nelie femmine sviluppale le ovaja, sia finalmente clie attenga
tal nome al color bianco di latte che tien luogo del giallo-bru-
niccio degli adulti.
Barbo è il nome col quale, communemente vien conosciu-
to questo pesce dagli abitanti del contorno del Fucino.
Si fa di esso grande pescagione durante il verno e gran parte
della primavera ; indi a poi non si trovano ehe gi’ individui della
generazione dell* anno.
De’ grossi individui si fa salagione seccandosi al fumo $ aperti
e sviscerati corne il Baccalà : quando tal disseccazione fosse
troppo prolnngata , duri e di poco gusto divengono. Esso acqui-
star suole il peso di 8 libre , ma io non ho mai visti individui
si grandi.
Si ha il Barbio come insalubre, e specialmente le sue uova,
le quali credesi eccitassero il Colera , e cio scrissero specialmen-
te gli Alemanni anche prima dell’ apparizione del Colera Orientale
della Turba de’ Sommi Medici, e quando questo morbo era
familiäre in Germania. Che le uova di molti pesci producano co-
liche aifezioni e diarrea è cosa certissima ; siccome è pur vero che
ciö avviene in certi mesi dell’anno soltanto , e proprio nella
calda 6tagione. Che i pesci di acqua dolce in generale siano
xneno salubri de' marini non dee egualmente mettersi in contra-
sto. Ma che poi al Barbiö soltanto debbasi imputare i’ afFezione
colerosa è da rivocarsi in dubbio, mancando osservazioni positive
e diretti sperimenti, siccome in contrario potrebbero addursene.
SPIEGAZiONE PELLA TAYOLA XI.
fig. i , H Barhip preso da un indiduo poco più grande di quello che la figura
lo rappresenta.
2. II capo guardato da sopra
3. II taglio trasversale del suo corpo
4- Un quadro rappresentante la disposizioue delle sue squame
5. Una delle sue scaglie ingrandita
6. La placca callosa che riveste 1’ apofise posteriore dell’ osso hasilare, ingrapdita
per möstrarne la struttura.
T inca.
Pinnae, dorsalis el afialis breves , hand spinosae ; maxilla cirris parvulis ;
corpus squamulis tectum.
Osservazioni. Quantunque sia la Tinca un pesce di acqua dolce comune a
tutta 1 Europa , di esso non troviamo alcun cenno presso i greei, e tardi ancora
da latini venne menzionata. Ausonio il primo (i) la celebro nei suoi canti (2),
ne dopo lui si trova alcun ehe 1’ avesse ricordata fin presso la metà del Y se-
colo. Rondelezio-j Salviani ed altri la descrisseroe la figurarono sotto il nome di
Tinea ; nome dagl’ italiani improntato , cosi chiamato essendo tal pesce in o-
gni luogo d’ Italia da dolti e dal volgo. Ne altrimenti vien detta da tutti gli
scrittori di storia naturale. I soli sistematori, riportandolo al genere Ciprino , nc
anno scambiäto il sostantivo in appellatiyo / dicendolo Cyprinus Tinca. Ma
fattosi di esso un sottogenere da Uuvier, e servito a questo di tipo, e quindi
à prestato il nome allo stesso. Ne più die una specie n’ è stata conosciuta propria
ail’ Europa , féconda non dimeno di alcune varietà , quali più, quali me-
no interessanti all occhio dello scrutatore della natura, e tra queste la dorala
rappresentata da Bloch Tav. i 5, ehe trovasi nelle acque stagnanti dell’ Unghe-
ria. E ben notano gl ïttiologi svanare i colori della'Tinca moltissimo a seconda
deli’ indole delle acque ; ciocchè osserviamo anche tra noi, paragonando
le Tinche de laghi di acque dolce con quelle di acqua salsa , ed anche le une
e le altre fra loro. Cosi del pari il numero de’ raggi e delle pinne trovasi in-
costante. Linneo segna corne specifico carattere esservene 25 nella pinna anale,
mentrechè niun altro a tal segno ne porta il numéro (3).
I laghi del Vulture e del Matese mi hanno esibita ancor qualclie cosa ri-
marchevole intorno a questa specie , e nei far menzione della Tinca comune non
credo inopportun© renderne conto.
i . T in c a cornune ; Tinea vulgaris.
T. pinna (niait, radiis a5 , -cauda integra , corpore tnucoso sqaamis parvis.
Cyprinus Tinca, L in . Faun. Suec. n. 2 6 3 .— Syst.
N u l . p. i 4 i 3 , n . 4-
Tinca, Salv. p. 8q , qo.
(i) Visse questo elegante scrittore nçl IV seoolo.
- ^2) Mosel. X , v. 125.
(3) Resinger ne conta 11 in quella di Ungheria , e tante pur ne contano Gronoviô,
e Block Io ne ö trovati 8, e 12 in quelle del mar piccolo di Taranto, e id in quella del
Vulture: e cosi pure nella dorsale di verso suol esserne il numéro.