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 e a concitare lo zelo di condegni  Geologi,  massimamente  a noi vicini  e  là  in  quel  
 suolo  cui  la  fervidezza  di  un  limpido  cielo  fece  sempre  fecondo  di  svegliatissimi,  
 ingegni.  Per  la  Botanica,  oltre  la  sua  Geografia,  délia  quale  il  danese  Schow  
 vantaggio  si  direttaraente  la  Geologia ,  si  han  pu r  molti  descrittivi  la v o ri,  dei  
 Tenore,  del  Gussone,  del  P arla to re,  del  Mauri,  délia  Fiorini,  del  Targioni,  
 del  Savi,  del  Viviani,  del  Moris,  def De N o ta ris,  del  Po llin i,  del Naccari,  deL  
 Meneghini,  del Vittadini, del De Visiani ec. ; ma  niente  più  avanzerà  a deside rare,  
 compita  che  sia  la  universale Flora Italica,  le cui  10,000 specie,  quasi 8,000  Fa'-,  
 nerogame,  operosamente  si  travaglia  ad  illustrare  il  chiarissimo  Bertoloni.  La  
 Zoologia,  per non  dir  neppur  qui delle  più  antiche  opéré,  puo  ben  vantarne  delle-  
 moderne  elementari, corne la  disgraziatamenle non  compiuta del  Ranzani :  gloriasi  
 delle zootomiche  investigazioni  di  quei  tre   vivi  lum inari,  Rusconi,  Alessandrini  
 Panizza :  non  e  povera  sugli  studî  degl’ Invertebrati,  e  degni  di  menzione  son  
 quelli  sui Molluschi  delle Due  Sicilie  del  Poli  e  del  Dalle  Chiaje,  la  recentissima  
 Malacologia  Mediterranea  del  Cantraine,  e  la  Fauna  Etrusca  del  Rossi  per  la  
 Entomologia ;  il  quai  ramo  vediam  tanto  fruttificarè  tra  noi  per  solerte  coltura  
 primamente  delio  Spinola,  del  G ên é ,  del  Passerini,  ^ e l  Rolli,  del  Bassi  ec.  
 Non  puo  pero  la  Zoologia  lodarsi  affatto  di  alcun’ o p é ra ,  che  tutti  comptes-^  
 sivamente  abbracci  gli  Animali  italian i,  certamente  di  oltre  ï 5 ,ooo  specie;  e  
 quantunque  mille  appena  sieno  i  Vertebrati,  enumerati  e  distinti  nelle rispettive-  
 Introduzioni  aile  quattro  Classi  in  questa  Iconografia,  essi  sono  i men conosciuti;,  
 a  tal  p u n to ,  che*  in  cio  li  risguarda. ci  scorgiamo  meno  illuminati  che  ingombri  
 da imperfette notizie  tra tte  da  straniere  opéré,  corne  volgarizzamenti  poco  lodevoli  
 del  Buffon,  di  Dizionarî,  di  Enciclopedie,  di  Manualij  ec.,  che  spesso  neppur  
 discorrono  le  specie  nostrali,  ma  solamente  le  affini. 
 Noi  fin  da’ primi  passi  nelle  Scienze  naturali  ci  volgemmo  più  alacremente  
 alli zoologici studî,  sperando  di  poter  riparare un giorno a siffatto mancamento, cui  
 non  hanno  a  lamentare  altre  nazioni  non  più delta  nostra  civilizzate.  Per  Italia  
 poi  gioverà  qui  d irlo ,  intendendo  I I   B e l   P a e s e   con  tutte  le  Isole adiacenti,  gli  
 animali non men  degli uomini  che  loro  appartengono  dovranno  chiamarsi  Italiani,  
 non potendo le mobilissime  condizioni  politiche le  geografiche trasmutare giammai.  
