proporzione delle parti. La nostra Volpe, benchè abbia le dimensîoni generali alquanto
più piccole, ha la testa più grande^ e questa forma circa il terzo della lunghezza del
tronco dell’ animale, mentre nel Canis vulpes comsponde presso a poco al quarto. Le
orecchiette e in proporzione e assolùtamente sono più corte. Le zampe di dietro sogliono
ess ere. d’una altezza uguale in ambedue le specie* 'ma siccomhnel C. melanogaster le an-
teriori sono assai più brevi, ne risulta una sproporzione fra le une e le altre molto mag-
.giore in essa che hebi Canis vulpes, : jj
Bisogna guardarsi daL credere ehe la nostra nuova specie possa confondersi col Canis
alopex di Linneo, Renai'd charbonnier degli autori francesi, ehe in realtà non è altro
ehe una leggiera’varietà delvero Canis vulpes. Gl’ indiyidui cui sono stati dati tali nomi
si scostano dagli ordinarj perche hanno il pelame più foltoe percio una figura più tozza,
le tinte generali tendenti al nero, massimamente nelle zampe e nella coda ; del resto la
pancia è bianca in tutte le stagionilal modo stesso che in quelli.
Il Canis fiïlvus del Desmarest, ehe vive nell’America settentrionale, è un’altra specie
di Volpe molto somigliante alla nostra, anzi è forse la più somigliante di tutte.
An ch’essa ha la pancia nera nel mezzo, e nero il lato anteriore delle zampe. Il pelame
pero è assai più ten dente al rosso acceso, e le zampé sono proporzionalmente più lunghe.
Maggior differeiiza ci sembra di vedere fra il C. melanogaster e la Volpe d’Egitto, cui
gli autori modemi danno.il home di Canis niloticuSj e ehe si trova effigiata nel bell’Atlante
del Ruppell: ha essa pure il yentre tinto d i scuro; ma . le sue zampe sono d’un color
quasi uniforme, e son più lunghe di quelle, del Canis vulpes; mentre nella nostra Volpe
esse sono anche:più b rev i.. ,
Il Professor Paolo. Savi il quale ,fino dall’anno 1828 ci aveva espresso dei dubbj va-
ghi sulla diversità specifica della Volpe Italiana da quella del Settentrione, ora da noi
interpellato ci assicura, .ehe ne è pienamente persuaso dopo i confronti ehie ha istituiti •
ed aggiunge l’importante osservazione ehe i neonati della Volpe del Settentrione hanno il
pelo lungo e biancastro,. simile. quasi alla lana pecorina ; mentre quello dei poppanti
della Volpe nostrale è più corto .e.grigio cenerino. .
Credono i nostri cacciatori di vedere due razze particolari fra gl’indivîdui del Canis
melanogaster. Le riconoscono a certa diversità nella forma del muso, e chiamano; Volpi
canine quelle ehe l ’hanno aguzzo, é Volpi leprine quelle ehe l’hanno alquanto più ottuso.
Aggiungono ehe queste seconde son buone amàngiare, ed infatti non hanno per queste la
ripugnanza invincibile ehe mostràno per le prime, e ehe a noi parrebbe si dovesse pro-
vare niente meno per le une, che per le altre: ma non disputiamo dei gusti.
S Ci sarébbe impossibile definire con precisione i limiti dentro i quali s’incontra il Canis
melanogaster, Solo possiamo asserire ehe vive in Toscana, nel Regno di Napoli, in
Sicilia, ed in Sardegna, nel quai ultimo luogo è di statura minore. Comunissimo intornoa
Roma e negli stessi .giardini della Città, esso è il solo animale, cui si dia il nome di Volpe
nelle nostre regioni; poichè non 'b reperibile in esse il Canis vulpes di Linneo, ehe pure
abita il Piemonte e la Lombardia.