carattere de’piedi ciliati a bell'uopo cli notare, e cosi équivale a quel d'Hydrosorex^ del
quale insuperbiscono tanto i naturalisti francesi. Corrisponde all’odierno Hydrosorex del
Duvernoy, benchè non altro sia che 1 'Amphisorex della primitiva di lui classificazione
del i 834, almeno in quanto a’ caratteri; e fu nuovamente sparpagliato dal Gray nei suoi
pretesi generi Crossopus ed Amphisorex. Ha gl’ incisivi inferiori di taglio semplice, cioè
non dentellati, i superiori figurati ad aino si per la curvità di lor punta, come per la
escrescenza dello zoccolo: siedono tra gl’incisivi e i veri molari quattro piccoli denti
intermedii, i primi due dei quali son simili tra loro, il terzo alquanto più piccolo, il
quarto rudimentario: percio ha trenta denti in tutto: le punte degl’incisivi e de’molari
colorate di rossastro più o meno scuro. Le sue orecchiette, villose, sono assai piccole e
quindi nascoste dal pelo. Tutto il pelame è assai fitto, vellulato, impermeabile. Ha piedi
larghissimi, marginati di rigide ciglia natatorie: coda più o men compressa per un trat-
to di sua lunghezza, coperta di peli ugualmente corti, squamosi.
Le sue specie vivono nelle regioni settentrionali dell’uno e dell’altro ernisfero. Sono
aquatiche al pari dei Myogalinij e muovonsi cosi rapidamente entro 1’acqua, che la fan-
110 tutta vibratamente oscillare in quantunque sua molta larghezza e profondità: ne sal-
gono alla superficie descrivendo velocissime spire: con altrettanta prestezz.a si sommer-
gono: possono quindi rimanersi in fondo per qualche tempo. Stridono in suono più forte
degli altri Soricinij ed in questo somigliano le Nottole. Mandano frequentemente,
massime nello scontrarsi l’un l ’altro, un grido tremulo e debolmente acuto, che sembra
espressivo di sensazioni gradevoli. Nuotano egualmente bene tanto a fior d’acqua che in
mezzo, e appariscono quasi d’argento per lo sprigionamento delle bollicine di aria nell’
u rto d ilo r piccola impetuosa mole eoll’acqua. Operano lunghi scavi sulle estremità delle
sponde rimovendo con bello artificio le erbe e le radiche che attraversino il passo, e
quivi si cavano vaste e commode abitazioni, nelle quali concedono un solo ingresso per
un foro capace al passaggio di una coppia. Godono di siugolar destrezza nell’ andare
in busca e in signoria di ranocchie, dei girini di esse, d’insetti, onde consiste la vivanda
loro, che afferrata colle zampette anteriori divorano lietamente fuori dell’acqua su di uu
sasso od alcun bronco. Son molestati dagli Âcari, i quali, quando l ’animale è rnorto, gli
si staccano dalla pelle, e salgono alla sommità dei peli.
Vuoi saper quante siano esse specie? Noi da gran tempo avvisàmmo di riconoscere
due grossi Sorici aquatici, confusi insieme nella innumerabil caterva delle tante sup-
poste specie, che si risolve in miserabili sinonimi collocati da noi in fronte de’rispettivi
articoli sotto uno stendardo, cui poco importa se militino con piena e rigorosa legittimi-
tà ; poichè non giova il badare a quelle minime differenze che le più volte si riducono
a semplici fantasie degli autori, che lunga e stucchevole digressione esigerian tra gli er-
rori. Le distinguevamo tra’nostri mammiferi co’nomi di Crossopus Daubentoni e Crosso-
pus Sowerbyij perché se puo cader dubbio su quale delle due facesse la sua descrizione
il Daubenton, niuno certamente ne rimane circa le esatte figure datene da quei due naturalisti,
l’uno dei quali copié evidentemente la prima, i’altro la seconda. Ma siccoine
il Selys distinse quindi ottimamente esse due specie nella eccellente sua Micromamma-
logia coi nomi di fodiens e di ciliatus, che sono forse i più antichi; perciô lo seguiamo
adottandoli, abbenchè portino seco l ’inconveniente di poter essere ciascuno applicato
promiscuamente si a questa specie corne a quella.
Il Crossopus fodiens dunque ossia il Daubentonij che sotto almen venti nomi diversi
vien ripetuto nei cataloghi, ha il corpo nero morato al di sopra, bianco al di sotto senza
sfumatura alcuna nel passaggio dall’ una all’ a 1 tra tinta sui fianchi, quando anche il bian-
co veggasi tinto di cenerognolo 0 di rossastro : il muso grosso, i baffi neri, i margini del
labbro superiore biancastri, una macchiuzza bianca dietro l’occhio: il tronco rolondet-
to: coda lunga quanto il corpo 0 appena più breve, compressa in quasi tutta la sua
lunghezza, composta di anella squamose, nerastra, e per-corsa lungo il mezzo al di sotto
da peli rigidi biancastri, che compiono luffizio del remo: i piedi piuttosto lunghi, ve-
stiti di brevissirai peli cînereo-scuri, e con rigidi, fitti cigli di color cenerino nei margini.
I<suoi giovani poco dopo la nascita son coperti di brevissima peluria, offrono il dorso
bruno cupo, i lati rossastri, il di sotto bianco : hanno i piedi grossolani, la coda cilin-
drica, slrozzata alla base, e quelli e questa senza alcun pelo.
Vive questo Soricino in riva de’ruscelli, delle paludi, dei fiumi, in quasi tutta l’Eu-
jopa, schivandone soltanto gli estremi climi, e prediliggendo i freddi, ne’quali iugrossa
più che altrove. I maggiori infatti che noi vedemmo venivano dalle spiaggie scandinavi-
che, mentre que’ dell’Italia settentrionale e media non differiscono affatto dai francesi
né dai tedeschi si per la forma come per la statura. E comune in Lombardia, raro nella
Toscana, rarissimo nelle regioni più meridionali. La femmina partorisce sei figliuoletti
incirca nel mese di Aprile, deponendoli in preparati nidi sugli orli delle acque.
Le dimensioni di un esemplare ben adulto sono le seguenti :
poil. lin.
Lunghezza totale fino alla base della coda............ ................................. 3 »
» dei capo. . . • ........................................... r »
\ » delle orecchiette.............................. » 2
» dalla punta dei muso all’angolo posteriore dell’occhio . . » 7
» della coda.................................................................................. 2 6
» dell’antibraccio........................................ . ......................... » 5 5
» dei podio anteriore............................................................... . » 5
» " della gamba............................. » g
» dei p ie d e .............................. » . 8 3
Appartengono evidentamente al genere Crossopus anche gli americani Sorex palustrisj
Richardson, e Sorex funbripesj Backman, che non sappiamo perö se siano diversi
o tutt’ uno,