C A N N A J O L A V E R D O G N O L A
cAlamoherpe ex olivaceo terrea; fascia superocülarij gula> pectore et abdomine albidU;
hypochondriis tectricibusque alarum et caudae inferioribus albo-cinnamomeis: Vostro te-
nuiusculOj basi depresso: alis rostro quintupla fere longioribus.
Longitudo quinque-poUicaris.
Sylvia PALUSTRIS) BechstNaturg. Deutschi. I II. p. 63g.sp. 21.iah. 26. Id.Tasch.I. p. 186. sp.21: Wolf,
et Meyer,Tasch. Vog. Deutschi. I. p. 287. Schinz, Abbild. N est et Eier, Fase. I. tab. 1.2. Temm.
Man. Om.I.p. 192; Ranz. Eiern. Zool. III. P.\.p.5']-sp.3. Brehm, Lehrb. Eur. Vog. I. p. 556.
N omm. Naturg. Vog. Deutschi. III. p. 6 30. sp. 92. tab. 81. fig, 3. V teilt, in Faun. Fr. Orn. I. p. 4 l8»
tab. 16g. fig.i. Calvi, Cat. Orn. Genov, p. 2 5 . Roux, Orn. Ptov. I. p. 348. tab.22j. bis.
Curruca palustris, Risso, Hist. Nat. III. p. 40. sp. 71.
bec-fin verderolle, Temm. loco citato.
FAUVETTE VERDEROLLE, RoUX, locO citato.
SILVIA palustre, Ranz, loco citato.
marsh warbler, Lath. Gen.Hist. V II. p. ig.sp.lt.
SUMPF-SÄNGER, Wolf. etMeyer, loco citato.
SUMpfschilfsÄN.ger, Brehm, loco citato.
SUMPF-ROHRSÄNGER, Naum. loco citato.
P arlando della Sylvia arundinacea abbiamo fatto rilevare la somîglianza grandis-
sima, che passa fra la medesima e la specie presente. Non è da dubitare che a molti
Omitologi non sia avyenuto d’incorrere nelT errore di confonderle insieme : un’ attente
esame pero dimostra abbastanza le differenze esteriori, senza pur ricorrere a quelle dei
costumi, i quali sono discordi in molti particolari. La tinta bruno-terrea delle penne del
dorso, ehe nella Sylvia arundinacea trae qualche poco al rugginoso, nella palustris tende
inyece al verde-oliyastro ; ma questa distinzione assai chiara negl’ individui gioyani di-
yiene men sensibile negli adulti, e si rayyisa a grande stento negli esemplari imbalsama-
ti, in cui le piume essendo più o meno scompigliate non presentano i colori nella lore
purezza primitiya. La Sylvia palustris ha il corpo meno syelto di quel dell' arundinacea^
ma la disparità è leggerissima, e mal se ne puo giudicare senza confronto. I caratteri
più sicuri yengono somministrati dal becco, ehe nella palustris è più depresso alla base
e più breye, corrispondendo la sua misura ( presa dall’ angolo della bocca aU’estremità )
a poco più della quinta parte della lunghezza dell’ ala piegata, mentre nella S. arundinacea
la lunghezza dell’ala comprende quattro volte soltanto quella del becco, corne al-
trove abbiamo accennato.
La lunghezza della S. palustris è di cinque pollici e due linee, ed ha sette pollici e
tre quarti di stesa d’ali. Il becco è lungo poco più di sei linee, depresso alla base, im-
mediatamente dietro aile narici alto una linea e mezzo, largo due linee e mezzo: superiormente
è di colore nerastro, inferiormente bruno-giallastro. Le setole sono nere.
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