JRatto era pero infestata dal Topo dei tetti: perché se quest’ultimo non ha avuto potere
d’impedire l’irruzione del decumanoj non s’è lasciato peré soverchiare e opponendosi
animosamente aile sue violenze l’obbliga a yiyere in un perpetuo stato d’ostilità e di
sospetti.
Il Topo decumano fréquenta assai yolentieri i luoghi umidi e impaludati, lo che non
fa il Topo dei tetti. Anch’ esso peré si trattiene nelle parti interne delle case, sopratutto
nelle cantine, e cosi pure nei magazzini, nei mulini, nelle nayi, nelle cloache : alla sta-
gione migliore esce in campagna e si fissa nei giardini e negli orti, doyunque troya ab-
bondanza di nutrimento e comodi ricoyeri. Si scava cunicoli negli argini dei fiumi e dei
fossi, e spesso col ripetere l’operazione yi cagiona danni grayissimi. Benchè abbia i
piedi fessi nuota con facilita, traversa le correnti d’acqua, si tuffa e si mantiene lunga-
mente sommerso: quindi oltre gli animali di terra assale anche i Pesci e i Ranocchi, e
di questi ultimi fa grandissima strage. Uccide un maggior numéro d’Ànimali di quanto
gli occorre per satollarsi. Perseguitato e messo aile strette si difende disperatamente a
morsi contro i Cani, î Gatti, le Donnole, ed anche contro l’Uomo, né è ràro che più che
all’agilità debba lo scampo alla sua intrepidezza. La femmina partorisce tre volte al-
l’anno, e porta da 12 a 18 figli per volta. Intomo a Roma il nome che se gli dà vol-
garmente è quello di S o r c a e da quelli che vogliono distinguerlo dal Mus tectorum si
dice Sorca di chiavica.
La mole di questa specie eccede di qualche poco quella del Mus tectorum. Il suo
capo è più rigonfio e convesso superiormente : il muso è meno allungato. Ha gli occhi
neri, grandi, sporgenti. La mascella inferiore è più breve della superiore, ma non di
molto. Le orecchiette sono corte, larghe, attondate all’apice. Ha dodici mammelle. Il pe-
lame è più rigido e grossolano di quello del Mus tectorum. I peli più brevi della parte
superiore sono bigi alla base, ferrigni all’apice; i peli più lunghi, che abbondano massi-
mamente lungo il dorso, son tutti nerastri : quelli dei fianchi sono di color più chiaro :
quelli della parte di sotto sono biancastri, tinti di cinereo nella gola e sul petto. Dello
stesso colore cinereo-biancastro è la punta del muso. I piedi che son quasi nudi, presen-
tano un color camicino dilavato. La coda è più breve del corpo, coperta di scaglie pic-
cole, poco cospicue perché molto aderenti, disposte in circa 200 anelli.
S’incontrano pure aleuni individui albini, il pelame dei quali è tutto biancoj o hian-
castro, o cinnamomeo, 0 perlino quasi uniforme, ed altri pezzati di bianco e di scuro.
Le proporzioni sono le seguenti :
poil. lin.
Lunghézza dei corpo dalla punta dei muso all’a n o ............... & j>
» dei c a p o ............................................................................................ 2 ».
» delle orecchiette...................................................... » 8
Larghezza delle orecchiette.................................................................. », y
Lunghézza délia coda . .................................................................... y »
» dell’ antïbraccio................................................................................... 1 4 .
» dei podio an te rio re ...................................................................... ... r » IO
» délia g am b a ......................................................................................... x g
» dei podio posteriore............................................................................. j y