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 ne  restano;  n&  se  ne  asciugano,  come  bellamente  i  Crossopi3  per qualche  scrollo  che  
 diano.  Percio  prediliggono  luoghi  secchi,  frequentano  i  giardini,  i  dintorni  delle  case,  
 nell’ interno  delle  quali si  ficcano  sovente  in  busca  di  grilli  e  di  altri  animaluzzi  dorne-  
 stici.  Sono assai  piü miti  dei veri Sorici e  delle Pachyurae3  men  selvaggie principalraen-  
 te,  e  assai men  rapide nei moyimenti.  Erra  chi  crede  non  tramandino odore  di muschio,  
 che  anzi b  talvolta fortissiino,  e  nello stesso preteso  inodorus. 
 Di questi  Soricini  essenzialmente  terrestri  son  prive  affatto  le  regioni  piü  settentrio-  
 nali,  non che  la  Inghilterra, ove Soricefrancese  giudiziosamente  fu  detto  il  soggetto  del  
 presente arlicolo. Vedesi  cosi ayer  luogo  un  geografico  contraposto  tra  le  Crocidure  e  le  
 Puchyurae da  un  lato,  i  Sorici ed  i  Crossopi dall’ altro,  popolando  questi  il  settentrione  
 tanto,  quanto  quelle  il mezzogiorno.  I  denti colorati  quindi  sono  piu  proprii  del  nord,  
 i bianchi  del mezzodi.  Ma  denti bianchi,  e percio  i  due  generi che  li  yantano,  non  sono  
 in America,  per quanto  si  b  finora, e da  noi  stessi  osservato;  ne  questa  sentenza  sarä  
 mai  cosi  assurda  quanto  fu  quella  riceyuta fino  a’ di  nostri,  che  il  nuovo  mondo  non  
 possedesse  alcun  Soricino  affatto.  L’Asia e  l’Affrica  inyece  ne contengono  in  abbondan-  
 za, ma  b  riserbato  alla  sola  Europa  il  yantare  i  quattro  generi  Soricini. 
 La  Crocidura musaranea3  che  cosi chiamiamo per  non  allontanarci  piü  del  bisogno  
 dall’ uso  commune,  e  perche  d’ altronde  b  certamente  il  Musaraneus  del  Brisson,  non  
 che  il  Sorex musaraneus  della  prima  opera  sistematica  del  Cuvier,  b  la  specie  piu  commune  
 appo  noi,  e  la  piü copiosa massime  nei nostri  colli  suburbani,  oye  in  certi  anni  
 si moltiplica  incredibilmente, e poi manca ad  un  tratlo,  per  carestia,  come  e a  credere,  
 di  cibo.  Vive  ugualmente per  tutta T  Europa media e meridionale. 
 Il suo colore b  cinereo-murino  che  talvolta  ravyivasi  piü o men  di  rossastro,  e  gra-  
 do  grado  passa  al cinereo  bianchiccio  piü  o men  cupo o rossigno  al  di  sotto,  ma  sempre  
 fondendosi in leggerissima sfumalura, n& mai distaccandosi bruscamente.  I  peli  su-  
 periori han  cenerognola  la base,  e rosseggiano  alcun poco  soltanto verso  l ’apice;  gPinfe-  
 riori non hanno bianchiccia  che la  puntarella  estrema.  Il muso  b color  carneo: le  orec-  
 chiette  eccedono molto  dal pelo,  e  si  rivestono  di breyi  e  radi  peluzzi,  cinericci sul  lobo  
 superiore, biancastri  nei 1’ inferiore.  La  coda  piü  o men  lunga, ma  sempre maggiore  della  
 rnetä del  corpo, e  intieraraente colorata  del  cinereo  stesso,  e cuopresi  di brevissimi  peli,  
 dal  mezzo  de’quali sorgono  i  lunghi, radi,  e  sparpagliati  cigli. I  piedi  sono  cinereo-chia-  
 ri;  le dita  carnicine quasi schiette. 
