estremità anterior! sono angolose e cosi grosse ehe il diametro trasyersale giunge quasi
âd uguagliare la lor lunghezza. Saldate insieme sono le due ossa delTantibraccio: l’osso
del carpo molto allargato rende saldissimo il taglio inferiore del. podio. I muscoli ino-
tori corrispondenti sono sviluppati grandemente, sopratutto i pettorali, ehe s’attaccano
ad uno stemo straordinariamente esteso, il quale è formato di cinque pezzi, e corne
nei Chiropteri ha una cresta media assai decisa.
Varie particolarità ànatomiche singolarissime présenta il sistema genitale della fèm-
mina. Perforata è la sua clitoride corne il pene del maschio,. e quindi il meato uri-
nario rimane separata affatto dall’ orifizio della vagina ; nè di siffatta conformazione
s’incontra altro esempio in tutto il regno animale, quando vogliano eccettuarsi le specie
appartenenti ai. generi a questo più affini. Nelle femmine giovani il già detto ori-
fizid vaginale è occultato da una membrana, ehe il maschio deve perforare nel primo
accoppiamento. Infatti esso ha l’estremità del pene fornita d’un osso appuntato, ehe
par destina ta a taie uso„ Anche il bacino s’allontana dalla struttura ordinaria, perche
ë strettissima, incapace di contenere e di dar passa al feto: siccome perà le ossa del
pube non sono collegate da sinfisi, nulla impedisce ehe nell’occasione del parto l ’ori-
fizio vaginale si trasporti in avanti, ë quindi esca il feto senza attraversare il bacino.
Le praporzioni delle parti della Talpa caeca sono- le seguenti;
poil. lin.
Lunghezza del corpo. misurata dalla punta del musa all’ano . . . . . 5 »
Larghezza ed altezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 6>
Lunghezza del capo. . . . ......................................................... i 6
» del musa dall’angolo della bocca . >y io>
» della mascella inferiore > v . . . . . . . . . . . * . » 5
» della coda . .. v $ •. * * i 2
» dell’ antibraccio dal gomit©' al pugno . . . . • .. . . . . . v 8
» del podio anteriore comprese le unghie ............................ .... . » 10
» della gamba dal ginocchio al tallone . . . . .. fP . . .. » g
» del podio posteriore comprese le unghie . . ■. . . . . . ; >», q.
» delle unghie anteriori maggiori . . .. . . . .. .. . •_.* » 3-§
i> delle unghie posteriori maggiori . . *. . . .. . . ... »
Il color del pelame è un nero che prende Taspetto di cinerea lucente quando si guar-
da l’animale obliquamente dal lato davanti: sul petto e sul ventre ë soltanto nerastro,
ed assume un leggera vélo di tinta fulva sulla mascella superiore e nella parte media
del ventre. La parte anteriore del muso nuda di peli è carnicina. I piedi sono pari-
mente carnicini, e cosi pure è la coda j i peli d’essa pero sono n e ri.b e unghie hanno un
colore biancastro.
Questi animali sono soggetti all’albinismo, ed infatti abbiamo. incontrato Talpe cieche
perfettamente bianche.
Gli occhi di questa specie sono picciolissimi, coperti da una pelle sottile, nuda, at-
traverso la quale puo scorgersi il lor nero,. e ehe non ha apertura di sorte alcuna.
Per poter distinguera la regione dell’occhio è necessario scostare i peli délia faccia,
che da ogni parte la.ingamhrano. In questa stato l’abbiamo fatta rappresentare neLl’annessa
tavola. Quantunque l’organo della vista sia sottaposto a tantî impedimenti,
non manca d’esercitare in qualche modo- il suo- uflazio,. anzi è indubitata che le nostre
Talpe sono sensibili all’azione d’una luce alquanto viva. Hanno poi un’udito iinissi-
mo, e gli organi interni che servono a questo senso. assai sviluppati. Anche il lora
odorato è squisito.
La vita loro, è sotterranea e solitaria. Escono solo- ail’ aperto quando vogliona cambia-
re stazione, e nel tempo degli amori per accoppiarsi. Sono monogame. Paeo. al di sotta
della superficie del suolo scavano lunghissimi cunicoli tortuosi quasi orizontali comuni-
canti fra loro. L’animale suol trattenersi nella parte più elevata per fuggire il pericolo
delle inondazioni, ch’è quello- di cui più terne. Seconda che progredisce ca’suoi la-
vori forma degli spiragli, al di fuori dei quali rigetta la terra,, in determinate ore del
giorno, facendone mucchietti conici, che: soffocano le vicine erbe nascenti, rendono di-
suguale il terrene e danno impedimento all’opera della falce. Tuttochè non si nutrano
di vegetabüi, cagionano gran danno aile piante sotto. le quali si raggirana rompendo
le lor tenere radici, 0 lasciandole in secco e privandole cosi di alimento. Nè questo
basta, perché un’altro ospite dannosissimo incapace di far da se solo scavamenti cosi
considerevoli, 1 'Arvicola vidgarisj Desm. invade le cavità abbandonate da questo animale,.
e dà il guasto a quante radici intatte gli riesce d’incontrare. Quindi la gran sol-
lecitudine degli agricoltori per la distruzione delle Talpe: ma è necessaria molta de-
strezza per sorprenderle nelle lor tane e precludere ad esse ogni uscita,. perche spinte
àl di fuori trovano modo di sottrarsi cacciando all’istante l’acuta lor muso nelle fen-
diture del terreno, e internandosi nelle sue viscere quasi con la stessa prontezza con
cui i lor©. persecutori vi camminano sopra. Stabiliscono le loro. abitazioni nei campi,
negli orti e nelle vigne, perché ivi trovano il terreno. mobile e adatto aile lora opéré,
non mai nei fondi soverchiamente duri, pietrosi, o soggetti ad esser inondati. Cambiana
dimora a seconda delle stagioni seegliendo i luoghi elev^ti nei tempi delle pioggie, e le
valli in estate. Non sono, soggette al letargo d’inverno; in taie stagione sono- pero meno
attive. Vânno in amore due volte all’anna,, e portano Quattro o, cinque figli per volta fra
il Marzo e l’Agosto : li depongono. sopra un letto di foglie secche e di radici sottili in
una cavità piuttosta spaziosa che ha la volta rafforzata con molto artifizio da sostegni
di terra 0 da radici legnose,. ed è situa ta ad un livello più elevato dei cimicoli per cui
vi si giunge. Educano la proie con somma tenerezza. Sono dotate d’un’ ingordigia pressa
che incredibile ; appetiscono quasi tutti gli altri animali, assalgpna quelli men forti
di lora, segnatamente i Sorci campestri, e erudelmente li divorano vivi. Il lor principale
alimenta pero consiste in larve d’insetti ed in vermi; anzi occupate continua-
mente a smuovere la terra dei luoghi calti ne distruggono gran dissima copia.- rendona
dunque qualche vantaggia all’agricoltura,. ma questa non è adequate compenso dei mali
che le sogliono cagionare.
Quantunque il nome legittimo- di questa animale nel volgare Italian© sia Talpa, in
molti luoghi, segnatamente nella Romagna, dicesi Topa* e nei contorni di Roma ottiene
esclusivamente il nome di Topo. Cio mérita d’esser notât© perché quest’ultimo voca-
bola ha un significata assolutamente diverso nella vicina Toscana, ave cam’è ben nota
essa è destinât© ad indicare le sole specie del genere Mus^