I/J M A L A G O T T E R I GÎ
Tav. XXVI. f. i . Echen,eis Rémora, meta délia grandezza reale.
f. a. La bocca aperta, per rappresentarvi la struttura delle
fauci, ove la lingua b , e specialmente il ripiegamento
interno del palato f f, i denti b b ehe adornano l’ interno
delle labra, si sopra che sotto ; gli altri posti sul margi-
ne, in cui a a , e c c indicano i punti ne’quali si sovrap-
pongono due ordini; c’ indica una placca ossea sottopo-
sta alla sinfisi degi’ intermascellari, dentellata anch essa
nel suo margine inferiore ; finalmente il labro inferiore
dddd ripiegato siccome si vedeva nello stato naturale,
f. 3. Présenta il contorno degl’ intermascellari col labro armato
de’ dentelli; ove in a 6 veggonsi raddoppiati in parte , e
la mandibola coi suoi denti labiali interni.
f. 4- Le squame : ove in A una di esse isolata ed ingrandita ;
e B un gruppo delle medesime alquanto ingrandite, e le
quali ne dimostrano la disposizione e la giacitura, in
gran parte essendo occultate.
Tav. XXVII. f. i . Echeneis Musignani, di natural grandezza.
f. 2. Il suo scudo occipitale di natural grandezza, a fine di
famé minutamente rilevare l’ organizzazione, essendo cio
comune a tutte le specie.
ORDIINE IV«
MALACOTTERIGÎ APODI
FAMIGLIA UNICA; ANGUILLIFORMI.
N on a torto la plebe risguarda i pesci di quest’ ordine
quali marini serpe nti, fino a persuadere che tra questi ed
i serpenti medesimi esser vi possa accoppiamento fra i due
sessi , poichè taluno lo asserisce. La forma generale , i co-
lori lundi per l’ ordinario, e le armature délia bocca sono
assai simili agli ofidiani. Ma , non abbisognando per
i zoologi ricordarne la somma delle differenze che sepa-
rarono gli uni dagli altri , si distinguono gli Anguilli-
formi dagli altri notanti : per la minutezza delle scaglie
coperte dalla densa cute e pingnedinosa, per i pochi rag-
gi nelle loro pinne , ed essenzialmente poi per la man-
canza assoluta di pinne ventrali , che , per essere i rap-
presentanti de’ piedi, gli an meritato il nome di Apodi.
Nello interno mancano d’ intestini ciechi e son forniti di
vescica natatoja , ad eccezione' degli Ammoditi.
E per la famiglia è stato improntato il nome dell’An-
guilla , corne la meglio conosciuta e più generalmente diffusa
in tutti i mari ed in ogni lago (i).
(i) Qui sarà opportuno tener présente , che questo genere sembra essere
il primigeno abitatore delle acque. Gomunque un lago si voglia ingenerato ,
T anguilla è il primo vivente, tra i vertebrati, che lo inabita. Certo non fu-
rono luoghi abbandonati dal mare gl’ imi fondi de’ Vulcani estinti, ove quasi
sempre con 1’ acqua rimpiazza il fuoco : ma ivi 1’ anguilla ed in seguito i
ciprinoidei sorgono a dovizia.