INTRODUZIOIVE
ALLA C L A S S E H UC C E L L
L a Classe in quest'Opera men doviziosamente trattata è la bellissima degli U c c e l l i ,
illustrando solo 3B specie, numéro che, in proporzione soprattutto, cede di gran lunga
a quello di 44 pe’Mammiferi, i quali in Italia ne sono il quarto soltanto. Nè altrimenti
doyevam condurci, per ragione che in masslma parte esattamente rappresentati si tro-
vano in libri splendidissimi ben noti ai Zoologi ; onde sarebbe stato non che superfluo,
indiscreto accrescere di una ripetnta collezione la mole e il prezzo dell Opera nostra.
Dentro questa sobrietà ci siam pur contenuti in vista che gli Uccelli sono men delle altre
Classi bisogneyoli d’ illustrazione, perché la ebbero dottissima e plaudita nella Ornitolagia
Toscana del Prof. Sayi, oye non solo dei Volatili di essa contrada, ma di tutti gl’ italiani
si discorre: l’ ottimo riuscimento della prima pubblicazione fa desiderare attenga egli
alla promessa di una seconda. Si hanno altronde accurati Cataloghi ornitologici per quasi
ogni regione d’ Italia : quello del Bonelli sugli Uccelli Piemontesi, del Basseggio sui Bas-
sanesi, del Naccari sui Veneti, del.Sayi soprallodato sui Pisani; dei Bolognesi si legge
nei dotti Elementi di Zoologia del Ranzani ; dei Romani nel nostro Specchio comparatiyo
delle Ornitologie di Roma e di Filadelfia; dei Lombardi nell’ Operetta del Lanfossi; dei
Bellunesi si ha nota nella Geologia del Catullo, ed altro Catalogo possediam noi mano-
scritto ; per la Sicilia è di recente pubblicazione la Ornitologia del Benoit, utile spe-
cialmente per quell’ Isola, come che ayremmo yoluto quell’ industre autore men fidente
studioso dei libri e più sollecito osseryatore della natura : e perfin di Malta sapremo per
opera dèllo Schembri, lo cui zelo aglistudl dellè cose naturali abbiamo assai yolte lodato.
Degno poi di specialissima menzione è il Catalogo degli Uccelli Liguri redatto secondo
la più moderna nomenclatura dal Marchese Carlo Durazzo, alia cui ornitologica solerzia,
oltre le parecchie flgurate in questa Iconografla, dobbiamo più di fresco due specie nuove
per 1’ italia non che per 1’ Europa, le quali ci è quiyi solamente concesso di accennare.
1. Fulica cristata, Gm. Tota a t r a , crisso alisque omnino concoloribus : lamina fro n ta li
a lb a , c a ru nm la bifida rub e rrima .
Non è da muoyer dubbio sia questa specie la Grande Foulque à créle del Button, figu-
rata nella PI. enl. 797 sotto nome di Foulque de Madagascar (Crested Cool del Synopsis
di Latham, tay. 90), che perè puè bene ayer rice'yuto da paesi a noi più yicini. Di ciô
saremmo affatto credenti se non l’ayessimo rayyisata noi stessi su vari lavori Cinesi ad
ago e pennello, che ne provano la più larga estensione. Ma sue certe localita sono i Af-
frica settentrionale, particolarmente i contorni di Algeri e Marocco ov è comunissima,
la Penisola Iberica segnatamente il lago di Albufera in Valenza cui numerosa visita ogni
anno, la Sardegna, e più o meno accidentale il mezzogiornq della Francia, e la stessa
Liguria.
2. Podiceps LONGinosTRis, Bp. Fu scu s; su b tu s , remigibus, tectricibusque majortbus e x te -
rioribus a lb is ; collo su b ru fe sc en ti, fascia pectorali fusca in te r ru p ta : ro s tra sursum verso,
ta rso valde longiore.
Non abbiam visto adulti di questa specie, la cui statura è quella del Podiceps cri-
s la lu s , Lath, e i colori piuttosto del P. rubricollis dello stesso autore, ma il becco note