VESPERTILIO ALCYTIIOE
PIPISTRELLO ALCITOE
PIPISTRELLUS auriculis capite multo brevioribuSj ovato-subacuminatis, integris; trago rectoj
semicordato-acutiuscuhj dimidia auricola sublongiori: pedibus minutissimis a patagio
anali amplo, procul hinc inde appendicülatOj param excedentibus; vellere cinereo-ful-
vescentej pilis basi fuscis. Dentes 32.
J-1 re nuoye specie di Pipistrelli son figurate in una stessa tavola co’nomi delle tre
Miniadi giusta la yolgata di Eliano nella sua storia yaria. II sottogenere Pipistrellus ha,
come abbiam yisto, il complesso delle ossa della faccia lateralmente dilatato, depresso,
poco sporgente in ayanti; il ehe ayyiene per l’ampiezza delle fosse e dei seni nasali: i
suoi molari della mascella superiore, assai spianati benchfc solcati, son contigui ai rispet-
tivi canini, e il solo falso molare che s’interpone fra i molari e i canini della mascella
inferiore e poco diverso in altezza dai quattro molari yeri. In armonia con la denta-
tura yedesi il modo di cibarsi; poich& le sue specie al vitto animale uniscono yolontieri
le gemme degli alberi, ehe tritate e sminuzzate troyansi comunemente nello stomaco
degli indiyidui uccisi di primayera e di estate.
Diyidesi naturalmente questo sottogenere in due sezioni. Son della prima quelle specie
ehe ban trentaquattro denti, portando la mascella superiore fornita di un falso molare
per parte; il cranio corto, di encefalo alquanto rileyato, con la superior linea del
capo formante insieme con quella dei denti mascellari un angolo di 45 gradi, come ac-
cade nel Vespertilio noclula. Sono della seconda quelle ehe ban trentadue denti, es-
sendo priye de’ due falsi molari suddetti, il cranio lungo, di encefalo affatlo spianato,
con la superior linea del capo formante insieme con quella dei denti mascellari un angolo
di trenta gradi appena, come accade nel Vespertilio serotinus.
Anco nei costumi vedonsi notabili differenze fra queste due sezioni. Hanno le specie
della prima il letargo piü breye di tutti gli altri Vespertilionini, mostrandosi nei
giorni sereni ehe precedono la primayera: abitano in brigate di oltre yenti indiyidui
d’ambo i sessi nelle fessure de’yecchi monumenti e ne’ cayi degli alberi, d’onde escono
assai prima ehe il sole si nasconda, spiegando un yolo molto eleyato: si ayvicinano alia
terra di mano in mano ehe imbruna: tramandano spesso un odore di musebio. Le specie
della seconda al contrario han la invernil letargia piü lunga e piü profonda: yiyono
ritirate a coppie ne’ cayi tronebi dei veccbi alberi, ne sbucano da quelle tane se non
dopo i crepuscoli: partoriscono un sol figlio per yolta: tramandano un odore sciapo e
nauseante: la lor yoce h un fisebio acuto.
La prima delle due sezioni suddette corrisponde quasi ai Noctuloidi di Fred. Cuyier;
la seconda ai suoi Seroiinoidi; ed ambedue dovranno considerarsi sottogeneri quante
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