VESPERTILIONE DEL DAUBENTON
vespertilio auriciilis superis capite pciullo brevioribitSj oblong isj margine extemo pone
medium abrupte dilatatis ; trage subulato, dimidi um auriculae vix aequante: patagio
anali amploj minime cilialo: vellere supra einereo.-castaneoj subtus griseo-cinnamomeo.
VESPERTILIO DAUBENTOKII, Leisler. Kuhl, Deuischl. Flederm. in N. Wetter. Ann. I . p. 195.-tab. i 5. fig. a.
Desmar. in Nouv. Diet. Hist. Nat. X X X V . p. fy 3. sp. la. Id.Mamm.p. 141. sp. a i3. Id. in Faun.
Franc.Mamm.p.iZ. sp.6. tab.5. fig. 7. Id. in Diet. H .Nat.LVIII. p.38. Griff.An.Kingd. V-p.im.sp.3o.
Less.Man. MommKp.8g.sp..iO^- Id-inDict. Cl.II.Nat.XVI .pSji. Fischer, Syn.Mantm-p.io6.sp. i 5 .
PIPISTRELLO 01 DAO BENTON , Mafizani, Eiern. Z o o l.I l. P.il.p, 108. Sp. 10.
VESPERTIUON DE Daubenton , Lesson, Hist. Mamw. Cornpl. BuJJon V. p.80.
I l presente Vespertilione, ehe reputavasi finora dell’Europa settentrionale soltanto,
ci b venuto dalla Sicilia, ov’e comunissimo. Yola basso e rapido sulla faccia delle acque
stagnanti in busca d’ insetti. Breve e poco- profondo e 1’in vein il letargo cui soggiace
in differ entemente nelle grotte, nelle case, e nei cavi degli alberi. Porta seco gran somi-
glianza coll’ emarginatus per lo scheletro, non meno ehe per le forme esterne, per la
statura, e pe’colori. Lo diresti affatto simile, se da quello nol distinguessero le orecchie
piu brevi, e piu dilatate, principalmente sotto la smarginatura, che e pur diversa: iin-
perocehä laddove nel presente Vespertilione il contorno auricolare b frappato in guisa
che rileva, merce di un dolce avvallamento, in una sola convessita grande; in quello al
contrario vedesi intagliato a due risalti quasi uguali da un avvallamento piu pronun-
ciato. Anco il trago b piu corto di molto e piu sottile, le bucce piü alte, le ciglia della
membrana interfemorale non sensibili. Lo scuopritore tedesco denominollo dal celebre
Daubenton degno di tale onore piü che altri mai, per aver aperta la via alle ricerche di
nuovi Vespertilionidi, dei quali svelando sei nuove specie ne determine) fino ad otto
l’anno 1759 nelle sole vicinanze del suo paese natale.
Venendo a descriverlo: veggiamo il muso proteso oltre le orecchie per quanta e la
distanza ehe passa tra di esse due: il naso appianato all’apice intaccato leggermente
fra le narici reniformi: gli occhi grandetti e piü vicini il doppio alle orecchie ehe alia
punta del muso, dalla quale distano quanto intercede fra loro: la bocca fessa fin sotto
all’angolo deH’occhio: i denti piccoli e sottili: due glandole, una per parte, nell’in-
terno del labbro inferiore; le orecchiette paste piü in alto della linea degli occhi, cuo-
riforrai, rotondate all’apice, larghe alia base, intaccate nel margine esterno, lunghe una
volta e mezzo di loro larghezza, e un poco meno del capo; col trago lesiniforme ap-
pena lungo la meta dell’ orecchio: tutta la faccia, escluso il naso, vestita di lunghi e
folti peli, ehe si rovesciano pur sulle labra: le bucce alte quasi la metä di quanto son
lunghe, e vegnenti al paro del muso qualora si ripieghino addosso il corpo: la mem-
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