SCIURUS ITALICUS.
distingua: gli occhi siedono sempre nei lati della faccia. La dentatura è osservabile per
la mancanza de’ can ini, e pe’ due lunghi incisivi in ciascuna mascella, co’quali rodono
mordendo: cuopronsi questi di duro smalto, ma nella sola superficie esterna, di maniera
che l’apice loro consumasi a gradi a gradi yerso l’interno, oye pero natura dispo-
seli a risarcire le perdite che yan facendo coll’uso. I molari hanno nella sommità ta-
lune piccole punie, che servono probabil mente a trattenere le sostanze fino alia tri-
turazione perfetta, di cui tanto l’animale si gode. Anco la funzione delle mascelle è
singolare, perché raffrenate essendo nei lati non possono altro moviraento fare che oriz-
zontale sul dinnanzi, come yeggiam continuamente nei Sorci.
Constituiscono essi Rosicanti un Ordine quanto naturale altrettanto difficile a spez-
zarsi in famiglie e sottofamiglie, attesa la concatenazione non interrotta de’ generi che
lo compongono. Piii insormontabile ë To scoglio che incontrasi da chi yolesse dividere
la prima loro tribù, che abbraccia quelli che han le clavicole compiute. Sembraci tut-
tayolta che lo stabilirne due famiglie desunte dalla dentatura sia per essere il nieglio
che possa farsi finora. Tutti gli autori pongono in primo grado, dandole pero maggiore
o minore estensione, una famiglia cui assegnano per tipo il genere Mus. Noi dapprima
la estendevaino sotto il nome di Muridae a tutti i Rosicanti, che han le clayicole complete,
e piii di due mammelle. Quindi la restringemmo ai soli Rosicanti della detta
tribù, che hanno denti mascellari semplici, e percio sono onnivori, a differenza degli
altri della medesima, che li hanno composti o semicomposti, percio erbivori, cui viene
ancora l’appellazione di Castoridae.
La prima di tali due famiglie «suddivider si deye in varie sottofamiglie, cioh S ciu -
rincij Arctomydinaj Merionina> M'urina, DipodinaAspalacina_, le quali volontieri lascia-
mo in cura dell’ abil giovine Inglese, Signor Waterhouse, cui l’inyidiabile officio di
conservatore del Museo della Société Zoologica di Londra, e lo studio spéciale che fa
dei Rosicanti, consigliano ad occuparsene con frutto. .Nello stato attuale delle cogni-
zioni la sottofamiglia degli Sciurini comprende i soli generi S c iu r u s e Myoxus degli
autori del secolo passato. La caratterizziamo dalla' coda lunga, pelosa, dal pelame uni-
formemente molle, e dai piedi di ugual lunghezza, mentre gli Arciomydini han coda
breve, o ne mancano affatto, e il pelame non in tutto molle. I Murini han la coda squamosa,
il pelame misto di setole e perfino di pungiglioni. I Dipodini che han coda lun-
ghissima, terminante in fiocco, van saltellando su i piedi posteriori assai più lunghi
degli anteriori. Gli Aspalacini poi son brevi di coda, aspri nei pelo; han piedi brevi
coll’ unghie scavatrici in quei davanti; piccolissimi gli occhi e le orecchie; lunghi e
scoperti i denti incisivi. Negli Sciurini veri veggiamo il capo piccolo Col muso lun-
ghetto e stretto sul dinnanzi; occhi grandi; orecchiette erette e piuttosto grandicelle •
labbro superiore verticalmente spaccato; ventidue denti, cioè quattro incisivi e dieciotto
molari; gl’ incisivi piani anteriormente, i superiori men curvi, convergenti yerso le
punte più o meno smussate, e sempre scalpriformi, gl’ inferiori più lunghi, più sottili,
più curvi, più aguzzi ; cinque molari per parte al di sôpra, l’ultimo de’quali da ciascun
lato trovasi nèi soli giovani perché caduco; quattro per parte al disotto, tutti contigui e
tubercolosi; quelli con fosse pressochè circolari nella corona, questi con un quasi ca-
nale ; modificazioni che nascono dalla situazione e dal numéro de’ tubercoli. Tronco
svelto, lunghetto in proporzione del capo: otto mammelle, due cioè pettorali e sei ven-
trali: arti alquanto disuguali, gli anteriori cioè corti, i posteriori molto più prolesi, quelli
con quattro dita, questi con cinque: unghie lunghe, curve: coda lunga, fornita di lunghi
e folti peli.
