SITTA SYRIACA
P E C I O T T O S A S S I R A M P A
siTTA plumbeo-cinereaj vitta transoculari utrinque nigra; subtus alba> ventre rujescenti:
rectricibus unicoloribus: rostro capite sublongiori.
SITTA sybuca , Ehremberg , in Mus. Berolin.. Temm. Man. Orn.IH. p.286..
SiTTA Neomayer, Michahelles , Dalmat. Ver lehr, in Isis i 8 3 o. p. Si 4 - *P-5.
shelle sybiAQüe ou des KOCHERS ,, Temm. loco. citatoK
( ^ u e s t a oriental© noTella specie di Sitta suol praticar snlle rupi, ciö clie la coinun
Sitta dell’occidente di Europa va facendo p er gli alberi: agilissima cioè al pari della
Tichodroma muraria s’arrampica ne'vivi scogli delle roccie perpendicolari. Ebbe il no-
me di syriaca dall’Ehreinberg, che reduce dalla Siria, ove la colse, depositolla con tale
antonomasia nel Museo di Berlino. Non ë perö a credersi, come indurrebbesi dal nome,
che questo Uccello sia proprio soltanto di quella contrada. La Italia per verita non lo
possiede, ma le rupi della Dalmazia a noi piü vicine non la desiderano: di modó che
un bastimento che veleggiava per 1’Adriatico alle nostre spiagge ne porti» a noi un esem-
plare spontaneamente fermatovisi, quello vogliam dire appunto che perciö ascrïviamo
nella Fauna Italica; cui quanto non converrebbe d’innoltrare il piede al dl la de’natu-
rali confini, altrettanto ne par giusto che dia ricetto ed ospizio a chi ne viene tra le sue
mani: al qual uopo ci prestiamo assai volontieri, perchè fin' ora non ci sembra di aver
veduta immagine di questo uccello per opera altrui, Ognuno perö comprende inirat-
tanto. che il nome di syriaca non bene gli si addice, e che meglia sostituirebbesi quel
di saxirepa giustamente caratteristico, come opportuno a distinguerlo. da ogni altro. Pe-
ciotto conosciuto» se il dritto dell’autorevole anteriorita cedesse nn giorna a quella della
chiarezza e della ragione.
Dalla Sitta europaea la renden diversa la sua statura assai pin grande, che ginnge a
sei pollici di lunghezza e ad otto e tre quarti di stesa d’ali, tanto nel maschio qnanto
nella femmina; il becco piü lungo del capo; il bianco del petto; la coda unicolore.
Descriviam poi tutto 1’animale cosi. Lungo quasi un. pollice, robusto, rivolta appena al-
1’ insü e di color nerastro, ë il becco suddetto: il pileo, la mica, il dorso, le ali si tingo-
no di un piombino slavato tra il grigio e il cenerino. Due strisce nere largbe e ben de1-
finite nascono alia base del becco, e trapassando. Euno e 1’altro, ocebio, pratendonsi oltre
Porecchia,e lungo i lati del collo fino alia schiena. Le guance, la gala, il collo, il petto, e
la parte superiore delPaddome son candidi; i fianchi, il ventre, il settocoda, e le coseie
ros3astre, Le ali lunghe tre pollici e due linee, giungono ripiegate alia meta della coda.
Questa, due pollici e due linee lunga, ha tutte le timoniere di un. cinereo piombino
uniforme, e solo in punta deU’uua e dell'altra piü esterna vedesi una piccobssiina mac-
cbia rossastra al di dentro. I piedi son di un grigio-ferra che d i in. torchinor il tarsa è