e per la stessa ragïone considero il .lato anteriore più corto e sinuoso. Il fatto
sta perô al contrario.
Anche a riguardo dell’ impressione muscolare raeritava la menda apporta-
ta. Questa è princi palmen te ne* lati ehe comincia , larga dapprima, e naano ma-
no attenuandosi corre datl’ un lato-e dali’ altro a congiungersi nelîa posterior
parte: nella parte anteriore v’ è 1’ alfcra, corrispondente alla mica, e tra questa
e le laterali rimane uno spazio , maggiore nel sinistro lato » ove corrisponde
1’ apertura branchiale, minore nel destro.
In quanto alla vescica aerifera , ehe Cuvier chiama vélo, convien dire,
ch’ essa stà sotto il collo ? e quando l’ animale è in piena r i ta , essa è turgida
e distesa ; ma al mancar di energia , si affloscia gradatamente ed apparisce in-
crespata in una forma simmetrica. Il Cuvier ehe l’ a vista nell’ animale conser-
vato nello spirito- di vino non à potuto acçorgprsi di questa naturale sua con-
dizione. Questa vescica è molto vascolasa , ed alcuni vasi rossi o sanguigni la tra-
versano nella parte anteriore., tre de’quali paralleli ed immediati al suo attacco
col collo. Essa rassomiglia perfettamente ait’ appendice del collo t o caruncola
verrucosa del Gallo d’ India ( Meleagris gallo-pavo. Ein. )
i . Cappucc io ungaresc ; Pileopsis ungaricus.
P. testa conico-acuminata, striata et sqmmata i vertice amoso, revalut o ;
apertura transversim latiore} intus rosea,
Conchiglia assai solida, irregolarmente conîoa , col vertice
ripiegato in dietro quasi ad uncino non sempre ugualmente adun-
co , talvolta inspira e sporgente dal sinistro lato; esternamente
per lo lungo solcata , a solchi più o meno fin i, e tulta coperta
di squame lunghe appuntite e delicate, costituenti il drappo ma-
r in o , di color leonino: l ’ apertura irregolare, più larga ehe lun-
ga , varîando a seconda de’ corpi sopra de’ quali vive : la superficie
interna è levigata e di un hel color di rosa vivace, allorchè
la conchiglia è fresca.
Patella ungariça, L i n .— Gm . p . 3 7 0 g , n . 8g.
L is te r Conch. Tab. 5 5 4 , f- 32.
G u a ltie r i, T estac. Tab. g. f. V.
D ’ Argent. Conch.. p l. I I , f. R.
F a v a u . C onch. pl. IV , f. E 2 . '
M a rtin . C onch. I , Tab. 1 2 , f. 107, ia8 „
-------Bom . Mus. p. 4 l 4 ’ v% n - ^ D-
----- - P o l i , I I I , fase. V I I , Tab. L V I f. ») k
Pileopsis ungaricä’, L amak. V I . 2 , p. 17,’ n. 1.
------- Costa Ca ta l. S is t.eR a g . p. CXX, C X X 1I I , n. 20.
Trovasi non molto frequente in tutto il Mediterraneo , ed
anche nell’ Oceano Atlantieo.
Negl’ individni piccioli si ossfervano delle angolosità longitudinal]
non rare , le quali si vanno dileguando successivamente
per lo spianamento délia superficie. Fossile in Terra d’ Otranto,
nelle Galabrie e negli Abruzzi,, in diyersi luoghi.
Osservazioni. Il drappo marîno dal quale la conchiglia è rivestita nello
stato naturale, è caduc© ; talchè per lo più si trovano nelle collezioni spogliate
di questo ;• ed è allo-ra che i solch i finissimi de’ quali la superficie è adorna si
rendono assai visihili. Gl’ individui fossili sono sempre bianchi e nudi ; ed in
essi ï solchi sogliono apparire più profóndi per efietto dell’ erosioni o scompo-
sizione cui sono soggetti.
Trovasi quatche esemplare perfettamente Tevigafo, il quale io non credo
essere dipendente da varietà dell’ animale costruttore, ma dérivante dallo stro-
piccio solfer to dalla conchiglia tra la sahbia marina. E si pure un individuo
fossile e giovine o trovato in Calabria , presso l’Amato, la cui superficie ad
occhio nudo sembra smaltata f ma guardata con lente veggonsi le traGce di sol-
chi finissimi..
In quanto alla grandezza varia moltissimo secondo l’ età. Tra fossili pero
si trovano individui d’ una dimensione alla quale non pervengono mai i viventi
ne’ mari attuaïi.
2. Cap. g rad u a to ; P . graduatns, n. T . I, f. i .
P. lesta conoidea, vertice obliqua, obtuso, rwn recurvata, superficie imhricata.
Questa conchiglia potrebbe riferirsi al P . pinnata di De-
shayes , colla quale à stretti rapporti ; ma il nome poeo acconcio
ad indicarne il carattere distintivo, talune differenze di forma, e
specialmente quelle ehe risultano dagli acerescimenti suecessivi,
mi consigliano ad imporle il nome col quale 1’ o contrassegnata ,
senza considerarla corne specie essenzialmente diversa. Il nostro