L interno della bocca e la lingua di color giallo-ranciato. L’iride bruna. Le parti superiori
tutte di color terreo-bruno volgente all’ olivastro e appena leggermente misto di ruggi-
noso. II pileo e piu scuro del dorso, il groppone piu chiaro. La fascia sopracigliare, la
gola e il gozzo sono d’un bianco leggermente imbrattato di cinereo-ocraceo: il petto e
l ’addome, i fiancbi, le cuopritrici inferiori delle ali della coda e le tibie hanno una tinta
biancastra tendente al cinereo-lionato. Le ali chiuse sono lunghe due pollici e sette li-
nee: il color delle remiganti nel di sopra b bruno tendente al fosco, con un sottile
orlo pallido; inferiormente sono cinereo-scure. La coda e lunga due pollici, cuneifor-
me-rotondata con tutte le direttrici d’un color bruno-terreo olivastro piu cupo di
quello del dorso e del pileo. I piedi sono cinereo-olivastri con la pianta gialla, le
unghie comeo-scure: il tarso b lungo poco piu di nove linee.
La femmina non differisce dal maschio per le tinte. I giovani tendono all’ olivastro
ancbe piu degli adulti, e mancano della fascia sopracigliare pallida.
Trovasi nelle pianure dell’ Italia Settentrionale lungo il Po, nella Svizzera e nella
Germania, dalla primavera alquanto inoltrata lino all’ autunno. Non soggiorna esclusiva-
mente mtorno alle paludi deserte e in siti incold al modo delle altre Calamoherpe,
o nei boschetti come le vere Silvie, ma si diletta piuttosto dei luoghi cold ed irrigud
dei campi di canape, delle sponde dei fiumi; e sebbene circoli in vicinanza delle can-
nucce non si posa su di quelle, ma sugli arbnsti bassi e fold, sui salci, sui virgulti, sulle
piante d Vrtica dioica e simili. Agile e vivace condnuamente saltella fra i rami e svolaz-
za da un cespuglio ad un’ altro. Dal Maggio al Luglio il maschio canta e giorno e notte
con una voce dolce per lo meno quanto quella della Sylvia hippolais, e con un verso
assai vario, fra i suoni del quale ritoma ad intervalli un breve gracidare, cbe ricorda il
canto proprio delle Calamoherpe. Si ciba d’insetd, e piu volentieri che non fanno gli
uccelli aflini mangia le bacche, specialmente in prmcipio d’autunno quelle del Sambuco
e del Ligustro. Costruisce il nido una volta all’anno negli stessi luogbi umidi in cui fa
la sua dimora ordinaria, in mezzo ai cespugli, o sulle piante erbacee elevate, non pero
al di sopra dell'acqua, ne fra le canne o sui suolo. Questo nido per la forma rassomiglia
a quello della S. arundinacea: all’estemo e intessuto di fiisri di gramigne e foglie secche,
intemamente e foderato di fuscellini sottili e di crini. Le uova sono in numero di
quattro o sei, un poco piu lunghette di quelle della S. arundinacea, biancastre leggermente
tendend al turchino-verdastro, e sparse di macchiette cinereo-olivastre, e di li-
neole o punti foschi. Il maschio divide con la femmina la cura del covare le uova, ma
solo che in quest’ atto vengano menomamente sturbati tosto ambedue le lasciano in to-
tale abbandono.
Sotto la lettera A la nostra tavola rappresenta il becco e il contorno dell’ala chiusa
de'la S. palustris, e sotto la lettera B le parti corrispondend della S. arundinacea.
CANNAJOLA DEL SAVI
PSEUDo-LUScwiA briuineo-castanea vix in olivaceum vergens; fascia superoculari gulaque
albidis; pectore, hypochondriiSj tectricibusque alarum et caudae inferioribus rufescen-
f’bus : gulae parte media et jugulo immaculatis.
SYLVIA luscinioides, Savi in Nuov. Giorn. Lett. Pis. Fasc. xiv. (1824) et F asc. xxii. (i8a5) 11, cum fig. in p. 3o.
Id. 'Orn. Tosc. I. p. a71. Vieill. in Faun. Franc. Orn. I. p. 420. tab. »69. fig. 3. Id. Orn. F ranc,
Jig. tantum. Calvi, Cat. Orn. Gen.p. a6. Roux, Orn. Prov. I. p. 3a 5. tab. a n . bis.
salciajola, Savi, loco citato.
................... Description de F Egypte tab. l 3.fig.3.
fauvette LusciNioiDE, Vieill. loco citato.
FAUVETTE DES SAULESt Roux, loco citato.
C3 uesta specie scoperta e descritta per la prima volta dal Professor Sayi è per noi
il tipo dei gruppo Pseudo-lusciniaj suddivisione dei sottogenere Calamodyta. La forma
delle ali, la maggior lunghezza dei becco e il costume dei migrar periodico distinguono
siffatto gruppo dalla Cettiaj con la quale esso ha comuni tutti gli altri caratteri.
L’uccello che più somiglia alla Sylvia luscinioides è la Sylvia fluviatilis dei Bechstein,
che spetta appunto allô stesso gruppo. L’una e l’altra possono dirsi intermedie fra le
Calamodytae e le yere Sylviae^ alle quali s’accostano grandemente per la forma delle ali.
La Sylvia fluviatilis mai non è stata troyata in ïtalia, e sembra natiya solo delle sponde
dei Danubio e d’altre regioni orientali. In essa il colore dei dorso e quello dei fianchi
tende al verde assai più che nella specie Italiana, le parti inferiori sono d un bianco
più puro, la gola, il gozzo, il petto sono cospersi costantemente di macchie grandette
lanceolate olivastre, laddove nella S. luscinioides le parti corrispondenti o non sono
punto macchiate, oppure hanno soltanto macchie picciolissime, appena yisibili sui lati
dei collo e sui tratto superiore dei petto, le quali non si stendono mai sui mezzo délia
gola e dei gozzo.
Quantunque senza nome e senza illustrazione di sorta, troyasi effigiata la S. lusci-
nioides nella grande opéra Francese sull’ Egitto. Conyien dire pertanto che quest uccello
si rechi nell’ Affrica allorchè in fine d’autunno abbandona l’ïtalia. Alla metà
d’Aprile si vede a comparire nelle parti medie délia nostra penisola, e tosto stabilisée
la sua dimora ne’ luoghi impaludati prossimi alla spiaggia, dai quali successiyamente si
diffonde nelle campagne più interne. Vive fra i salci, i tamarici, ed altre piante palu-
stri, syolazzando fra i rami più bassi, e spesso scendendo sui suolo umido delle giun-
caje in cerca di yermicciuoli e d’insetti d’acqua, de’quali si nutre. Non è punto dif-
fidente, e lascia avyicinar l’uomo poco meno che a portata délia raano senza cercare
di mettersi in salyo. Nidifica a Giugno avanzato, ma noi non abbiamo mai yeduto il
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