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 pedibus maximiSj  longissimiSj  robustissimis.  Nè  deggio  preterire  che  quantunque  sia  di  
 statura  anco  più  piccola,  tuttavia è munita  di lungo  robusto  becco,  come  ha lunghissi-  
 mi  e  robustissimi  i  piedi :  ha  color carico ; le remiganti secondarie pareggiantisi  allé  pri-  
 marie : le  narici  brevissime. Quella  del  Capo,  cui chiamo  Gallinago NigripenniSj  e Tunica  
 che mostri  larghissimo  il  pogonio  esterno  della  prima  remigante,  e  scevro  affalto  di  
 bianco;  al  che  si  aggiunga  che le sue  bianchissime  e  insieme  angustissime  timoniere  late  
 rali ofFrono  un’ ottima  caratteristica:  per le  quali  ragioni  mi  par  che le  quadri  la  se-  
 guente  frase :  Gallinago  cauda  rotundataI'ectricibus quatuordecim subrotundatiSj  exli-  
 mis utrinque  tertio angustioribusj catididis usque a  basij nigro  vix maculatis: pogonio  exte-  
 riori remigis primae  latOj nigerrimo.  La  qual  Gallinago  se  potesse  confondersi con  la Major  
 d’Europa in  virtu  del| bianco  che  le spicca  ne’lati della  coda,  nol permetterebbe  già  
 il pogonio  èsterno,  strettissimo  e  orlato  di  bianco.  Non mi  è  poi  nota la Gallinago  chia-  
 mata  Trachidactyla  dal Wagler,  Messicana  specie,  che  da quel  dotto  Naturalista  sem-  
 brami ragionevolmente slabilita:  nè  quell’altra  che  il medesimo  ci  addita  soltanto  sotto  
 il  nome  di  Fasciolataj  che  qui  registrasi  unicamente  per  conseryarne  memoria. 
 Il Beccaccino  di  cui trattiamo  è lungo  dieci pollici, e  nella  stesa  delle  ali  quasi sedici.  
 Ha  il becco  nerastro verdognolo alla base, più  o men  lungo  fra  due pollici  e  due pollici  
 e mezzo.  11  capo e  il collo son  carnicini  squallidi, macchiettati di fosco, e  dalla base  del  
 becco  partono  duè fasce  anco  più  scure,  spruzzate  di giallognolo  che  divaricando  si  al-  
 largano e  giungono  fino  all’occipite,  quasi  toccandosi  fra  loro:  le  redini hanno  la  slessa  
 tinta, e la  regione  auricolare  è grigio-fango.  Il dorso çon le  scapolari  è  color  caffé  abbron-  
 zato percorso da  quattro,  direi quasi,  raggi  carnicini men  luridi, che si  spezzano  a  rami  
 disordinati, e  trasversalmente  ondato  di lionato smorto; il  groppone  è  color  filiggine  con  
 tratti bianchicci  ora  obliqui  ora retti.  La  gola  è  bianca  e  quasi senza macchia :  il  gozzo,  
 i lati  del  collo, e il petto  sono  del  solito  carnicino squallido, macchiato  irregolarmente  di  
 fosco,  che  sui lati  delTaddome  assume  figura  di  semicircoli:  il ventre  e  il  soltocoda  son  
 candidi.  Le  ali lunghe  quasi  cinque pollici seguono la  tinta  e  le macchie  del  dorso  me*  
 scolate  di  maggior  quantité  di  macchie  biancastre  guttiformi:  le  cuopritrici  superiori  
 delle remiganti  primarie sono marginate  in punta  di bianco,  le  altre  di  carnicino-squal-  
 lido;  le  inferiori  son  candide  di fondo,  sul  quale  veggonsi  macchie fosche  lunghesso il  
 raargine  principalmente :  le remiganti  son  della stessa ma  più  carica  tinta,  prive  di  lu-  
 centezza  e  di  macchie;  la  prima  ha il  pogonio  esterno  interamente  bianco,  fuor  di un  
 mezzo pollice  dalla  punta;  le  secondarie son  bianche  per  un  buon  tratto  alTapice.  La  
 coda  lunga quasi  due  pollici  e mezzo  eccede  più  di mezzo  pollice  dalla  punta  delle  ali:  
 le  sue  cuopritrici superiori son lionate  con  dieci  o  dodici  fasce  trasverse nerastre;  le  inferiori  
 son carnicino-squallide, macchiate  di nerastro  lunghesso  i margini  esterni: e delle  
 sedici  timoniere onde si  compone,  la  prima  eccede  sensibilmenle la  seconda,  ed è  bianca  
 fasciata  di  scuro;  le  due  medie  son  nere  rasate  con  larga  macchia  ocracea,  che  si  
 estende  verso la punta  merlata  di  nero,  ed  orlata  di bianco;  tutte le  altre son  nerastre  
 alla base,  quindi  ocracee fasciale  di  nero, e  terminate  come  le medie.  Le  penne  delle  ti-  
 bie son  bianche  con  macchie  grigiastre;  i  piedi  col  tarso  lungo  un  pollice  e  tre  linee,  
 sono  color  d’acqua marina  sbattuta  un  poco  da  carnicino;  le  unghie  nerastre. 
 La femmina veste  le parti  inferiori di  un  incarnato più  greve :  e  i  giovani mostrano  
 più  pallidi  i  raggi  chiari  del  dorso.  In  primavera  i  colori  degli  adulti  sono più  carichi  
 che  nelT au tun no.