 Essendoci poi  ingegnati che  questa  Iconografia  riuscisse  insieme  utile  a  chiunque  
 studia  la  Zoologia  generale,  percio vi si trovano  discussi  i  principî  délia  Scienza,  
 paragonati  i  vari  Sistemi,  e  spesso  in  relazione  alla  specie  di  cui  si  tra tta  e  
 passata  in  rivista  la  sua  intera  famiglia  in  ogni  contrada.  Offriamo  quindi  un> 
 Atlante  di  specie  non  di  rado  nuovissime,  che  scelte  in  tutti  i  gruppi  dei  quali  
 alcuno  totalmente  illustrato,  formano  come  il  nucleo  della  F auna  I taliana  d e i  
 V e r t e b r a t i ,  cui  forse  un  giorno  porrem  nuovamente  mano  per  compiere  le  
 Classi  dei  Mammiferi,  degli  Uccelli  e  dei  Pesci,  corne  abbiam  fatto  degli Amfibi  
 tu t t i ,  che  formano  il  secondo  dei  tre  volumi  di  quest’ Opera ;  e  per  venire  a  
 termine  di  ogni  nostro  divisamento  ,  daremo  finalmente,  se  il cielo  ne  accordera  
 lunga  vitai,  la  Fauna  in tiera ,  per  la  quale  ci  adoperiamo  tuttodi  con  assidue  
 lucubrazioni. 
 Rendiamo  qui  Iode  al  Prof.  C o sta ,  che  coraggiosamente  spontaneo  si  e  
 messo  intorno  alla  Fauna  Napoletana,  in  cui  molto  è  da  lodare  la  felice  idea  
 di  pubblicarla  in  Monografie,  le  quali  offrendo  tante  isolate  operette  potrassi  
 di  ciascuna  più  facilmente  ed  utilmente  rilevare  la  perfezione  o  il  bisogno  di  
 miglioramento.  E  poichè  nella  vasta  intrapresa  della  Faüna  universale  d ’ Italia,  
 trarremo  assai  utile  da  siffatti  rnateriali,  più  caldamente  desideriamo  l’eserapio  
 di  questo  valente  sia  seguito  per  la  P enisola,  siccome  nell’ altra  estrema  parte  
 veggiamo  fare  il  Dottor  Nard o ,  che  negli  Atti  e  nei  Giornali  scientifici  donaci  
 a  quando  a  quando  bellissimi  saggi,  che assicurano  la  promessa  della  sua  Fauna  
 Adriatica.  Non  senza  fondata  lusinga  dal  Prof.  Gene ,  del  cui magistero  a  sempre  
 più  originali  lavori  fa  soprattutto  chiarissima  fede  la  Entomologia,  aspettiamo  
 la  Fa u n a  di  Sardegna,  che  l’animo  riconoscente  di  lui  non  potrà  troppo  ritar-  
 dare  aile  brame  del  magnanimo  Re  che  appositamente  cola  di  tre  viaggi  il  
 sovvenne.  Quell’  Isola  avendo  in  lui  un   emulo  alla  già  mostrata-  operosità  del  
 botanico  Moris  e  del  geologo  La  Marmora,  sarà  secondo  i  desiderî  del  Sovrano  
 largitore  illustrata  in  tu tti  tre   i  Regni  della  Natura  al  pari  di  qualunque  altra  
 regione  di  Europa,  laddove  non  ha  guari  era  zoologicamente  appena  cono-  
 sciuta  pei  lavori  del  Cetti. 
 Non  e  qui  luogo  a  dire  che  per  rendere  meno  imperfetta  quest' Opera  
 non  abbiamo  guardato  a  risparmio ,  a  viaggi,  a  corrispondenze ;  e  se  ora  non  
 paghiamo  debito  di  gratitudine  alla  coadiuvazione  degli  Scienziati  e  di  altri  che ne  
 furono  cortesi  e  larghi  di  notizie  e di o g g e tti,  ci sdebitiamo  bensi religiosamente  
 ne’ diversi  articoli,  affinchè delio- scarso  onore  che  noi  possiam  fare abbia ognùno  
 sua parte.  Dalla  lettura deîl’Opera  eziandio  si  vedrà  quanta  fatica  e  occupazione  
 ci  costarono  i  260  fogli  di  stam p a,  raddoppiandone  i riproraessi  ed  anco  p iù ,  
 nei  quali  abbiam  raccolto  lo  studio  di  tanti  v o lum i,  corne  provano  le  copiose  
 sinonimie  distese  dopo originale  consultazione,  e  disposte  in modo  tutto  nostro;  
 ne  disperiamo  conoscasi  a  un  tempo  aver  noi  qualche  diligenza  usata  nella