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 Ehrenberg  (religiosus?  Geoffr.); oui spettano  le  Soricine Mummie  (qualunque ne sia  la  
 statura )  dell1 antico Egitto,  ove  lo  consacrarono  credendo  che  Latona  si  trasformasse  in  
 tal bestia per sottrarsi a  Tifone ;  ovvero  perché  quelle  genti superstiziose  stimavano che  
 fosse nato pria  della  luce,  ossia  tra  le  tenebre.  Finalmente  abbiam  contraposto  sotto  il  
 numéro  1  alla minima  Pachjrura  etrusca  quell’altro  Soricino,  che  prima  della  scoperta  
 di  essa vendicavasi il vanto  della  esilità,  cioè  il  Sorex  pygmaeus del  settentrione  d’Eu-  
 ropa, del quale parlammo a  suo  luogo;  dalla  cui figura  si rileverà sempre più quanto ne  
 sia maggiore  e  diverso.  À  tutte  le  ragioni  dunque, con  le  quâli  il nostro  Savi ha  già  vit-  
 toriosamente  trionfato  circa la da  lui  sostenuta  differenza  di questi  due  Soricini,  aggiun-  
 gasi per  colmo  di misura, che appartengono  perfino  a  due generi  diversi. 
 11 nostro  piccolissimo  quadrupède,  che  giunge  a  poco  più  di  trenta  grani  di  peso,  
 somiglia  nella  forma, come  abbiam  detto,  gli  altri  Soricini  essenzialmente  terrestri.  11  
 capo  e  il  dorso hanno una tinta  cénerognola  che  volge più o meno  al  castagnino,  secon-  
 do che i  peli,  cinerei  alia  base  e  rossastri  in  punta,  sono  sollevati  o  giacenti.  La  gola,  
 il  collo,  il  petto  e  laddome hanno un  color  cinereo  alquanto  più  cupo  versa  i  fianchi.  
 11  muso  è  languidaraente  carneo :  i baffi  sono  esili e numerosi :  le  orecchiette  ampie,  
 sporgenti,  pieghevoli,  totalmente  scoperte.  La  coda,  quasi  tetragona, è  insensibilmente  
 rastremata  verso  la  estremità  che passa bruscamente  in  punta: ha  un  colore  cinereo  castagnino  
 assai  più  chiaro inferiormente ;  ed  oltre  i corti peli,  onde  tutta  ricuopresi n’ha  
 de’ più  lunghi  alla base  di  ciascuna  vertebra,  ricingendola più  regolarmente  che  nelle  
 stesse  Crocidurae.  I  piedi  vestono  bianchi  peluzzi,  ed  hanno  unghie  piccole,  tenerelle. 
 Le  dimensioni poco variar soglrono  dalle seguenti :  poll.  lin. 
 Lunghezza dall'apice  del muso  alia base  della  coda  ...............................  i  g 
 »  del  capo  .............................................................................     »  y £ 
 »  dal muso all*angolo  posteriore dell’ occhio .  .  . . . . . . .   »  3 
 »  delle  orecchiette..................................................     » a 
 »  della  coda................................................... ...  .. .   „»  n 
 »  dell’ antibraccio..................................................    » 2 
 a  del  podio  anteriore        » 2 
 »  della  gamba..........................................................     » 4 
 »  del piede  ............................. , b  £ § 
 Non meno  che  nella  Toscana  trovasi  per i  colli  suburbani  di  Roma  dentro  muechi  
 di paglia,  fra  le radici  degli alberi,  e  nei  lor fradici tronchi, ma  sopratutto  nel  tepido  le-  
 tame,  sendochè  il  freddo  gli  è  assai  dannoso,  ma  sempre  in  fori  già  fatli,  e  lungi  dal-  
 1’acqua,  perché non  è  abile  a  sea vare  né  a  nuolare.  Viene  abbarbagliato  o  almen  mole-  
 stato da  luce  quantunque languida.  Ha  squisitissimo  il  tatto  in  maniera  ehe  avverte  il  
 minimo  ondulamento  dell’aria  prodotto  a  pochi  pollici  di  distanza.  Mette  unó  strido  
 acuto  e  soltile che frequentemente  ripete.  II  suo  stereo, specialmente  diseccato, tramanda  
 un purissimo odore  di muschio, che  non  proviene  affatto  dalle  orine, né  da  altri  escre-  
 menti,  né molto  meno  dalle  glandole  laterali,  poichè  n’ è  affatto  sfornito.  Incitato  dal  
 tatto  e  dall’udito  più  ehe  da  altro  senso,  slanciasi  rabbiosaraente  veloce  sopra  i  piccoli  
 animali.  Quando  un  numero  se  ne  trovi  raccolto,  e  la  fame  gli  stimoli,  rompono  in  
 acerba  guerra, forse  più degii  altri  Soricini, e  tutti  vilmente  si  getlano sul  caduto  estin-  
 to,  cui divorato  riaccendono  le  ostilità,  né  cessa  il  combattimento  se  trionfatore  non  ri-  
 mangane un  solo.  Tanta immanitas  tam parvo  in  corpusculoj tam pertinax spiritus! 
 TOPINO  COMMUNE 
 cRociDURA mediocriSj fusca, sublus gradatim cinerascens;  oculo minimo, anteposito:  cauda  
 unicoloret dimidio corpore longiore:  costarum paribus quaiuordecim. 
