brana interfemorale fatta a romboide, sottile al par delle bucce, che appena pub dirsi
cilia ta di radissimi e quasi invisibili peli, abbracciante presso cbe intero l’apice della
coda, e guernita di qua e di là di piccola appendice o linguetta esterna, piu vicina alia
delta’estremità caudale che all'articolazione del piede: la coda sensibilmente pin breve
dell’ antibraccio, minore per quasi un quarto del corpo, e sporgente pochissimo oltre la
membrana: i piedi inceppati dalle bucce fino all’ articolazione del dito esterno, armati
di acute robuste ungbiette, e vestiti di folti peluzzi sul margine superiore di ciascuna
felange. Il pelame 1 molle e folto, castagnino al di sopra, cannellino al di sotto; ciascun
pelo essendo nerastro dalla base fin oltre la metà. Tutte le membrane e le parti nude
son nere quasi morate. La base dell’interfemorale e le bucce ove toceano i fianchi sono
abondantemente pelose.
Tale è la descrizione dell’ animale. Restano ora a dirsi le dimensioni dell’ esemplare
effigiat0- poll. lin.
Lunghezza to ta le ....................................' .................................... * ’ ' ^ 2
» del c a p o ..........................................................* • — • • • . ** 8
» delle orecchie. ............................ .................. ..................* n 7
» della coda..................................... * • ................................. 1 4 â
Estensione delle b u c c e ..................................... » ........................... 9 ^
Altezza delle medesime.......................................................................... 1 11
Lunghezza del bracc io ........................................ ? .............................. ® 11
» dell’antibraccio . .................................................... 1 ^
» del pollice . . . . . . . . . . . 1 » 1 a
» della coscia ................................................................ » 7
» della gamba. ....................................................................... » 9
a del piede........................................................................ » 4
VESPERTILIONE MURINO
VESPertilio auriculis superis longitudine capitis, ovalibuSj integris; trago semicordato-
falciformij dimidio auriculae subbreviori: pedibus elongatis a patagio anali integro
modice excedentibus : vellere supra einereo-rufescentej sublus griseo-albido.
VESPERTILIO murinus, Linn. S. N. I.p. 47. sp.6. Id.Faun. Suec. p.i. sp.a. Müll. Zool.Dan.Pr.p4 .sp.il.
Gm. Syst. ƒ. p.,48,sp.6. Sehr. Säugth.p. i 65. sp. 9. tab.Si. Erxl. S . Mamm. p.it&.sp.i. Zimm.Zool.
G'eogr, I I . p. 412. sp. S61. Derm. Ohs. Zool. p, 18. Geoffr. inJnn.Mus.VIILp.iQi. sp.i.fig. 47. et 48.
Deckst. Nat. Deutschi, p u 63, juu. Desm. Mamm.p.iS^. sp.ioo. Enc.Mclh. tabM.fig.i. Id.inN.Dict.
H.N. XXXV.p.466.sp.i. Id.inFaun.Fr.Mamm.p.’j sp.i. tab.S.fig.S, ld.inDict.Sc.Nat.LVIII.p3 i.
Griffith, Jnim. Kingd. Vip, 24 S. sp. 1, Lesson, Man.Mamm, p.87. sp. 196. Id. in D . Cl. X V I . p. 5j2.
F ischer, Syn. Mamm. p. 100. sp. 1. Wagier, Syst. Amph. p. 15.gen. 18.
vespertiliq myotis, Bechst.Nat.Deulschl.p.iiS^.aduU. Kuhl, inJVett.Ann.IVp.56. Filz. Faun.Austr.p.igS.
vespertiuo, Plin.H.Mund. lib.*. cap.\t\. Bell.Av.p.iltf. Aldr-Av-I.lib.h.cap. 1 .p.571 .fig. in p.574 et 5j 5.
VESPERTILIO -nuriculis hints, Jonst. Av. p. S4. fig. in tab. 20. VESPERTILIO vulgaris, Klein, Quadr. p. 61.
VESPERTILIO MAJOR, Briss. Regn. Anim. p. i 5S. sp. 1.
PIPISTRELLO MURINO, Ranzani, Elem. Zool. I I , P,ii. p. 204. sp. 1.
chauve-souris, Daubent, in Mem. Acad. 1769. p.3-]8.tab: i.J ig.i. Buffon, Hist, Nat. V I I I .p . 110. tab. 16.
chauve-souris ordinaire, Cuv. Tabl. Elem. p.io5.jp.5. Id.R'cgn, Anirn. I.p . 129. Id.lbid.i.ed. I I.p. i l l .
gemeine Fledermaus, Sehr,Faun.Boic.I. sp.21. Fledermaus, maoer auch grosseflederm. Fitz.loc.cit.
A-b b iam seguito la corrente degli scrittori riferendo sotto questa specie il Vesper-
tilio degli antichi, quantunque non si possa dubitare che V'espertilio presso coloro fosse
nome collettizio di qualunque Chirottero, che non curaron distinguere. L’unica ragione
perché il presente V. murinus godasi questo privilegio, si è che al grande svedese Lin-
neo se n attribuisce il registro nel sistema della natura. Il nome V. murinus stesso suole-
ya fino a nostri giorni applicarsi a tutte le specie che non erano ancora distinte, e anco
attualmente dopo le tante distinzioni, erroneamente prosegue ad attribuirsi ne’yari paesi
a quel Yespertilionino qualunque che ivi sovrabbondi di più: nè manca taluno che tol-
lera la stravaganza di considerare come sua yarietà Chirolteri perfin della nuoya Olanda.
Riconosciuto ornai dài migliori il V. murinus di Linneo nel V. myotis del Bechstein,
forza è il riserbare ad esso tal nome, come a tipo dell* ultima qualsiyoglia suddiyisione,
cui il nome di Vespertilio si conservi. Abbiamo già détermina to i caratteri del sottoge-
nere cui più propriamente concediamo tal nome; e che puo ammetler suddivisioni di
specie che abbian le orecchie incartocciate, oyyero smarginate, oyvero ottuse, con trago
foggiato a coltello, a lésina o a mezzo cuore. Studiando poi gli scheletri di questi veri
Vespertilioni rawisiamo due diversissimi modelli; poichè gli uni corne YemarginatuSj il
Daubentonij il Capacciniij quasi fossero usciti da una identifica matrice, hanno il cranio
men lungo, più ristretto ail* innanzi, con l’encefalo assai turgido, priyo affatto di
cresta occipitale, e i denti sottili e acutissimi; mentre il presente V. murinus di denta-
tura simile, ma più robusta e molto meno acuta, ha il cranio più lungo, meno assot-
tigliato, con encefalo poco rilevato, e munito di ben pronunciata cresta occipitale.