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 embehjza  carneo-lurida  nigricanti  varia*  capite  concolori;  subtus albida> lateribus fusco-  
 notatis :  superciliis albicantibus : taenia auriculari fusca: gula ad latera  atro-marginata :  
 rectricibus  nigricantibuSj  extimis  utrinque  duabus  pogonio  interno  magna  ex  parte  
 albOj,  externo  albo-limbato :  rostro tenuij acuto. 
 smbbriza  provincialis ?  Gmel. Syst. Nat. I. p. 881. sp.  5q-  Lath. Ind. IL pa g. 4 »3. sp. i 5.  Vieill.  in 
 Nouv.Dici. II. Nat.IV'■ p. 5gi.  Id. in Tail. Ene. Orn. IILp.918.sp. 5\ tab. i 53. fig.  Id. in Faun. 
 Fr. Orn. />.g3. sp.\.tab.lfi.fig.i.  Roux Orn. Prov. I. p. i j 5. tab. 110.  ex Buff. 
 gavotte  de  Provence ?  Buff.  Ois. IV- p. 52 1 .  Id.  PI.  enl.  656. /ig. 1.  Gerardin ,  Tabl.  Orn.  I.  p. 323. 
 BRUANT  GAVOOÉÏ  Roux,  lb CO  citato. 
 MT7STAC4 0 E  BUNTING?  Lath. Syn. IL  P.  1. p. 175.jp. 10*  Id. Gen. Hist. V. p. 3 io. sp. 16. 
 1  sottogenere  stesso  delle  due  Emberizae,  Palustris  e  Sdhceniclus,  appartiene  
 questa  specie,  il  cui  becco  ancor  più  sottile  di  quello  della  seconda,  e  lutte  le  sue  
 forme  anco  più.  leggiadre  la  collocano  al  di  qua  di  essa  Linneana  specie,  come  la Palustris  
 per cagione delle  sue  grossolane  faltezze  ponesi dalTopposto  lato. Nè quella sorai-  
 glianza  apparentemente  perfetta  ch’ essa  abbia  col  giovine  Schoeniclus  sembraci  sufh-  
 ciente  a  negarne  la  differenza;  imperocchè lo  Schoeniclus  non  tinge  mai  di tutto  nero  
 il  capo e la  gola  come  il maschio  di  questa,  cbe  ha  pure  assolutamente  diversi  la  dimo-  
 ra,  la  nidificazione  ed il  canto:  nè  puö  altronde  confondersi  con  qualunque  altra ben  
 definita  specie.  Tra  le  Emberizae  ehe  gli autori registrano  del  mezzogiorno  di Europa,  
 alle  cui  spiagge  si  appartiene  la  nostra,  due se  ne  troyano,  è  vero,  cioè  la  Lesbia  e  la  
 Provincialis,  all’ una  o  all’altra  delle  quali,  e  più  forse  alla  seconda  che  alla  prima,  
 saremmo stati vaghi  di riferirla  per  non moltiplicare  gli esseri naturali;  ma  siccome am-  
 bedue le  anzidette, desunte  dalle  superficial!  indicazioni  del Buffon, non si possono  iden-  
 tificare,  ad  on ta  ehe  molli si  studiassero  di  riscontrarle,  percio  noi  siam  di  parère  ehe  
 deggiano  essere  eliminate  dai  cataloghi della  scienza,e  rilegate  frasinonimi  incerti, quan-  
 tunque  alcuni  diligenti  autori  possano  avéré  attribuito  tai  nomi  a  buone  specie,  come  
 non  dobbiam  dubitare ehe  di quello  di Lesbia fosse  pratticato  dal Temminck e dal Gould.  
 Dovendosi  pertanto  imporle  un  nome nel  pubblicarla,  ci  corre  il sacro  debito  d intito-  
 larla  al  signor Marchese Carlo Durazzo. Patrizio Genovese,  cultore zelantissimo  della  Or-  
 nitologia,  il  quale  non  solo mandavaci il  gentil  volatile  dei  inonti Liguri, ma  laccompa-  
 gnava  altresi  di belle  notizie  da lui  raccolte  con  assidue  e  diligenti  osservazioni,  ehe  ci  
 ban  persuaso  dell’assoluta  diversità  della  specie. E ciö  facciamo  tanto  più volontieri  perché  
 da lungo tempo  ambivamo  di porgergli un  contrasegno. della  nostra fedele amicizia. 
 La  figuriamo  in  due  diversi  aspetti  sopra  due  esemplari  ehe  crediamo  appartenere 
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