2. E. Rerriora ; E . Rémora, T. XXVI.
E. corpore sculi occipitalis lanullis 16 a 17,- cauda cuneata ; labiis denticu-
lalis, denliculis laminaribus ; colore fusco virescente immaculato; pinnis violescen-
tibus.
Lo scudo occipitale-di .questa Echeneide, .sempre elliltico ,
à il suo diametro maggiore al minore corne 2 ad. i , essendo il
primo di linee 27 ed il secondo i 4- Il numéro delle sue lamine
è di 16 o 17 (1) guariiite di un triplo ordine di dentellicorti
perô e ritondati in punta. Essa occupa poco men ehe la quarta
parte délia lunghezza del corpo , compresa la coda. La mascel-
la supera la mandibola , siccome iall’ ordinario ; e 1’ una e 1’ al-
tra guernite.di molli den-li acuti adunchi e di diversa grandez-
za , tutti disposti in scardasso , essendo perô sempre gli esterm
alquanto più grandi degli; interni : ed innoltre il labro sup.eriore
è guernito nell’ orlo di una sérié di fioissimi dentelli strettamen-
te uniti r ,poco incurvati , e-quasi laminari , essendo perô quei
délia parte posteriore rari, grossi , lunghètti , e quasi in forma
di tubercoli. E perô i dentelli laminari non sono già in sérié
continuata ; ma , cominciando dà’ lati délia sinfîsi delle interma-
scellari, dopo un brevissimo tratto , nel quale si contano 12 di
simili dentelli . s'interrompe: e délia metà di questa . sérié, per
la parte superiore , ricomineia 1’ a] tra cbe si prolunga occupando
l ' intera branca anteriore dell' intermascellare. Nel suo termine
posteriore se ne soprapponn ,,un altra s.cric1 uguale alla , prima g
terminandosi tutte due quasi al medesimo punto. Quivi comin-
ciano poi gli altri denti labiali grossissimi. La lingua egualmen-
te ehe il vomere nella ,sua .anterior: parte sono rivestiti di dentelli.
Gli occhi occupano lo spazio compresô dalla quinta, scsta
e settima lamina dello s.cudo , distando quasi ugualmente dall e-
stremità del muso e dalla base superiore delle pinne pettorali.
Tra le orbite ed il labro si aprono le narici con döppio foraine.
Gli opercoli sono larghi assai più ehe lunghi , rivestiti da
(1) In cio converrebbe. colla Echeneide indicàta da Gronovio nel suo Zo'ôph. p. 7$ n.
a56.
aensa ente , clie non ne lascia travedere i suoi pezzi. Yi si scor-
gono pero nella superficie le minutissime squame, ma quandoè
la cute disseccata e l’ occhio arrnato di acuta lente: ed in tai
caso anche i lor margini presentano una finissima denteliatura.
Le pinne pettorali nascono tra la quinta e sesta lamina delle posteriori
, e si prolungano tanto da superar 1’ estremità posteriore
dello scudo più della loro metà , senza tener conto perô della
membrana ehe lp cinge. Esse sono, rotondato-troncate , ànno
20 raggi ciascuna , essendo men di due terzi dello scudo occipitale.
La pinna dorsale comincia dalla metà della lunghezza del
corpo , eccettuata la coda , prolungandosi sin presso la base di
quest’ ultima , che perô non raggiunge , e vi lascia 1’ intervallo delle
ultime due vertebre. L’ anale comincia molto più indietro e si
termina rincontro alla dorsale. Le ventrali sono anguste; nascono
un po più innanzi della base inferiore delle pettorali, e ,si
estendono alquanto più oltre di queste. Vi si contano sette raggi
in ciascuna. L® pinna codale è cunéiforme 9 con 16 raggi ramili-
cati ; squamata in tutta la superficie , come lo sono ancora tutte le
altre pinne.
Tutto il corpo è rivestito da cute densa , pinguedinosa , con
squame inpercettibili ad occhio nudo: e quando poi è secca mo-
strasi : piuttosto esser guernita di minutissimi tubercoli, aperti
nel centro con minutissimo forame : per la quai cosa Bloc la disse
esser guernita da gran numero d1 infossamenti leggieri ; e Risso
offrir 1’ aspetto d’ un vélo crespo, La coda è cunéiforme , di 18
raggi composta.
Il suo colore è fosco tendente al verde con riflesso violet-
to ; colore assai più cupo verso i margini della pinne dorsale ed
anale e più chiaro nelle pettorali e ventrali.
Gli oççhi an la pupilla nera coll’iride dorata , maccbiata di
bruno. La membrana branchiosteca à nove raggi.
Uno degl’ individui di questa Echeneide à la lunghezza totale
di pollici 9 e lin. 7.
Pescata nel Faro di Messina F anno i 835, ricevuta grazio-
samente dal signor D* Pietro Grego di Regio ; ed esiste nel mio
Museo.