che i germi ( q u a lu n q u e esser possa la condizione loro ,
sia di uova , di p ic c io li, o di gemme!) vengono traspor-
ta ti p e r esse da u n luogo a ll’altro. C h e p e r c iô , tran n e u n
differente sviluppo in quantith o grandezza p roporziona to
allé condizioni del c lim a , deb b o n o i medesimi animaletti
da p e rtu tto esser gli stessi. E n o n altrimenti si dà ragione
de lla istantanea genesi di animali in luogbi in cui no n esi-
stevano p e r lo in n a n z i, e dove supporre n on ci è pe rme s-
so la preesistenza d e ’ loro genitori ( i ) .
O r se razze m ag g io ri-si propagano pe r lo mezzo d i
tale perenne rivoluz ione e c am b iam en to ’di stato delle masse
immense di acque , con maggior d ritto pù o inferirsi
che i microscopici ab itan o tutte le a c q u e , e che in o g n i
contrada siano i m ed e sim i, tran n e q u a lch e specie soltanto.
Ciô n o n ostan te , ne g io rn i teste scorsi , u n ’ opera
splendidissima col titolo d i Distribuzione geograjica de-
gl infusori ( 2) ; e p i ù , le moite e svariate forme di q u e sti
osservate nelle acque d e ll’ Africa e d e ll’ Asia (3) , anno
eccitato tanto moto fra gli sc ru ta to ri de lla n a tu ra , che a
lu n g h i passi la scienza va progredendo su questo larvato
c a lle , siccome la fisica av v an z a nella sfera degl’ impon-
d e rab ili.
Veramente , tran n e il disegno d i tra tta r que sto a rg o S
m en to come p a rte in tég rale d ’ u n a F a u n a sp éciale, lo studio
d e ’ microscopici viventi sparge tal lume sulla genesi 1
(1) Dietro le piogge, slagnando alquanta acqua in slfco ariclo, e dove mai era poggia-
ta , e dove d’ altro sito le acque non corrono, si vedono generate in esse animali di généré
svariato , siccome rane, salamandre, notonecte, Apus , gordt
E ne’ crateri vulcani estinti} ove tutto era arso , cumulandosi le acque. ben tosto si veggo-
no in esse guizzare i pesci.
(2) ; Il nome d’ infusorio e sinonimo di microscopicb ; ma si e cieduto giustissiino sop-
primere il primo, poiçhè indicar si yoleva con quello gli animaletti che si ottenevanp col-
l’ infuso di varie sostanze nell’ acqua.
(3) .Entrambe quesle opéré appartengono al sig, Ehremberg ; Naturalista Prussianod
e ’ corpi o rg a n iz z a ti, e de ’ cristallizabili , da poter sciorre
m o lti problemi che in denso b u jo rimasero si lungo tempo
, e che non lasciano an co r di vessare la p iù p arte
de dotti. Io n on mi fermerô a sviluppare questa proposi-
zione in tal luogo , avendola in parte esaurita in distinto
la v o ro , e nel qua le mi propongo maggiormente chiarirla.
L umano genio in s ta n c a b ile , ved en d o qua si a m an -
care aile sue meditazioni il subie tto poichè tu tto que llo
che dap p rim a ferisce lo sguardo m in u tam en te fù p e rlu -
strato , ’si libra oggi su l campo degl’ invisibili e degli im-
p o n d e rab ili. I l fisico col elettrometro ed il n a tu ra lista col
microscopio si spaziano sul infinitamente piccolo , e sul
indefinibilmente attenuato : e nondimeno gli u n i e gli al-
tn p e r questo doppio sentiere aprono il varco a ll’ intelli-
genza di altissimi fenomeni. L a n a tu ra quasi cede loro le
a rmi colle q u a li gelosamente difen d e il misterioso segreto
della generazione. Importantissimo passo! Felice q u e l giorno
in cui sarà rip o rta ta que sta compléta vittoria , e fortu
n a te b en tre volte colui che il primo porrà piede in si
remote recesso del santuario.
A mal g rado la persuasione in cui so n o , che co n fu se
le a cque tra loro d eb b an o necessariamente d o v u n q u e
contenere i medesimi germi e le medesime forme d i vivent!
; non posso in p a ri tem p o niegare la possibihtà di
esistere q u a lch e forma spéciale in que sta o d in q ue lla re-
gione. L e mie osservazioni me ne an data q u a lc h e riprup-
v a , e la ragione si persuade , che al concorso di cagioni
diverse e differentemente combinate fra loro deb b an o sor-
g e rn e esseri in apparenza se no n essenzialmente diversi.
V ’ à innoltre a c o n sid e ra re , che se tra i ve rtebrati d i
grossa mole si discuoprono ancora e generi e specie no-
v e lle , rag io n vuole a supporre che tra l’ immense ra zz e d i