G e n e r e VIBRIONE ; V i brio , Mü.11.
G en e r is c h a r a c t e r e s e s s e n t ia l e s . Corpus gracile cylindra-
cewn Jlexibile , anguiforme.
Osservazioni. Ben numerosa era la serie di questo genere di viventi sotto
lo sguardo di Muller. Ristrettissima altrettanto io Ia credo , quando i veri vi-
brioni da tutte quelle forme, ingannevolmente animal!, che vi si sono aggre-
cate andran separati.
Tralasciando la separazione generica fattane da Bory de Saint-Vincent in
Spinilina, Melanella, Vibrio p. d. Lacrimaloria, Pupella, la piii parte de’quaü
appartengono a vegetabili , anche delle tre specie da lui ritenu te nel gen. Vibrio
p. d. il V. aceti e glutinis non sarebbero a ri go re che una specie stessa.
E quando mai per talune semplici proporzïoni nelle dimensioni del corpo o
nella maggiore o minore complicazione apparente de’ loro visceri interni si vo-
lessero considerar come specie, io potrei aggiungervi quelle delle acque dolci
e salate. Ma porto ferma opinione che coteste difierenze , lungi dall’ essere or-
ganiche , sono il fisultato del maggiore o minore sviluppo individuale e della
trasparenza de’ loro. tegumenti, per lo chè lasciansi vedere a tra verso i visceri
ed i tessuti vascolari. Piuttosto l’ essere piii o meno ottusi nella loro estremi-
tà e tal volta acutissimi potrebbe'servir di carattere loro specifico. Ma 1’ igno-
ranza nella quale ancor viviamo sulla genesi sul modo di moltiplicarsi e quin-
di sulla sessualità riunita o separata lasciano ancora il sospetto ch’ esser pos-
sano individui di opposto sesso.
Senza pretender quindi di poter risolvere siffatti probïemi, mi limitero far
notare che io comprendo sotto questo genere quelle sole specie nelle quali, colla
forma essenziale del genere, trovasi patente 1’ organizzazione animale ed i
movimenti spontanei. Tutti gli altri o appartengono evidentemente ad organiz-
zazioni vegetali, e quindi non debbono far parte di questo lavoro, o son di
dubia natura, ed io non vo su di essi appartenere per ora alcuno giudizio.
Le specie di questo genere , se come tali si vogliano considerare, cadute
sotto Ie mie esplorazroni microscopiche sono Ie seguenti.
i. Yibrione commune; V^ibrio vulgaris, n. Tav. I, f. i,
a A .
La forma di questo vibrione non è diversa da quella delle
altre specie di tal genere , giusta i confini ne’ quali si è ristret-
to , somigliando perfettamente ad una ascaride. Acuta nell’ an-
terior parte ove apresi la bocca , ottusa e come troncata nella
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