
 
        
         
		bola  rilevasi più lungi  dalla  punta  che  nel  tanto  simile Ridibundum,  e  Ie  nariei  apronsi  
 più  lontane  che  in  quello  dall’occhio.  Tutte  le . parti  superiori  e  laterali  del  capo  e  
 del  collo  sono  di  un bianco  leggermente  rosato  che passa  insensibilmente sul  dorso  in  
 turchinetto  assai  chiaro  che  conserva  alcuna  lumeggiatura  di rosa,  perché ivi Ie  piume  
 sono  di  quel  colore  alla  base,  mentre  invece  quelle  del  capo  sono  piombine  in  quel  
 punto :  le  piume  délia  groppa  e  quelle  del  sopraccoda sono  di un  bianco anche  più rosato  
 di  quelle  del  collo,  e  tutte le  parti inferiori  lo  sono  anche  di  più  tingendosi  forte-  
 mente di  quel  colore  fino  alla  peluria  ch’ è  di  un  piombo  cupo.  Le  ali  lunghe  undici  
 pollici  e un  quarto oltrepassano  più  di un  pollice  la  coda:  tutte  le  cuopritrici  superiori  
 quantunque  rosee  alla  base,  presentano alla  superficie  la  stessa  tinta  turchinetta  del  dorso  
 ma  alquanto  più  carica :  le  cuopritrici  inferiori  sono  turchinette  nel  mezzo,  bian-  
 che  nei margini  dell’ala:  le tre  prime  remiganti  compresi  gli  steli  sono  di  un  color  di  
 rosa,  più  intenso  nella  faccia  inferiore ;  la  più  esterna  tinge  di  nero  il pogonio  esterno  
 quasi  fino alla  punta, la  quale  è  del  tutto  nera  non  escluso  lo  stelo; la seconda  e  la  ter-  
 za  hanno  più  esteso  il  nero  verso la  punta, il  quale si  distende  in  larga fascia  fin. quasi  
 alla metà del  pogonio  interno,  ed  invade  gradatamente  anco  più la  quarta  e  la  quinta,  
 mostrando quella  il  pogonio  esterno  tinto  di  roseo,  questa  di  turchinetto  simile  al  man-  
 to,  il  quai  colore  invade  intieramente  le altre  remiganti  dopo  aver  lasciato  una  fascia  
 nerastra  subterminale  attraverso la  sesta. La  coda  è lunga  quattro  pollici e mezzo, e  mo-  
 strasi  leggermeute  rotondata  quantunque  le  due  timoniere  di  mezzo  non  siano più lunghe  
 delle estreme;  tutte  poi sono larghe  e  rotonde all’apice,  non  già troncate  corne quelle  
 più  eguali  del  Ridibundum,  e  tutte  sono  colorate  di roseo  più  vivace  verso  la base.  
 I  piedi  arancio  fuocati  hanno i  taïsi lunghi un  pollice e  otto  linee,  il  dito  medio  com-  
 presavi l’unghia  un  pollice e mezzor il  pollice  tre  linee:  le  unghie  sono  corneo-scure. 
 Il  genere  Xema,  nel  quale  includiamo  questa  specie,  stabilito  dal  Dottor  Leach  
 sopra  il  solo  Larus  Sabinii  per  cagione  délia  coda  forcuta  corne  quella  delle  Sternae,  
 vien  da  noi  esteso  dall'Ichthyaetus  al  Minutus  sù  tutti i Larini  di  lunghissime  ali,  di  
 gambe gracili lungamente  denudate  con  pollice piccolo,  i  quali  vestono  in  primavera  il  
 cappuccio scuro, sono  più svelti  dei  veri Lari>  e  ad eccezione  del  gigantesco Ichthyaetus  
 suddetto,  sono  assai  più  piccoli;  vien  disteso  percio sù  tutti  quelli  che al  signor  Eyton  
 piacque  distinguere  sotto  il  nome  di ChroicocephaluSj  ma che  non  possono a  parer  no-  
 stro  andar  separati  dallo Xema,  col  quale  hanno  simili i  costumi,  le  forme  e  perfin  la  
 disposizione e  le fasi  dei  colori. 
