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18 paja di lamine alio scuclo occipitale , e la coda bifurcata. Lo stesso ne avça
detto Gronovio , tranne la differenza del numéro delle lamine dello scudo occipitale,
che disse 17. Ed in quanto ai rimanenti scrittori, o ripeterono le cose
stesse , o ne parlarono cotanto oscuramente, da non potersi pronunziare in*
torno alla identicità della specie , cbe taluni neppur videro in natura.
Ed in quanto alia Naucrates si vede per lo contrario attribuirsi 24 la-
mine o strie alio scudo occipitale, e pinna codale rotondata : laddove volendosi
a quella riferire la mia E. veterum, troverei l’opposizione marcatissima di tal
figura per comune consenso di tutti gl’ ittiologi, e massimamente di quelli cbe
la riportano alia Remora dell’ Imperato. E vieppiù crescono le difficolta, lor-
ehè si. pon mente aile lunghe scaglie di che è la velet'um rivestita.
Niegava il Bloc 1’ esistenza della squame nella sua E. Remora, le quali vide
il Gronovio : disparere che puo benissimo risultare dallo stato di verso in
cui 1’ uno e l’altro scrittore ebbe fra le mani la Remora : e lo Gmelin l’ escllise
del tutto come carattere generico, corpus nudum. (1).
Da circostanza pari à pur potuto derivare F equivoco intornq alia forma
della pinna codale , siccome si e superiormente avvertito : e non assurdo sara
il supporre che miitilata veduta l’avesse 1’ Imperato, figurandola cosi senza av-
vertirsene.
Quindi mi e parsa util cosa per la scienza e di niun nocumento a coloro,
i quali per lo innanzi descrissero F Ecbeneidi , il por termine a tali amfibolo-
g ie , considerando quella specie, cbe à ventiquattro paja di lamine nello scudo
occipitale, come la più anticamente conosciuta ; ed a questa o imposto lo spe-
cifico nome di E. veterum.
Per F altra che à 16 a 18 lamine nello scudo occipitale e la pinna codale
cunéiforme, o ritenuto il nome di E. Remora , comechè la più. parte de’ suoi
caratteri 1’ accostano alia specie di tal nome tramandataei dagli autori. L E .
Arrosti di Cocco è identiea perfettamente alia Remora. Fissando 1 attenzione
alia proporzione stabilita dalFautore tra la lunghezza dello scudo e quella del
capo (2) m’ illusi sulle prime, ed ebbi a persuaderai! che fosse invero una
specie distinta. Ma poichè si compiacque gentilmente il sullodato ProfeSsore
farmi tenere l’ individuo stesso da lui descritto, o dovuto convincermi aper-
tamente dell’ equivoco , avendolo trovato del tutto identico al mio esemplare.
II sig. Risso nella sua H is t. N a t. de l’ E u r . Her. riporta eziandio 1’ E-
cheneis Remora e la Naucrates. In quanto alla prima , convenendo colla mia
'"(1) Ved i la ctescrizione di questa speeie p. 7 , della presente monografia.
(2) II Prof. Coeeo , nella descrizione della Echeneis Arrosti eosi si-, esprime; La piastra
elliuica epi'cefalica e men lunga d i itn terzo d el capo. Wei fatto non e cost ma lr e quasi
doppia del capo stesso. E da credersi dunque essere inavvedutamente sfuggito quel men
in luogo di p i i i ; ed allora ogui altra cosa a perfezion eorrisponde. Vedi Cocco,. Lettera a
Costa , Messina i 838, pag. 14.
S U B R A N C H I A T i i 3
Remora per rapporto al numéro delle strie dello scudo occipitale , ed anche in
quanto ai çolori , rimena poi alle medesime ambiguita assegnandogli una coda
lunata e pelle lucente viscosa : dicendo quasi nulla la linea laterale e senza
far parola di squame. Maggior contradizione si awerte tra il numéro de’ rag-
gi da lui contati nelle pinne dorsale ed anale , 21 cioè nella prima e 24 nella
seconda. Crede il sullodato autore esser questa la vera Remora, di cui an parla
to Aristotile ed Eliano, a malgrado la differenza ehe offre la sua descrizione con
quella degli autori moderni, siccome egli meelesimo si esprime.
La seconda ne porge non minori difficoltà. Egli vorrebbe crederla la Naucrates
de’ tropici. Ma le 20 strie ehe vi conta nello scudo occipitale , e la coda
forcata, la mettono in opposizione colla Echeneide di questo nome, tramanda-
taci da Linnèo , Bloc, Imperato etc.
4 - Echeneis lineata ; Menz.
E. cauda cuncala, striis capitis decent lineis athis ulrinque duobus longi-
tudinalibus.
Habitat, in Oceano Pacifico, inter tropicos, testudi-
ni adhaerens.
M. Br. 10; P. 18 ; D. 3 3 ; V. 5 ; A. 3 3 ; C. 14.
Menzies, Linn. Soc. I , p. 187 Tab. 17. f. 1.
Il numéro delle lamine dello scudo occipitale la rendono
assai rimarchevole.
5 . Echeneis osteochir, Cuv. Regn. An. II. p. 348.
Distinguesi per i raggi delle pinne pettorali ossei compressi
e terminati in paletta leggermente crenulata. Questa specie cosi
cennata dal prelodato autore verrà descritta dal Valanciennes nella
grande Hist, des Pois., di cui era un collaboratore, ed ora
il solo continuatore.
SPIEGAZIONE DELLE TAYOLE.
Tav. X X Y . f- 1. Echeneis Veterum, un quarto della grandezza reale, dell’ indi-
viduo esistente nel Museo della R. Università di Napoli,
f. 2. Gruppo di squame ingrandite e coperte dalla cute — 3 , ta-
lune delle stesse isolate ed ingrandite — 4 j le medesime
di grandezza naturale.