PORPHYRIO ANTIQUORUM
PORFIRIONE CERULEO
pojipsyjuo coeruleus dorso concolore: digito medio tarsi longitudinem super ante: rostro e
fronte recta descendente: lamina frontali ultra oculos producta,, et in eodem piano cum
angulo superiore rostri sita.
gallinula POBPiiYRio, var. ß , Lath. Ind. Orn. II.p. 768. sp. 6.
FOLicA PORPHYRio, Gmel. Syst. Nat. I. p. 699. sp. 5 . quoad animal siculum
PORPHYRIO hyacinth inus, Temm. Man. Orn. II.p. 698. WolfetMeyer, Tasch. Deutschl.Vôg. I II, p. 170;
Brehm, Lehrb. Eur. Vôg. II. p. 647.
UopfpÛpitùV, A ris toc. Hist. Anim. I. lib. viii. cap. vî. p. qo5 .
PORPhyrio, Plin. Hist. Nat. lib. x. cap. xlvi. Bellon. Av. p. 5a. Gesn. Av. III. p. 716. fig. in p. 717.
PORPHYRIO aller, Aldrov.Orn.III. lib.xx. cap.xx'iin. p. 437.fig. in p.l\\o. Briss.Av.V. p.§xx.sp i.tab.(\‘î. fig.V.
POLLO SULTANO, Stor. Ucc. V. ta b. 485. Savi, Orn. Tose. IL p. 36g.
PORFIRIONE CERULEO, Ranzani, Elem. Zool. III. p. Toi. p. 278.
POBPHYRiON, Buff. Hist. Ois. IX. p. îoi.excl. specim. Madagascariens, nec pl, enl, 810.
talé VE Porphyrion, Temm. loco citato.
talève poule- sultane, Lesson, Traité (COrn.p. 5 3 3 . gen. aa8. sp. 1.
PURPLE WATER-HEN, Edwards, Av. tab. 87.
PURPLE GALLINULB, var. ß , Lath. Syn. Suppl. II. p. 3a6. A.
VIOLET GALLINULE, Lath. Gen. Hist. IX. p. 424. sp. 3 5 .
hyazinthfarbiges PURPUBHOHN, Wolf et Meyer, loco citato.
N e lla Serie universale dei volatili che trovansi descritti dagli antichi naturalisti
con più semplicità di fede che profondità di scienza, eccede veramente ogni credere
lo strano e favoloso intreccio di maraviglie attribuite a questo lor favorito uccello.
Qualunque fosse la cagione o reale o immaginaria che a ciö li movea, crederono di
trovare in esso tante e si speciali virtù da costituirlo in sommo pregio sopra tutti gli
altri animali più forniti di facoltà intellettiva. Un senso vivissimo di amore per co-
loro che lo nutrivano o verso gli altri uccelli domestici che vivevano in sua compa-
gnia, una moderazione e compostezza in ogni atto la più possibile ad un essere irra-
zionale, ma sopra tutto una castità ed un riserbo incredibile nel celare i suoi con.
giungimenti, un odio mortale contro le persone impudiche, e finalmente un dolore di
tanta forza concepito per gli adulterj che si commettessero in sua vista da indurlo a
lasciarsi morir d’ inedia, tutte queste doti riunite in lui dalla comune opinione giun-
sero a farlo riguardare come custode dei talami e della pudicizia e fedeltà conjugale.
"Uè solamente si aveva dilelto di possederlo nei palagj signorili, ma lasciavasi andar
libero a suo piacere anche nei Tempj, quasi fosse la delizia degli uomini e degli Dei.
Niuno vi fu al dir d’ Eliano, ne anche fra i più Studiosi delle mense Apiciane, ehe si
cibasse delle sue carni, non per difetto di sapore, ehe riesce assai buono, ma per quella
riverenza e predilezione che generalmente se ne aveva. Aristotile dopo di averlo de-
scritto corne fissipede, aggiunse ehe il medesimo era fornito di cinque dita, la quai