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 g A LUN ago  cauda  sub ae qualij  rectricibus  sexdecim^  rotundatiSj aequilatis ;  extima  secun-  
 darn excedente: pogonio angusto remigis primae  extra  apicem  albo. 
 scolopax  BREHMiJ,  Kaup,  Isis,  1823. X.p.  1147.  Bullet.  Sc.Nat. Féruss.  1. 1824. p. i 8 3 . art. a 5a.  Brehm,  
 Lehrb. Ear. Vög.II.  p.6 a3 .  Temm.in nota ad dcclai alionem pi. col.^o5.  Savi, Orn, Tosc. I Ip .5i 5.  
 Nob  Osserv. Cuv.Régn. Anim. p. 121. sp.6.  Id. Suppl. Sp■ comp, in Nuov. Giorn.  Lett. Pisâ sp. Romo']^,  
 Id.  Comp. List. Birds,  sp. Eur- 3J4-  ' 
 TEEMatias  BREHMii,  Boje.  Brehm, Handb. Naturg. Vôg. Deutschl. II- p. 6*8. 
 BECCACCINO  CODA  LAHGA,  Savi,  ZÖCO  citato. 
 bécassine  muette  d’Eur.,  Cuv.  Règn. Anim. 2.  cd. I . p.  523. 
 bkehm’s  soMPfscHNEPFE,  Brehm,  loco  citato. 
 H 0  creduto  e palesato  gié  da molti  anni  che  la  Scolopax  JBrekmi del Kaup  non  
 fosse  una  semplice  variété  ma  sibbene  una  specie  affatto  diversa  dalla  Scolopax  Gai-  
 linagOj  L.  Di  questa mia  opinione  ricevuta  da parecchi  naturalisti  di molto  nome  com-  
 piacquimi ogni  giorno  più,  talcbè se una  volta  la  si fu  ipotesi,  ora mi sembrauna verilà.  
 Non  posso  nascondere  cbe  parecchi  altri  naturalisti  di  egual  merito  opinano  diversa-  
 mente;  e  questa  appunto  fu  la ragione  per  cui ho  reiterato  gli  esami  ed i  confronti  tra  
 l’uno  e  l’altro  animale.  Giovami  dunque  ripetere,  ehe  quello  del  quale  intendo parlare  
 porta  sedici  timoniere  quasi uguali in  lunghezza,  di modo  ehe  la  coda  rappresenla  una  
 figura presso  a  poco  retlangolare;  e  ehe  anzi  le  due  estreme  di  esse  timoniere  sono  pin  
 lunghe  delle  prossime;  mentre la gallinago  non  ne vanta  ehe  quattordici  più  disuguali  
 in  lunghezza,  in  guisa  taie  ehe  la  coda  mostrasi  rotondata,  essendo  più  brevi le  estreme. 
   A  tai  differenze  si puo aggiunger quella  délia  voce,  ehe  o raramente o  non  mai  si  
 emette  dalla  presente,  quando  al  contrario  quell’altra  non sa  spiegare il  volo  senza man-  
 dar  fuori il notissimo  suo  grido.  E  nel volo  altresi  da  un  occhio  pratico  si  ravvisa  non  
 lieve  diversité,  perche  quello  délia  presente  è men  rapido  e men  tortuoso.  E siccome  
 questa  ne  viene più  di  lontano,  essendo  più  nemica  del  caldo,  percio  non  la  vediamo  
 ehe  dopo  quell’altra,  nel mese  ordinariamente  di  gennajo.  Le  ulteriori  differenze  pero,  
 ehe  altri riferiscono  di statura,  e  di relativa  lunghezza  di becco  e  zampe non  ci  par ehe  
 sussistano  corne  specifiche,  avendone  veduto  esemplari  di  quesla  e  quella  specie  con  
 becco più  o men  grande,  e  di  corpo maggiore  o minore. Del  resto,  chi  è  ehe  non  sappia  
 essere  tutti  i Beccaccini  cotanto simili fra  loro  ehe molti  celeberrimi  osservatori  riputa-  
 rono apparlenere  alla  Scolopax Gallinago  di  Linneo  quasi  tutte le specie  del mondo? La  
 conformazione  pero  délia  coda  fu  presso  gli  indagatori più  acuti  il  segnale  délia  diversité  
 delle specie.  Quale  altra  differenza  diffatti  distinguerebbe  dalle  congeneri la Gallinago  
 e  la Brehmi,  se  non  l’aver  cotestoro le  timoniere  rotondate,  larghe  tutte quasi ugual-  
 mente,  e  con  poco  bianco  nell’apice?  Non  essendosi  mai  figurata  la  Gallinago Brehmij  
 ben  volontieri l’abbiamo ritratta  per questa  Iconografîa,  ponendole a  lato l’abbozzo  délia 
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