
 
        
         
		INTRODUZIONi: 
 AS,LA  C L A S S E   1.  M A M M I F E R I 
 È  cagione  di  maraviglia  e  di  rammaric'o  gli  stessi  Mammiferi  della  nostra  Penisola  
 dimandino  tuttavia  un’Opera,  la  quale  soddisfaccia alla ovvia curiosité  perfino dei  più  comuni. 
   Lamentar  si  dovrà  veramente  gl’Italiani,  insegnatori  altrui,  se  voglian  sapere  
 del  Lupo  che  impoverisce  gli  armenti,  del  Cinghiale  e  del  Caprio  che  piacevolmente  
 corroborando  nell’ esercizio  della  caccia  somministrano  cibo  non  vile  alia  mensa,  
 debbono  di  forza  ricorrere  a  spregevoli  tradüzioni  di  straniere  Opere,  nelle quali  spesso  
 non  trattasr la  nostra  specie,  ma  qualche  affine  soltanto.  Sieno  d’ esempio  la  Volpe  piii  
 comune  d’ Italia  ( Vulpes  melanogastra,  Nob.),  lo  Scuoiattolo  ( Sciurus  italiens,  Nob.),  la  
 Boccamele di Sardegna ( Mustela boccamela, Bechst. ) che malgrado oltramontani barbassori  
 è  buonissima  specie,.  checchè  sia  dell’ accidental  mancamento  d’ un  falso  molare  infe-  
 riore  nel  teschio  abbiam  figurato:  varie  Nottole,  come  il  Plecolus  brevimanus,  Nob.  di  
 Sicilia,  che  resta  pur  saldo  sebbene  quel  d’Inghilterra  sia  il  giovane  dell  aurilus ;  il  
 Capaccinius  megapodius,  Nob.,  a  grado  di  genere  non  ha  guari  elevato:  la  lalpa  caeca,  
 e  la  Pachyura  etrusca,  scopérte del Savi:  il Mus  tectorum  dello  stesso  autore;  e  tutti  tre  
 gli  Arvicoli  da  noi  figurati  e  ben  distinti,  perché  tre  specie  nuove  quantunque  date  
 con  nomi  spettanti a quelle  del  Settentrione,  essendo  ora  Y arvalis  Arvicola  savii,  Selys,  
 Yamphibius  il  pertinax,  Savi,  il  terrestris  il  musignani,  Selys,  o  destructor,  Savi. 
 Tra  le  specie  proprie  all’ Italia  e  quelle  comuni  col  resto  di  Europa ,  ne  conoscia-  
 me  90,  numéro  che  supera  di  uri  terzo  i  Mammiferi  del  Belgio  e  dell’ Inghilterra,  ed  è  
 quasi  la  metà  di  quelli  di  tutta  Europa,  la  quale  sola  vantane  oggi  tante  specie  quante  
 Linneo  di  tutto  il  mondo  conosceva,  benchè  non  sieno  che  il  settimo  delle  finora  tro-  
 vate.  Appartengono  agli  Ordini 
 F ib r e   o  Carnivori.  .  .  .............................................................. 
 P in n ip ed i  o  Foche................................   2 
 Ge t a c e i  o  Pisciformi.....................................................................fijj 
 Be l v e   o  P a c h id e rm i.................................................................   1 
 P ecore  o  R um in an ti....................      ^ 
 Ch ir o p t e r i  o  N o tto le ......................................................... ...   .  24 
 B e s t ie   o  Insettivori  ......................................................................... 11 
 Gh ir i   o  Rosicanti................................   20 
 90 
 L’ Italia  è  affatto  priva  degli  altri  cinque  Ordini,  e  diciam  cinque  perché  Sirenia  è  
 assolutamente  un  Ordine,  che  se  vuolsi  riunir  ad  alcun  altro  si  dovrebbe  men  coi  Ce-  
 tacei  che  coi  Pachidermi,  diverso  perô  da  questi  come  le  Foche  dalle  Fiere.  Gli  altri  
 quattro  di  che  manca  sono  i  Primati ,  i  Bruti,  i  Marsupiali  e  i Monotremi ,  ond  è  sfor-  
 nita  affatto  della  Sottoclasse  degli  Ovovivipari  che  questi due ultimi  Ordini  compongono,