In
Valif è sempre omesso eecettuato in principio di linea. II cod.
scrive e ta lv o lta a. per _ E - , A3 E.
| U ’ a3 ^
P e r » scrive »
o talvolta j ' p. es. .j Là?j«o, o o p. es. cjaF^ e tc .; cosi LâàJI
etc. per etc. Talvolta due punti sopra p. es.
^i.AÊ-l ovvero un punto solo invoce di d u e , p. e. xae-Iï =
XA>lj o vieeversa due per uno p. es. — «jaL* , xj = xj.
Spesso le parole sono spezzate in fine della rig a ; 1’in terp u n -
zione è con un ».
2). P a rte più recente. Spesso lasciati i pun ti diacritici
delle le tte r e , il ^ ha anohe un sol punto. Spesso anche il
punto diacritioo della le tte ra è avanzato, o nel corpo stesso
della le tte ra seguente p. e. A a e , ; per i due pun ti sta
un tra ttin o p. e. xÀs = x a j . Nessuna interpunzione. In g enerale
b ru tta sc rittu ra , e che facilmente puó indiirre in e rrore
chi non sia pratico delle p a rtieo la rità di essa.
Pet. (Berolin. Petermann, II , 635).
Carta orientale lev ig a ta . La p arte più an tic a (f. 1 — 177a)
si compone di 18 qu in te rn i di 10 f. ciascuno, ma il 1“ quin-
terno ne conta 7, perche i primi tro fogli sono mancanti ;
in tu tto il cod. ha 203 fi', con numerazione europea. Il f. 187
appartiene alla storia di Hâ rû n ar-Rasîd. Alto 24“', largo 16“'.
Il ms. si compone di tre p a rti d is tin te ; una antica (f. 1 —
175) a 17 linoe per pagina e due più reeenti, l’una (f. 175—
177, 1 8 0 - 1 8 6 , 189—197) a 25 lin o e ; l’a ltra (f. 1 7 8 -1 7 9 ,
187 — 188, 198—203) a 27 linee. I fogli a 25 linee sono in
cattivo stato con varie mancanze, il reste un po’ macchiato
in modo che talvolta la le ttu ra è dubbia, ma generalmente
in buono stato. 1 fogli 178, 179, 188, 198 evidentemonte
sono sta ti copiati da qualcbe codice mancanto o talc che
non si poteva leggero : quindi di tra tto in tra tto vi sono
dogli spazii lasciati in biaiico. Non porta titolo o note di