 Le  dimensioni variano  di  un  buon  terzo  da  un  esemplare  all’ altro:  e  le  rispettive  
 proporzioni  de’ membri, massime  della  coda,  sono  anche piü yariabili che  negli  altri Soricini. 
  Un  esemplare maschio misurava  come segue: 
 Lunghezza  totale  esclusa  la  coda.............. ....................• ................... 
 »  del  ca p o ............................................................................... 
 »  delle orecchiette.................................................................. 
 »  dalla  punta  del muso  all’ angolo  posteriore  dell’occhio  .  . 
 »  della  coda............................................................................... 
 »  dell’ antibraccio.................... ................................................ 
 »  del  podio  anteriore............................................................... 
 »  della  garaba........................................................................ 
 »  del  piede............................................................................... 
 poil.  lin.  
 2  6 
 i  » : 
 »  3 
 )»  6 
 1  4 
 »  5 
 *  4 
 I   7 
 »  6 
 TOPINO  PETTIROSSO 
 CROCIDURA fusco-cinereaj  subtus  aïbida3 fronte3  temporibus,  geniSj  gula3   pectore fulvo-  
 castaneis : oculo  mediocri3  submedio. :  cauda  unicolove3 dimidium  corporis  subaecjuante. 
 SOREX  THORACicus,  Savi, OsservTopi Ragni Tosç. p. i ,  sp. 1.  cum J!g. 
 D o p o  aver dato bando a  tante pretese  specie  di Crocidura,  che  riunimmo  alla co-  
 mune musaranea,  ammettiamo la  présente non  senza  qualche  ripugnanza,  tanto più che  
 niun  altro esemplare  se ne  conosce fuor  di  quello  cortesemente prestatoci  dal  Savi, che  
 potrebbe essere semplice  varietà  della  Crocidura  volgare, non  altrimenti  che è  del  Crossopus  
 fodiens quel  Crossopo  di petto  rosso mentovato  dal Montagu nelle Transazioni della  
 Società  Linneana.  Al  rispetto  che  dobbiamo  al  Savi,  e  alla  considerazione  che  egli  
 non  è prodigo  di  specie  nominali,  si  congiunge per argomento  di accettazione  un  qualche  
 peculiar  caraltere  indipendente dalle  tinte, che abbiamo segnalato  nella  fease  speci-  
 fica. Eccone  la descrizione particolareggiata. 
 Il  colore che  sulla nuca  è  cinereo-scuro,  e  riveste  egualmente  tutte  le parti supériori  
 del  corpo,  diviene  più  carico  avvicinandosi  alla  coda,  che serba la  stessa  tinta.  Fulvo-  
 sericee  sono  la  fronte, le  tempie,  le  gote,  il  quai  colore finisce  in  cono  sulla  regione  ombilicale. 
   Il  muso,  le  labbra,  i  piedi  sono  di un  carneo  dilavato,  tra  cui  biancheggiano  
 minutissimi  peli.  Le  orecchiette sono  grandi, rilevate,  cinte  di brevissimo pelâme.  L’ad-  
 dome  è ammantato  di  peli biancastri,  e  scuri,  i quali ultimi  sono  più  rilevati  e  tengono  
 direzione  inversa  dai circostanti.  La  coda, lunga  circa  la metà del  corpo, ha  le  due sorta  
 di  peli  assai  diverse:  essendo  cortissimi quelli  che  la  cuoprono interamente,  i  più  lunghi  
 molto protralti  e  disposti  a  verticilli  distanli  fra  loro. 
 Lunghezza  dall’ apice  del muso alla  base  della  coda..................  .  .  . 
 »  del  cap o .................... .. ...................................................... 
 »  delle orecchiette....................................................*  . 
 »  dalla  punta  del muso all’ angolo posteriore dell’occhio.  . 
 »  del podio  anteriore......................................................... ..  . 
 »  del  p iede.......... .................... ............................................ 
 poil.  lin.  
 2   6 
 z  3 
 *  3 ]§ 
 »  5 
 »  3 A 
 »