L’agilità degli Scuojattoli non si puô descrivere con parole, o li veggiam rampicare
su pe tronchi degli alberi, o saltellare dall’ un ramo all’altro per divertimento o per
busca di eibaje, tra le quai prediliggono le corteccie degli alberi giovinetti, le gemme,
e le frutta, o raggirarsi quasi in un perno, e volteggiare intorno se stessi. Lorchè poi si
piacciono di nocciuoli, bello e il vedere corne graziosamente se li accostino alla bocca,
e co denti ne frangano il guscio. Gli alberi difalti son la ordinaria dimora loro, framezzo
aile cui branche sogliono costruirsi i nidi, e in vicinanza loro i magazzini d’ inverno in
più bûche. Sensibilissimi del mutar de’venti turano subito il lor covile dalla parte onde
spirano, onde Plinio diceva che presagiscono le tempeste. Non sono perô si gai allorchè
discendono a camminare sulla campagna. Spesso rovesciano la coda sul dorso: talvolta
la eriggono perpendicolarmente, o la spiegano al vento ; e nei torpore invernile se la ri-
cingono attorno il corpo. Notabile è in fine la proclivité dei graziosi animaletti al dime-
sticarsi coll’ uomo, ed all’apprender giuochi di meccaniche congegnate, nei muover le
quai van rimovendo leggiadramente lor stessi più coll’ altrui, che col proprio trastullo.
Quantunque sia grande la ripugnanza che provasi a ravvicinare i vispi ed eleganti
Sciurini ai torpidi e grevi Arctomydini ( le Marmotte), tuttavia le due sottofamiglie non
si deggiono dissociare; né manca il genere Tamias dell’Illiger a riérapir la lacuna tra
gli uni e gli altri e risiedervi in mezzo. Essendochè siffatti Sciurini (tanto affini a que-
gli Arctomini delti Spermophili) offrono i costumi delle Marmotte, internandosi com’ esse
perfin sotterra scavando covili.
La sottofamiglia degli Sciurini vanta più di cento specie sparse per tutto il globo fuor
della sola Oceanica che non ne possiede alcuna, le quali possono ripartirsi ne’ seguenti
generi. i. Funambulusj Lesson, numeroso gruppo proprio delle Indie e dell’isola di Madagascar,
che comprende gli Sciurini grossolani di forme con testa convessa, senza pen-
nacchj sulle brevi e rotondate orecchie ; con arti sottili, coda lunghissima, rotondata, e
vestita di pelo impiantato intorno intorno ; con lo scroto enorme. Suo tipo è lo Sciurus
maximus dello Schreibers. 2. Spermosciurus>'Less.i esclusivamente Affricano, notabile pel
corpo molto allungato, con la schiena convessa; con la testa lunga, uniformemente
schiacciata, orecchie non isporgenti dalla sommité del capo, nude, rotondate; con gli
arti anteriori lunghi e gracili; con la coda folia; col pelame duro; con lo scroto gran-
dissimo. Suo tipo è lo Sciurus setosus di Forster: e i numerosi animali che contiene
son lenti ne’ moti loro. 3. Macroxus, F. Cuv. proprio dell’America interlropicale, di
forme piuttosto robuste, di arti corti, di muso guernito di folti baffi, di orecchie acute,
non penicillate, di coda molto più lunga del corpo, sottile, rotondata, e coperta di brevi
peli. Suo tipo è lo Sciurus aestuans di Linneo; ed un'altra sola più piccola specie n’è
venuta in cognizione fin qui. 4* Sciurusj L. proprio dei climi freddi e temperati in am-
bedue i continent, di corporatura raccolta ed elegante, di arti proporzionati, con unghie
poco robuste, di testa breve e convessa con orecchie acute, sporgenti, pelose, o
perfin terminate da pennacchi, di coda lunga quanto il corpo, mediocremente folta, e di
peli distici vestita, di pelame1 abbondante, setoso, variabilissimo. Estremamente agili
sono le specie di questo gruppo ed essenzialmente arborée. Tipo ne sono lo Sciurus vulgarisj
il nostro, e le moite specie americane, quantunque prive di pennacchi allé orecchie.
5. Tamiasj Illiger, proprio dell’America settentrionale, notabile perché aile guance