20. Helix Nicensis.
Volgarissima specie nel regno , non meno della variabilis féconda
di moite variété. Essa vien conosciuta in taluni luoghi
della Terra d’ Otranto col nome di Cozza Porcina, e da eoloro
medesimi che di questi animali fanno gratissimo pasto vien ri-
fiutata come insalubre e seipita. Vive rimescolata colla precedente
, di cui non so quanto distinta esser possa per i suoi essen-
ziali caratteri, quando astrazion si faeesse dalle dipinture svaria-
te del guscio o concbiglia. Forsi la spira un poco più elevata ,
ed alquanto più accostante alla figura globulosa t Non mancano
pertanto individui che stanno fra mezzo sotto tali rapporti , C
che perciô ne porgono chiari documenti de loro passaggi.
L’ apertura dell’ ombilico è molto più ampia e talora sif-
fattamente da potersi confondere colla Ericetomm. L’ Helix ce-
spitum non è del pari che un passaggio picciolissimo della me-
desima nicensis,
2t. H. Cornea,
Specie molto ben caratterizzata da Drapernaud , e ricono-
sciuta da tutti gli altri scrittori di questa branca di zoologia.
Trovasi d’ ordinario ne’ luogbi montagnosi. Nella Majella, viven-
do suif Asclepias o Cjnanciwi vinceloxicmn si présenta talvolta
col suo color rosso brunastro assai rimarchevole e vivace , mentre
relie Calabrie mostrasi quasi bianca colla zona più o meno bruna.
ricognizione deUe specie e délié lor varied..- Sema iisch- d'argumenta, avendo esempi mol,
tissimi in ogni classé di viventi , mi permetteràricordare in qaesto luogo che non si a ri,
pngnanza di lisguaidave corne semplici varietà le tante svaviate coloraaioni che n e porgono
r E l i x nemoralis ed hortmsis omateor d’ una or di più zone o linee , di colore ancor di-
verso,. col peristoma pur variante nel colore quantùnque-si assegnialla prima il peristoma
marginato di fosco ed alla seconda di bianco : a malgrado che veggiamo costantemente ri-
sultar queste da localilà special! in cui costantemente proviene ciascuna di loro, E poi si
distingue dalla carlliusimta la caithmiandla , la nitida della lucida e-le tante altre che ln
diversi luoghi abbiamo notate. Ci6 prouva l’ incertezza nella quale si v ag a o ltre alla mania
di molli che senza principl fondamental! si eriggono a maestri, siccome si c avvertito
pelle osservazioni apposte a questo genere aile quali si rimanda il lettore.
22. Hélix Cellaria, et JVilida.
Le amfibologie che regnano intorno alla cellaria la nilens ,
nitida , lucida e la concolor ne rendono diffieilissima la determi-
nazione. Ma per. poco' che si rifletta ai caratteri de1 quali an fatto
uso i creatori di queste diverse specie' agevolmente ti, accorge-
rai che niuno di essi è taie da eontrassegnare una specie , ma
appena appena varietà più o meno rimarchevoli.
Lamarch il primo à fatto osservare, che tra la cellaria di
Miiller e Ferussac,_.e la nitida di Drapernaud altra differenza
non passa eccetto che 1’ esser questa più piccola délia precedente
, più depressa e di color più fosco. Nè tace il medesimo lo-
datissimo au tore - che si accosta a quel!a per ogni suo rapporto :
che anzi egli riporta corne sinonimi délia nitida , la nitens dello
Grnelin , e la lucida di Drapernaud.
Drapernaud diede il nome di lucida alla nitida dei preloda-
îi autori, mentre che poi dà quello di nitida alla cellaria.
A queste due pretese specie di Drapernaud ne viene aggiun-
ta un’ altra più recentemente da Michaud col nome ' di nitens ,
ch’ ei dubita esser quella stessa riportata da Grnelin , Poiret, e
Grateloup con questo nome, e con quello di cellaria da Studer , e
la nilens di Fer. ecc. ecc. Pertanto non nasconde che ni una co-
sa distingue questa lumaca dalla lucida, eccetto cbe 1’ essere più
stiacciata e coll’ apertura maggiormente depressa ( ciocchè è indispensable
consegna délia prima condizione); ed innoltre vi os-
serva cbe Pultimo giro délia spira sensibilmente si accresce verso
il suo termine, la quai cosa la rende alquanto allungata.
Sarebbe duopo cbe questi sapientissimi classatori fossero stati
essi stessi a raccorre le lumacbe , onde accorgersi che in un medesimo
luogo, e da un medesimo parto si ottengono coteste varietà
; quantunque vero cbe non è’dessa molto féconda , e quindi
raro ad incontrarne più individui in un sol punto. Nullameno ,
sotto i moscln , le cortecce degli alberi morti , specialmente de'
faggi, e sotto le pietre, io ne o incontrati più individui insie- 1
me sempre syariati di grandeZza , di colore , lucidità e figura.