Storia del Genere. Giovanni Bianchi, nolo sotlo nome di Giano Planet>
Medico Riminese , ne1 primi anni dello scorso secolo , rinvenne la Cariddea
rigeltata sulie spiagge , e traita dal mare dalle reti de’ pescatori. Egli fu ten-
talo a crederla un semplice liquido mucoso , se veduta non l'avesse muover
e contrarsi per piii ore. E pure dovè osservarla natante nell’ acqua , percio-
chè dice aperiameute: Corpus hoc ad animantia referendum est tum quia nande
per mare longe lateque vagatur , turn ecc. Cio non di meno nulla egli vi di
scuopn di organico , e si contenté esibirone una men ehe mediocre figura ,
colla semplice indicazione di esser vola all' interno in guisa da somigliare uua
borza , ed i suoi quatlro tentacoli défini per piedi. Quindi riferi questo molle
animale alle Urliche marine, designandola con talnome—« Urtica Soluta marsupium
referens.
Ma chi puo concepire quale slala fosse 1’ organizzazione di queeto animale
} stando sulie poche parole del nostro scrittore? Non è da tnaravigliare per-
cio se risguardato sia stato di poi corne animale de' piu semplici , e se poco
si fosse sopra questo rivolto lo sguardo.
Cio non ostante e degna di esser nolata 1' idea molto analoga al vero ehe
se ne formo lo Gmelin : ne saprei dire se vide in natura 1’ obbielto , o se stet-
te a quello ehe il Planco ne scrisse. Certa cosa ella è, ehe, avendo registrato
qufsto vi vente nel genere Medusa di Linneo, dovè riconoscere i quatlro piedi
voluti dal Planco esser tentacoli, e ehe nell’ interno esister dovevano orgnni
analoghi a quelli délié altre meduse.
Cosi stavan le cose quando i due celebri naluralisti viaggiatori Peron e
Lesueur , reduci dal loro viaggio nelle terre australi , nel cominciar del secolo
presente , ne diedero a conoscere un'altra specie del medesimo genere : e
furon essi slessi ehe, meglio avendo studiata 1’ organizzazione dclle Meduse, le-
ripartirono in pih generi dislinti, tra quali ebbe luogo quello delle Cariddee,
istiluito dal medesimo Peron. Non pero fu meglio studiata la fabbrica interna
della Cariddea, siccome appare dai caratteri generici a questo assegnati , non
meno ehe dalla descrizione delle specie. Defini questi in falto le Cariddee A-
nimali ne' quali la concavilà dello stomacu si confonde con quella dclV om-
hrella ; avenli i margini guarnili di false braccia , o piuttoslo di falsi len•
tacolix dalla quai defioizione si rileva ehe la scienza non avanzo d’ un soi
passo su quanto dall’ Ilaliano nostro era stato gia dette, per rapporto all’ animale
in parola. Lâmarck, non àvehdolo visto in natura , ebbe a coolen tarsi dime
altrettanto : ed il Plinio Francese ridusse a semplicilà anche maggiore l’ orga-
msmo delle Cariddee , talchè le toise pure dal posto di un genere distinto, e
le »ggrego ntl*» *•»*» Àctmmif , fae.pndnlp «eguire aile Eudoree di Peronj genere
mol lo meno studiato dall’ uno e dall’ altro , e del quale parlare
in apposito luogo.
Riduceiido le Eudoree ad un semplice pezzo di materia organica gelatinosa,
priva di succiatoj-(rnentre la Cariddea ne ha 4 )» üscia in entrambe le faccia,
e senza organi appareuti di sorta veruna ( rnentre De ha molli), l’ illustre Cuvier
disse, ehe le Cariddee sono degli analoghi , con cio solo di differenza ,
ehe una delle faccia , e propriamente 1’ inferiore, divenendo concava, preode
il posto iuferiore , da potersi risguardare corne lo stomaco : e soggiunge nou
difierire dall’ Idie , che per la sola grandezza. Con cio parmi essersi dato in
dietro in luogo d’ innoltrarsi nel discuoprimento del vero } ma ne vedremo
ben presto la causa.
Nel Febraro del 1333 il Chiarissimo Naturalista M. Edwards lesse al-
r Accademia delle scienze di Pariggi la descrizione della Cariddea, ehe fu po-
scia pubblicata negli Annali delle Scienze Natur. vol. 28, p. z fô (1).
Questo aiteutissimo osservatore , sludiando la Carridea suite medesime ac-
que di Napoli , si avvide dell1 errore in cui i naturalisti viveano, non eccet-
tuato Cuvier' , intornô ail'organizzazione di questo medusario. "Vi riconobbe
1’ esistenza de’ visceri gastrici , e ravvisé le quatlro macchie di color d’ ocra
esisteuti sul contorno superiore, siccome le altre quatlro del conloruo inferiore
di color bruno : e qui si arrestarono le sue osservazioni positive , il resto ri-
( 1) Studiata per lungo tempo la Cariddea , credei averne compito 1’ esame nel /83^T,
quando mi proposi soltoporlo al giudizio de’ miei colleghi dell'Accademia Pontaniana. Ne fu
slabilita la lettera pci mese di Agosto, e fu poscia differita per dar luogp a quella di alIre
memorie , eke forst meritavano la preferenza. In tale intervallo , pervenuto il 28 volnme degli
Annali di Scienze Naturali sopra citato , rilevai essere stato questo argomento trattato dal
mio dotlo amico signor Edwards, e, amlgrado 1’avervi rilevata qualche lacuna, opinai di
non pih fame il soggetto d' uo’ accademica lctturama di riserbarmi parlarne in questo
lavoro.