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 chia  agilità,  e  perche  suol  nascondersi tra i spinosi  cespugli  del  Fico  d’india in  luoghi  
 scoscesi ed  inaccessibili.  Ricovera  più  yolontieri  tra  le  pietre  disgregate e rotolanti  ehe  
 cingono  i  campi e gli ardui  castelli  dei monti. 
 Riconosçiute  oramai per generi le  due  suddiyisioni Mustela e Putorius del  Cuyier,  e  
 persuasi noi  ehe il nome  di Mustela  debbasi  riserbare  al gruppo  ehe  comprende k  Don-  
 nola, mentre  il  nome  classico  di Martes  si  confà  naturalmente  aile  Martore ;  ci  piace  
 suddividere  ulteriormente  quel primo.  Chi non yede  infatti  differenza grande, nel portamento  
 tra la  Puzzola  del  pelo lungo,  discosta men  dalle  Martore,  e  le piccole  vere Mustek 
  del pelo raso,  quantunque la  dentatura  sia  simile in quella  ed in queste? Della prima  
 unitamente  aile  specie esotiche affini proponiam  ehe si  formi il sottogenere Putorius,  
 e  ehe il nome Mustela,  corne  sottogenerico,  più  particolarmente  ristringasi  aile piccole  
 specie  di pelame  chiaro.  Mediante le  seguenti frasi  speriamo  ehe rimangano ornai determinate  
 le tre specie  italiane di. questo sottogenere Mustela. 
 1.  M u s t e l a   v u l g a r is  j  L. M.  rufo-cinnamomea, subtus alba :  cauda  valde  breviori tertio  
 corporiSj apice concolori. 
 2.  Mustela B occamela,  Bechst.  M.  castaneo-cinerea, subtus  laterïbusque abrupte alba  
 :  cauda dimidio. corporis parum  breviori,  apice  vix intension. 
 3.  Mustela E rminea,   L . M.  rujb-cinnamomea,  subtus flavo-albida  (hyeme  tota  alba):  
 cauda dimidio  corporis  valde  longiori,  apice  late  nigro. 
 A  qileste  tre  specie  europee  aggiungiamo  una  quarta  dell’America  settentrionale,  
 credutavi la Mustela  vulgaris,  L.  finchè  il  Godman,  a  nostro  suggerimento,  la  dichiaro  
 piuttosto  la M.  Erminea.  Similissima  è  infatti  a  quella  estiyamente  vestita,  ha  pur  la  
 coda lunghetta,  e  perfin  coll’apice  nero:  simile  è  in somma  alla erminea  quanto la  boc-  
 camela  alla  vulgaris;  e  si fattamente  che Tuna  e  l’altra nuova Mustela  trovansi  di mezzo  
 alle  due  antiche.  L’apice  nero  della  coda non  permette  ehe  confondasi  nè  con  la  vulgaris, 
   nè  con  la Boccamela:  essa  coda  poi  relatiyamente  al  corpo  è  assai più  corta  ehe 
 Àrmellino.  Vagheggiando l’idea  ehe  una  specie  americana  designata  in Roma  porti  
 il nome  di  un  cittadino  Romano  benemerito  degli  Stati  Uniti,  l’appelliamo  dal  nome  
 a noi  carissimo  deU’AvYoeàto Felice  Cicognani: 
 4- Mustela  Cicognanii,   Nob.  M.  rufo-cinnamomea,  subtus ßavo-albida:  cauda  corporis  
 dimidio subbreviori, apice  nigricante. 
 Condannammo,  è  vero,  altra  yolta  l ’abuso  di  appellar  gli  esseri  naturali  co’nomi  
 proprj  di  uomini  estranei  alla  storia naturale  in manifestazione  di  sentimenti  priyati,  
 ehe  il  più  delle yolte  degenerano in adulazione  de’potenti;  siam perö  certi  ehe trovan-  
 doci  in  questo  caso  assai  lunge  da  cosi  yergognosa  taccia,  quanto  è  yero  ehe  l’amico  
 nostro  è  in  ogni  maniera  di  buoni  studj  versato,  yorranno  i nostri  colleghi  secondare  
 gl’impulsi  del  nostro cuore  conservando  impresso  negli  archivj  della  seiertza  il  nome  
 dell’ ottimo  giureconsulto,  il  quale  ayendo  qui  sostenuto  per  lunghi  anni  il  Consolato  
 generale  di quella  floridissima Americana  repubblica  presso il primo  Soyrano  del mon-  
 do,  ha  saputo  accattiyarsi  la  stima  di  due  potenze  cosi  tra  loro  diverse,  e  riunirne  
 gl’interessi da lontananza cosi  sterminata  diyisi.  Ogni quai  yolta  poi  i buoni e generosi  
 Americani  alienissimi  dalla  proverbiale  ingratitudine  republicana  vedranno  questa  fa-  
 migerata lor Donnola  (che per  ogni  doye  chiamano  TVeasel)  non  dubitiam  ehe godran-  
 no esserci noi  fatti  interpreti delle  migliori  loro  intenzioni  verso  il benemerito  rappre-  
 sentante ;  noi ehe, quantunque debolmente,  contribuimmo pure al progresso  delle seien-  
 ze naturali  nelle  fortunate  loro contrade.