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 muStela  castaneo-cinerea3  subtus  lateribusque  abrupte  alba:  cauda  dimidium  corporis  
 parum  breviorij  apice  vix  obscuriori.  . 
 MUSTELA  BOCCAMELA,  Bechst. Naturg.Dcutschl. p.819.  Fischer,  Sya- Mamm.p. aa4-  KiisUr, Beytr. 
 Naturg. Sard,  in Isis i 855. Faso. i.p. 77. gen. 5.  . 
 ICTlS,  Aristot. Hist. Anim.  lib. is. cap.  vi. 
 boccamele ,  Cctli,  Hist. Sard- Quqdrup. I.p- a n , tab- 5« 
 At.vvien  sovente  ehe nell’ additare  una  eosa  se  ne  dimentichi  altra  per  avrentura  
 più  importante:  più  spesso  accade  d ie ricevendo  un  regalo  lo si  ritroyi  assai migliore  
 di quel die si aspetta.  Noi  nell’ articolo  della Mustela Martes abbiam  detto  essere  indigene  
 della  Italia  due  sole  specie  del  sottogenere  Putorius;  la  Mustela  vulgaris  cioè,  
 ossia Donnolaj  e  la Mustela putorius3 cui l’appellazione  di  Puzzola  con  tanta  proprietà  
 si attribuisce.  Ma  il chiarissitno professor Gene,  in una  di  quelle  sue  dotte  critiche delle  
 quali  non  men  si onora  ehe si  approfitta  questa  opera,  ci ayyertiya  ehe solo  colpimmo  
 il yero  entro  i confini  della  Italia  méridionale e centrale ;  imperocchè  negli stali  Sardi  
 troyasi non  di rado anche la Mustela Ermine a  quella Donnola  cioè  del  Settentrione  ehe  
 in  commercio ed in famiglia  diciamo Armellino.  II  doyerlo  ringraziare  di tale  notizia  ci  
 porse  occasione  di  eccitare le sue  indagini per la  Boccamele  dei Sardi ;  ed  egli  ottenu-  
 tala  ce ne mando  un  esemplare,  ponendoci  in  grado  di  publicarla  quai  distinta specie,  
 che materialmente  gli  dobbiamo,  come  simbolicamente  n   ayemmo 1 Erminea. 
 Osservata la detta Boccamelaj  ci è dato bandire francamente  quei  dubbi che dopo i  
 sorupolosi  confronti del  Cetti,  in  quell’aureo libro sugli  animali  di Sardegna  citato  più  
 volte in  questa  opera,  non ayriano  dovuto nutrirsi;  dubbi  vogliam  dire  ehe  con tal  no-  
 me' di Boccamele potessero i  Sardi  denotar  la  Mustela  vulgaris  del  continente.  Possiam  
 dichiarare  altresi  diversa  la  detta  Boccamele  dalla  Mustela Erminea,  ehe  dalle  Alpi  e  
 dalla  Svizzera  trapassa,  è  verissimo,  in  quelle  parti  della  penisola  ehe  sanno  di oltra-  
 montano,  e  ehe  per la maggior  lunghezza  della  coda  è più  somigliante  alla  specie  es-  
 clusivamente  Sarda,  di  cui  parliamo.  In  essa Boccamele poi rayyisiamo  col Cetti 1 Ictis  
 propriamente di Aristotile,  quella  Mustela cioè tanto  avida  del mele  quanto le  altre  al  
 contrario  ne vanno  schive.  iiXctis  genus  Mustelae  rusticaej  magniludine  est minor quam  
 Melitensis catellus3 sed pilOj forma,  albedine partis  inferioriSj  et morum  astutiaj  Mustelae  
 similis. Mansuescit majorem in modum3 officit alveanbus;  mellis enim avida est:”  cosi ri-  
 feriva lo  Stagirita come suona  dalla yolgata  di Teodoro  Gaza. Lo rayyisiamo  infatti quel  
 grazioso  animale  della  misura  scarsa  di un cagnolino  maltese:  lo  rayyisiamo  de’colori  
 indicati.  E  quanto  al piacergli  il  mele,  e  quanto  agli  altri  istinti  particolari,  de  quali  
 parla Aristotile,  ben cel  conferma  il  Cetti soprallodato  ehe  con la Boccamele  ebbe tanta  
 dimes tichezza. 
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