SCIÜRUS ITALICUS.
porta due interne saccocce, le quali son suscettibili di dilatazione, e possono conservar-
gli il cibo. Ha coda a distici peli, e zappa co’ piedi il terreno in cui ordinariamente ri-
covera. Suo tipo b lo Sciurus mexicanus di Erxleben. 6. Pteromys* Cuv. il quäle b proprio
delle piu. calde regioni dell’Asia, ed b osservabile per la pelle de’ fianchi distesa
da ciascun lato tra le gambe anteriori e le posteriori, talche gli serve di sostegno in
aria e di paracadute; per lo quäl mezzo puö avventurarsi a lunghi salti da un albero
all’ altro: ha il muso ottuso, e dalla membrana suddetta gli vien fatto un angolo molto
acuto dietro al pugno de’ piedi anteriori. Questo genere essenzialmente frugivoro ha le
abitudini notturne, l ’occhio perciö a’ relativi bisogni accommodalo. Lo Sciurus Petauri-
staj L. b il suo tipo. 7 . SciuropteruSj F. Cuv. proprio del nord di Europa, d’ Asia e
d’America, fornito, al pari delF antecedente, della membrana distesa tra gli arti anteriori
e posteriori, non angolosa perö nei pugni, e tagliata per dritto; ha il muso acuto,
e le abitudini diurne. Suo tipo e lo Sciurus volansj L. 8. Myoxus3 Gmel. proprio dell’an-
tico continente, e poco numeroso di specie, diverso assai dai precedenti,e piu ch’ essi nol
siano fra loro: il quäle ha soli quattro denti molari per parte tanto nell’ una quanto
nell’ altra mascella, sulle corone de’ quali rilevano varie fasce trasversali di smalto;ha
il capo conico col muso lunghetto ed acuto; la coda variabile nelle differenti specie, in
talune cioe piatta, in tal altra rotonda, ma sempre vestita di abbondante pelo, massime
in punta. Le sue specie son notturne, frugivore,e soggette al torpore invernile. Suo tipo
e lo Sc. GliSj L. sonnolentissimo Ghiro_, cui seguono il Nitela, e il gentil Sorcio Moscarolo.
Il nostro Sciurus Italicus poco differisce nelle forme da quello che b comune nella
maggior parte di Europa. Ha il capo rotondato posteriormente, poco declive nella som-
mitä, depresso sui lati, e sopratutto nella fronte; il muso piuttosto assottigliato; denti
incisivi ranciati sulla faccia anteriore, bianchi d’avorio nel resto: gli occhi grandi, spor-
genti, e collocati forse piu in basso che nel vulgaris; le orecchie grandette con pomposi
pennacchi di lunghi peli che scaturiscono dai margini loro. Il pelame di tulto l’animale
e soffice, ma quello del petto e piu tenero quantunque piü folto: ed ogni pelo della parte
superiore b cannellino in punta, scuretto nel mezzo, cenerino verso la radice; talche il
manto al di sopra & di un color lionato scuro, o vogliam dir cappuccino, che di sotto
nella regione de’ genitali verge in cinereo cupo, 0 piombino j candidissimo perö per
tutto il resto del ventre e del petto, non meno che in una striscia angolare, che di sotto
la giogaja rompe il color del manto, e mette punta sul labro inferiore. La coda e del color
lionato del tronco, ma i peli decisamente distici, non sono cosi nettamente tripartiti
di colore; ed ö pomposa anch’ essa piü delle Orecchie. Le estremitä vestono un sol co-
lore, simile quasi a quello del manto, piu cenerino cioö che lionato: le unghie sono
cenerognole con la punta cornea.
Le dimensioni risultano come segue: poll. lin.
Lunghezza del corpo dal muso all’origine della coda............................ 8 4
» del capo............................................................... ................. 2 3
» delle orecchiette................................................................... 1 »
Distanza dalla punta del muso all’ angolo posteriore dell’ occhio . . . 1 A
Lunghezza della coda, non valutati i peli che la sovrastano.................... 7 q
» dell’ antibraccio................. .................................................. 1 6
» del podio anteriore.................... .. ........................ . . . . . 2 9
j) della g am b a ................................................... 2 9
» del piede colle u n gh ie .............. ....................................... 2 6