 Nel  paragonare  questo  Xema  Lambruschinii col  Ridibundum  e  col  Melanocephalum  
 non  abbiam  recato  in mezzo  il  Capistratum  che  gli  somiglierebbe  pure  assaissimo,  giac-  
 chè  la maggior parte  degli  autori  non  saprebbero  indicarci  essi  stessi  l’uccello  che  cosi  
 chiamano, mentre  alcuni conferiscono  tal  nome  a  buone specie  diverse,  ed allri piùsag-  
 giamente  lo bandiscono  affatto  dai cataloghi  délia scienza.  Comunque  sia, l’originale Larus  
 Capistratus del  Temminck,  sia  pur esso  specie  buona  o soltanto  nominale,  avrebbe  
 il  becco  anche  più sottile  del Ridibundum>  del  quale  il  nostro  Lambruschinii  lo  ha  più  
 grande  e  robusto. La  sottigliezza appunto  del becco  ci  condusse  a  chiamare  Capistratus  
 la  elegante  specie  Americana  che  pubblicammo  nel  Genera  degli  Stati Uniti,  e  che  ora  
 conoscesi meglio  sotto  il nome  di Xema Bonapartii dopo  l’onore  che  ha  voluto farcene lo  
 Swainson  nella  sua  dottissima Fauna Boreali-Americana.  Lo  Xema  poi  datoci  dal  Calvi  
 e  dal  Savi col  nome di  Capistratus  non  sarebbe  impossibile che fosse  identico  al  nostro 
 XEMA  L A MBRUSCHI NIL 
 H f l   „„„ y 
 4 i  picooia 1 1  Hfl ?  E7pee soao 10 Xema B9GI;1 « \ rofemigrahdo.  ta yol  ° H I w l  nd B § N S | dell’un« .  H K  § 1 1   
 mez.zogiorno,  segn I ; ; j e t \ l ; Ä r L Z SS^   R |  f l  I  I f i  H  h 
 iigurarono  e  dislinsem  tam oTZ 1  " f   ’ H '  Richards°"  «  Swainson 
 dionalola Xema  Cirrocephalum  (f l   ( m H S et)" ,ner" 
 sentatoci  nella  Galieria  del  Vfeillnt  „•  i  H M U   .  W S   <li  .Neuwied),rappre-  
 j „i  m  •  i  ....  *  c  piccolo  Melanorhynchum  delle  tavole  colorite 
 assai  sobrio B M I  q„eiie 1  mmamm 
 f   determma  come  no.  non  aggiungendo  difatti  che  un  PiLatum  a  spese  de§l  RidibunoCaveva  
 aUribnitoal  t ’ f i B E f l |  Caniceps  sia  sioonimo del  PlumbiCeps, nome  
 T ,  ,  .  al  Temmmck  in  altra  opera  piü  caula. 
 u  timo  ordine  degli  TJccelli, che secondo  il  nostro  sistema  h  quella  degli Anseres 
 “ ni  ha  ;CaaDS1 MS * *  — MM ab.  udm,,  ha  tarsj  Qampressi,  corli,  tihie  quasi  sempre  seminude,  inserite  la maggior  
 parte  con  1  intern  femore  nel  corpo;  il  dito  posteriore,  o  impiantato  piü  in  alfo  d t l i   
 altr,  p.n  n men  sollevato  dal  snolo,  incapace  di  stringere,  o totalmeote m a n c h e -  n t   
 me  densisaime,  compatte,  oleose,  assiepate di  fittissima  peluria  yerso  la  radice  e  nüindi  
 impermeabih  Sette  sonn le sne  famiglie;  Anaüdi^  P e L n id i,  laridi, B i | K   
 f C,dl e  SphenUaUi.  Quella  dei W i ,   cui  appartiene  il soggettu del  p tsen te   
 articolo, distmguesi per lo  beccn di margini  non  dentellati, per le narici  non prominent! 
 f u ^ a t f   I Cr Cr i t a lli e,Ul]'branti  °i0i I  COrp° '  Per 10  pollice luppato  e  perfin  talyolta  mancante,  per le  ali  lunghe-ed  acute,  clihRee rmo eerlietayraolon,n H  alle  sue   
 spece  .  n omid i Gran  Felatori,  di  Longipemes„ d’ Hytlroclielidones  e  di Pelasgii-,  Percio 
 t   t   T   d|TeiSl  C agh  Anatidi  che  hanno  11  beccQ lamelloso-dentioolato;  dai Pelecah 
 a t  Te  „eahant  h’ l““10 .Jl.ta  C° l,eSate  insieme  da  membrana;  dai ProoeUaridi  che 
 cdlaag”llii 7Sphfeiiluls c7uh•  ch,OeS el,;e   hanCn°ol rimmpbeiinin ei , daS]i  fenno  le  ali  hreyij  e molto  ^piü 
 Suddiyidesi questa  natural  famiglia  dei  Laridi in  quattro sottofamiglie:  in Rhyncopi-  
 n«e  eine  che  hanno  il  hecco  ecoessivamente  compresso  colla  mascella  piü  breye  deUa  
 mandibola:  in  Sterninae  dal  becco longo,  compresso,  coll'apice ret.o,  acuminato"  pi  U  
 brevi,  le  al. lunghissime  la  coda  assai  prolungata  e  fatta  a forhicc:  in Larinae  dal  hecco  
 mediocre,  compresso,  coll’apice molto curyato,  la mandibola  notabilmente  angolosa  in-  
 —   f ed,I'!"ea,0Clt  CQl  tarsQ  piü tapgp  del  dito  medio,  breyissi.no  il 
 P  ,  C  a  I  ung nssime,  Ja  coda  breve  e  quasi  troncata;  in  Lestfmae finalmente  che  
 hanno  ,1  becco mediocre,  cilindrico,  dritte  alla base,  oye  riyestesi  di  cera  ossia membrana, 
   coli  apice  uncinato,  le mascelle  composte  di  piü pezzi,  la mandibola  angolosa  al  di 
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