IV
lizzare un’ audace pensiero , giammai si sarebbe posseduta
un’ opera, ehe , comunque elaborata essa fosse, certo man-
cava del tutto : e non spreggevole o disutile egli stesso la
vide ; talchè sparse alcune laudi su quelle prime linee ehe
ne aveva sott’ occbio.
Allorchè definitivamente mi avvisai compiere il pensiero
da lunga stagione concepito ed abbozzato, non mi
sfugivano le più importanti cose, ehe d’ ordinario arrestar
sogliono al più bel del cammino un lavoro. Ma io non pen-
sava ehe al bisogno del paese natale, non sentivo ehe
g$ impulsi della ragione e del genio, e non calcolava altro
ehe la suppelléttile del proprio ingegno. Se il mio disegno
fosse rimasto soffocato sul nascer suo , o se rimarrà ora il
lavoro interrotto , certo è ehe il suo abbozzo, ed ora di-
rô le prime basi gittate, guidano agèvolmente al suo avan-
zamento : e coloro ehe mi succederanno abbisogneranno di
meno ardimento e di minor forza per compierlo.
Mirando questa estrema regione d’ Italia, che come
appendice del continente europeo s’ innoltra fra i mari ,
i quali per ogni dove la cingono, vi troverai ne suoi d’i-
versi punti tutti i climi e tutte le stàgioni di Europa. Dal
Gransasso d’Italia, ehe ne’suoi settentrionali confini si estolle
talmente d’ adeguarsi aile -Alpi più eccelse, fine a Capo-
pellaro, ove il raggio solare rende quasi quell’umile spiag-
gia uguale aile opposte ed ardenti dell Africa , tu incon-
trerai quà immensè giogaje di erti appennini:, le eui vette
boscliive od erbose assimilano’ questa ridènte regione a
quelle della Germania, là focolaî v.ulcanici, quali spenti e
succédé ed aumenta al raddoppiar de’ colpi d ï nemi'ca förtuna. Ma clii sente nel
cuore Terace volontà di giovare, sorridè a fronte délia plebe malvaggia , schiva
per quanto puo le sue insidie, e tranquillo procédé pel sentierö ehe lo. guida;
al suo scopo..
V
quali semiestinti od ardenti ancora, ehe le danno fisonomia
tutta sua propria. Da un lato piàni vastissimi inondati e sol-
cati da acque correnti,, stagnanti, dolei e salate ; dall’ altro
balze orrende , aride o calve 5 e spesso spesso piani e colline
coverte di ridenti prati, e smaltati di fiori, anche nella
stagione bru male , tra quali torreggia l ’ annosa quercia od
il pino ; e di sovente lunghe estensioni verdeggianti del-
l’ albero sacro a Minerva. Si bel contrasto di naturale
complesso, sotto un cielo ehe quasi sempre ceruleo lo cuo-
pre ; circoscritto da acque non molto profonde, ehe placi-
damente te coste ne bagnano , e ehe le congiunge colle
non molto discoste. regioni dell’ Asia e dell’ Africa ; sotto
il 37.“ e 42.° grado di latitudine (1) , e quindi di un cli-
ma temperato ; rendono il suolo napolitano cotanto svaria-
t o , da non poter dubitare esser la sua fecondità sottopo-
sta alla concorrenza di tutte le cagioni, sempre perô innor-
mali ed incostanti. Facile è quindi a concepirsi che dar
possa ricetto a moltissime razze di viventi. E se egli è vero,
ehe l’ influenza di tutto cià ehe costituisce un çlima vale
a modificar rorganismo animale , certo è pure, ehe i vivent!
di questa regione debbano offrire, all’occhio dello
scrutatore délia natura, differenze non spreggevoli e talora
di molta importanza. Sotto questo rapporto dunque, il ri-
cercare e descrivere gli animali ehe abitano le sue diverse
regioni , o che da straniere terre e mari vi approdano , non
è certo opéra vana alla scienza, nè di poco preggio per chi
a contemplar le cose naturali, ed aconoscer la casa propria si.
addice. Io vi attesi fin da’ p rimi, e direi pur fanciullesehi,
miei anni, quando senza saperlo l’ anima rapîta venia da
(i) Il Regno di Nàpoli è racchiuso tra i gradi Z'j e 54’, e £2 e 56’ di latitudine
boreale j e 3i e 53’ , 34 e 12 di longitudinedal meridiano di Parigi.