 SORBX  ARANeus,  Hermann?  Tab. A ff.An im- p 79. sp.i.  Schreb. Sauglh. p.5-]5.  sp.5. tab  160.  Bechsl.Nat.  
 Deutschl. p.B'ji.  Geoffr. in An n .Mu s. X V I I .  p ao3 . tab 2. fig.2.  Deem, in Tahl. Enc.Mamm. p.i'49. 
 sp. 25a.  Id . inN o u v . Diet. X X I I .  p. 60. sp.  l .   E r .  Cuv.in D iet. Sc. N a t .X X X I I I .  p. 4 a5 . cum fig.  
 Isid . Geoffr. in Diet. Cl. X I .  p, 5 i 8 ,  Less.Man. Mctmm. p .u 8 . sp. 5og.  F isch .S yn.Mamni'p.i5l). sp.6.  
 E ic hw .Z o o l. spec. iil. p.3 8 3 . sp.l.  Duvern.inMcm. Soc. S tra sb .II. p.g.  sp .l. tab.l5.fig.S.  Nathus. 
 in  Wiegm. Arch.  i 8 3 8 ,  Blainv. Recherch. Mamm.  Insect, p. 3 4 . sp. 11. in A n n . F r , Anat.  Gray, 
 Prac. Z o o l, Soc. 1837. p. laS. sp .i.  Zawadski, F a u n , Galliz-Bukow, p, 17.  sp.la . 
 SOREX  GMELiNi?  s.  goldenstATDH?  et  s. suAVEOLENS? P a ll.  Sohinz,Thierr.I.p.8']6.  Fisch.S .M amm.p.a5 3 .  
 SOREX  MOSARANEOS,  CuV. Tabl. Elcm. p. log. 
 80REX  VOLGARIS,  Ra n za n i,  Eléni. Zoo l. Mamm.  I I .  p .a iö .sp .l.  tab.6. fig .4. 
 CROGIOORA  MAJOR,  C.  RUFA,  G.  FIMBRIATA,  C.  MQSCHATA,  et  C.  POLlOGASTltA, TV agi.in Isis l 8 5 a.p.54 sp.6.ctc.  
 sorex  PACHYOROS,  Kusier, in Isis. 
 SOREX  INODORUS,  S a v i  in  litt,  et in Mus.  var. 
 CRociDURA  ARANEA,  S e ly s , Micromamm. p. 34- sp. a. 
 M u7 «Xvj,  Æ lia n .  A n im .I I .   cap.  xzxvii. 
 mus  ARANEUS,  P lin . H .Mund, lib.yii.  cap. Iviii.  lib. xxix.  cap.  It.  Ag ric .  A n .  subter. p   55.  Aldrov.Quadr. 
 Dig. p.4 4 1* Cum fig .  Jonst.  Quadr.  p. 116. fig. T . 66.  Briss.  Rcgn, Anim. Quadr. I .p . 126.  sp .i.  
 SORICE  volgare,  Ranzani,.  Ip a   eii. 
 musette,  Daubent,  in Hist. Acad.  ij5 6   p. a n .  ta b .i.  fig .i. 
 musaraigne,  B u ff. Hist. Na t. H i l l .  p .87.  tab.10. f ig  i .   musaraigne  vulgaire,  Geoffr,  loc.  oil. 
 MUSARAIGNE  COMMUNE,  00  MUSETTE,  CuV.  Règn. An im . I . p. I2Ö.  
 french  shrew,  G ra y , in   Proc, Zool. Soc, loc.  cit. 
 GEMEINE  SPITZMAUS,  Bech st  lOC.  cit. 
 I l   genere Crociduraj Wagler,  prende nome  appunto  dai caratteristici lunghi peluzzi  
 della  coda,  e  corrisponde  a  quello  che il  Duvernoy  e  il  Gray  dissero  piü  particolarmen-  
 te  Sorex; ma  include  altresi  il Myosorex,  che  da  quest’ultimo  autore  fu  stabilito  sopra  
 il  Sorex varius  dello  Smuts in  vista  di  una  leggera  modificazione  nella  coda  e negl’ in-  
 cisivi  inferiori,  per  servir forse  alla universalitä  del  prediletto numero quinario  degl’ in-  
 glesi:  e  comprende se non tutte,  alcune  specie  ai meno  del Sunkusj Ehrenberg.  Suoi  ca-  
 ratteri  sono:  i  due  denti incisivi  inferiori  di  taglio  semplice,  non  dentellato:  i  due  supe-  
 riori figurati ad  amo,, cioö  con  lo  sprone  acuto:  tre  soli  piccoli  denti  intermedii per ban-  
 da  decrescenti rapidamente dal primo al  secondo:  ventotto denti  perciö,  e  tutti bianchi.  
 Orecchiette  ovali, bene  sviluppate, sporgenti assai  oltre  il pelo, nude quasi  del tulto, pieghevoli, 
   e per  cosi  dire  clausibili a volontä, mediante  il  lobo  inferiore.  Pelame non  fiuis-  
 simo,  e  meglio  muriiao  che  talpino.. Piedi piuttosto.minuti ebn  dita semplici.  Coda  piu  
 breve del corpo,  cilindrica,  rastremata  fin  dalla  crassissima base,  ispida  di notevolissimi  
 peli isolati, protratti molto, al  di  lä.degli  altri,  che  son brevissimi. 
 Schivano tai bestioline.  l’acqua,  ove. cadute  s’ inzuppano,  ed  impacciate  ed  avvilite 
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