s ma l a c o t t e r i g î
Ossermzioni. Délia descrizione sudetta risulta che restando lp stesso numero
di lamine nello scudo occipitale di quel che trovasi neU’individuo, di cui
si espongono qui appresso i dettagli non vï corrisponde poi ne la proporzione
tra questo e l’ intiero corpo , ne stanno i medesimi rapporti colle pinne pettorali
ventrali, ne il suo diametro maggiore sta al minore nella ragione stessa. Tal-
chè , o son questi caratteri anomali, o le specie dehbonsi riguardare tra loro
distinte per caratteri veramente organici.
In questo secondo individuo la lungbezza del suo scudo occipitale
sta a quello dello intiero corpo corne 7 : 27 , vale a dire
poco più che il quarto. Le pinne pettorali sorgono fra le tre ultime
lamine, dello scudo occipitale : e le ventrali appena alquan-
to più in dietro. Gli occhi corrispondono allô spazio interposto
tra la settima e 1* intervallo della nona e 10 lamina dello scudo occipitale
medesimo. Ognialtra cosa è perfettamente simile alla prima.
Questo appartiene al Museo della R. Università. E pero si
mal preparato , e ricoperto di mastice in guisa , che più non si
possono ravvisare i raggi delle pinne, travedendosi appena i nodi
di talune delle loro articolazioni o basi. E se vedesi in essa
la pinna codale forcuta , è prodotto dello aggrinzimento, sicco-
me puô verificarsi in tutte le specie che àn la coda di figura cu-
neata. Esso sembra molto antico , e proveniente da mari stranie-
ri. Ma siccome tutto il branco di pesci trovati nel medesimo Museo
giace senza nomenclatura e senza inventario, nulla puo dirsi
intorno alla sua provenienza.
Quantunque indicate si trovino le proporzioni tra lo scudo e ,1’intiero corpo
dell’ animale , siccome pur quelle de’ due diametri delP ellise, non chè la
posizione relativa delle pinne ; parmi nondimeno non doversi attenere stretta-
mente a questi rapporti. Ed in vero, malgrado che non sia a dubitarsi che i
due esemplari che ô sotto gli occhi appartengono ambidue alla E. Rémora , pure
siffatte proporzioni non trovansi in esse d’ accordo. Eccone la pruova
I. 2.
Scudo » Diam. long. pol.
Diam. trasv. — 1 .».
N. delle lam. — 17 .
Corpo » Lunghezza — i 3 .
Prop. tra lo scudo ed il corpp 1 > I m
*7 » » » »
» 4 TT»
i r »
Mentre dunque sussiste lo stesso numéro di lamine , e pressochè la stes-
Sa proporzione tra la lunghezza dello scudo e quel la di tutto il corpo , la ragione
tra la lunghezza e larghezza de’ rispettivi scudi è diversa ; siccome di-
vérso e il sito d’ onde le pinne pettorali prendono origine per rapporto aile lamine
dello scudo medesimo.
3 . Echeneide di Musignano ; Echeneis Musignani, n.
Tav. XXVII.
E. corpore nwh, scuti occipitaMs lamellis i S-ij ; cauda cuneata.
Lo scudo occipitale di questa specie è ellittico , stando il
diametro maggiore al minore corne tre ad uno , ed avente quin-
dici a diciassette lamine ( 1 ); a dentelli lunghi , ed in tre sérié
distinte , senza alcun aîtro nel punto mediano in cui le lamine
convengono. Uno perö distintissimo , eretto , e laminare trovasi
iiell’ angolo mediano délia prima anteriore coppia di lamine , la
cui estremità è ritondata dal lato posteriore , in guisa chè par
essa destinata a fendere ed inserirsi nella cute degli animali , o
nel legno delle caréné. La sua lunghezza uguaglia la terza parte
di tutto il corpo, la coda compresa , essendo doppia délia lunghezza
del capo. Gli opercoli son corti , ma larghi , e corne di
un sol pezzo formati , a causa délia densa cute che li riveste ;
talchè la loro lunghezza , uguale alla larghezza , è poco più di
un sesto di quella dello scudo occipitale. Gli occhi sono piccioli ,
equidistanti dal muso e dalla base delle pinne pettorali , il cui
diametro abbraccia la quarta e quinta lamina dello scudo occipitale.
La mandibola è più corta délia mascella : 1’ una e V altra
armate di denti acuti , ripiegati allô indentro , e disposti in
(1) Il numéro diverso di lamine, che si eontano ne’ due individu! ehe ô sotto gli
occhi, idenlici perfettamente in ogni altra cosa, ed entrambi tolti dalle branchie di un
medesimo pesce, fa sospettare che queste siano incostanti, o che differiscano ne’ due ses-
si. Io non ô potuto assicurarmi di quest’ ultima condizione, poichè secchi vennero nelle
mie mani, siccome or le posseggo ; ma da talune altre note , corne gli aculèi delle lamine
molto più lunghi e meglio pronunciati in quello che ne à x5 , il cui scudo è pure in
proporzione alquanto più corto, ed un pô più larghetto, essendo poi tutto il corpo, e spe-
cialmente la pinna codale, alquanto più grande; sono condotto a persuadermi ch’ esser
possa questo realmente un maschio, e femmina T altra, che ne présenta in.