Yariabilissimo Sorex, del quale parliamo, cui con buona pace dei recenti scrittori ren-
diamo il norae di araneus, usurpatogli da una Crocidura: il pygmaeus di Laxraann,
liella cui sinonimia fu esaurita quella della esiguità, ex il is, minutus, exiguus, minimus,
pumilio, minutissimusj quantunque un più piccoletto ancora se ne trovasse quindi in Italia;
il quai pygmaeus non oltrepassa da settentrione verso noi i confini del Reno e del
Danubio, e si distingue dal presente per avéré il muso cosi allungato ehe gli occhi son
più distanti dalla sua punta che dalle orecchie, e per aver la coda non ugualmente
larga per ogni dove, ma strozzata alia base, quindi turgidetfa, e terminante in punta : il
Sorex alpinus infine scoperto non ha guari dal Prof. Schinz, proprio degli alti monti
della Svizzera, ben segnalato per la sua coda più lunga di tutto il resto dell’animale, e
pel cenerino uniforme del pelame. Appartengono pure a questo genere il parvus, il bre-
vicaudus, il ForsteriJ il personatus ed il ialpoides, non ehe i nuovi Sorici del Backman
carolinensis, longirostris, einer eus, Dekayi, Richardsoni, tutti dell’ America settentriona-
le ; le quali dieci specie non formano probabilmente ehe le due riconösciute dal Say.
Il soggetto del presente articolo fu, siccome leggesi nella sinonimia, appellato con
più di dodici nomi diversi. Abita 1’intiero continente di Europa, e la Ingbilterra altresi:
ma nella Italia media e meridionale o non esiste affatto, ovvero è si scarso ehe a noi non
fu dato di rinvenirvelo.
II suo pelame h molle, soffice, sublimemente vellutato: superiormente tingesi di un
bruno ehe tende in alcuni al nerastro, in altri al rossastro giusta la e ta ed altre circo-
stanze: inferiormente assume un cenerino più o men chiaro, ehe si estende in olio su i
rfianchi: ed ove incontransi le due tinte il confine è segnato di quasi una linea ros-
sastra. Ha il muso prolungato, e folto di abbondanti peli, ehe ne’vecchi individui si
eriggono in modo da formare un ciuffetto sul naso : i denti incisivi profondamente den-
tellati, e cùpamente colorati ne’giovani, non cosi ne’vecchj, logorandosi le punterelle,
e dilavandosi il colore: piedi seminudi, o vestiti di peli cortissimi biancastri, quasi la-
mellari, e radi in modo che fan travedere il color di carne; unghie totalrnente scoverte:
la coda di una egual grossezza in tutta la sua estensione, non peró di -ugual lunghezza
in tutti gl’ individui, ma sempre men lunga dell’intiero corpo, nè mai più breve della
metà, copert^ di peli radi, cortissimi, impiantati nelle commissure delle anella squamo-
se, scuriccia al disopra, biancastra al di sotto, sovente unicolore, penicillata ordinaria-
mente in punta: il quai meiubro assume sempre più con gli anni la forma quadrata,
per cui 1’Hermann chiamö questo Sorice tetragonurus; mentre ne'giovani la coda è roton-
detta e strozzata nel ceppo, onde îl Geoffroy disselo constrictus, quale diceasi dall’ Hermann
suddelto un giovine Crossopus.
Le ordinarie dimensioni di questo animale, di cui figuriam due esemplari alquanto
diversi nelle tinte, e nelle proporzioni della coda, variano poco dalle seguenti.
poll. lin.
Lunghezza totale esclusa la coda..................................... * ..................... 2 1
» del capo . . . .......................................................................... » io
» delle orecchiette............................................^ » %
» della coda.................................., ............................................. 1 7
» dell’antibraccio. . >................................................... » 5
» del podio anteriore |................................................................. » 4
» della g am b a ............................................................................. » 6 è
» del p iede...................................... » 5 1 '
SOREX ALPINUS
SORICE DELLE ALPI
sorex infra supraque griseus subuniformis : oeulo anteposito: cauda corpore longiori.
SOAEX ALP INTO, Schinz, Verz. Schweiz Wirbelth. in Nouv, Mém.Soc. Helv. 1. p. i 5. sp. 3. cum fig. Duvcrnoy,
Suppl. Musar aigu, in Mém. Soc. S trash. II. p. 4. sp. 5.. De Selys., Micromamm. p. 22. sp. 3.
musaraigne des alpes, De Selys, loc. citai.
ALPENSPITZMAQS, Sçhillz, loc. cil. f ‘
C3 uesta specie non ha guari scoperta dall’ illustre professor Schinz, che descrivela
tra’ Mammiferi della sua Svizzera, è l’anello che congiunge i veri Sorici coi Crossopi,
dei quali possiede alquanto. i costumi, ëssendo che vive lungo. i torrenti alpestri di quelle
pittoresche regioni ltalo-elvetiche, e specialmente nelle vicinanze del Monte S. Gotardo.
La sua coda più lunga del corpo la distingue ad un tratto dal yariabilissimo Sorex
araneus, abbenchè un qualche individuo. di quello le si approssiraasse ne’colori. Il muso
è molto acuto : i baffi sono lunghissimi e biancastri. Il primo dentino dopo l’incisivo della
mandibola assume espressamente la forma di falsa molare, ed è largamente dentellato
all’innanzi con una punta ben isolata al di dietro: il seconda dentino, ossia altro falso
molare, ha due denlelli, il primo de’quali è assai maggiore.
La tinta di questo Sorice alpestre è un bel einereo turchinetto al di sopra, che in-
sensibilmente degradasi al di sotto in alquanto più chiaro. I piedi son cenerini. La pro-
tratta pelosa coda è cenerina al di sopra, foxnita al di satto di lunghi peli bianchi.
Le dimensioni sono le seguenti:
poil. lin.
Lunghezza totale dall’apice del muso alla base della coda . . . . . . 2 6
» del c a p o .................. ... . ........................................................ » 10
u dalla punta del muso all’angolo posteriore deirocchio. . »
» delle orecchiette ........................................ » 1
» della coda . ............................................................................ 2 7
» del piede » 6