2 . L euc isco bianchiccio ; Leuciscus albidus, n. T . X IV .
Niuna descrizione ne alcuna figura applicaMIe trovo a questo pcsciolino
del medesimo sotto-genere leucisco, il quale rive nelle acque del fiumicello det-
to di Staffoli, confluente dell’dfcnto, in Principato Citeriore. Vien esso cola co-
nosciuto dal popolo col nome di Sordella, nome troppo frequentemente adope-
rato per i pesei di acqua dolce ,f pettanti ai kucischi. Se nonchè si accosta esso
moltissimo sM’albumus, senza die pero perfettamente convenghi. E cio special-,
mente quando alla figura del Bloch la nostra si compara.
Il capo dell’ albido è piccolo, col vertice quasi piano, in-
feriormente moltô archeggiato , onde sembra quasi rivolto in alto
, offrendo ancor nella nuca una picciola dêpressione. La boc-
ca obbliquamente è tagliata , e la mandibola inferiore è alquanto
della superiore piii brieve. Gli occhi son grandi , essendo il dia-
metro dell* orbita eguale alia fenditura della bocca , ed alia mede-
sima è pure eguale la distanza cbe régna tra il contorno dell orbita
e l’estremità del muso. Grandi sono pel contrario gli operco-
li, e la pupilla si scosta alquanto più dal contorno di questi ehe
dalla estremità del rostro. Il corpp è largo in guisa ehe la maggior
sua larghezza entra quattro fiate soltanto nella intiera lunghezza,
la pinna codale compresa. 11 dorso è poco elevato ; e per 1’ op-
posto 1’ inferiore profilo è oltremodo archeggiato o convesso. La
pinna dorsale nasce in un punto équidistante dal muso e dall’or-
lo mediano della pinna codale, o della sua bifurcazione ; la sua
altezza pareggia quella del capo, e l’ ampiezza ne uguaglia i due
terzi. Le ventrali sono impiantate innanzi dell’ origine della dorsale
, e quindi al capo assai più che alla coda propinque ( i) ,
ed assai strette e corte. L’ anale si estende dal sito a cui cor-
risponde quasi il termine della dorsale alla metà dell’ intervallo
ehe vi è per la coda; e questa stretta ed a margine legermente
. concavo. La codale è forcuta ed a punte acute. Le pettorali lanceolate
sono più corte della distanza che dal muso al margine
passa dell’ opercolo.
Il colore generale di questo leucisco è bianco argentino ,
verde-gialliccio sul dorso , una striscia nel mezzo de’ fianchi splen-
(r) Cio ayviene in opposio a quel ehe dell’ albiimus ne dice il Gronovio.
dente di acciajo , che dal mezzo degli opercoli scorre in linea ret-
ta fino alla coda. La linea laterale scorre con una curva paral-
lela ail’ addomino , non perö flessuosa , e molto al margine inferiore
si accosta, occupando il nono ordine di squame: molto
rimarchevole. Le pinne pettorali son pallide ; le altre banno un
color tendente al cilestro.
La grandezza di questo leucisco non giunge a sei pollici ,
siccçme sono stato accertato.
La placca ossea ehe arma l ’ apofise basilare del vomere è ton-
degiante, smarginata nella parte più interna, e questa smargina-
tura cinta da un cordoné o Collare : il suo colore è rosso-fosco ( i) .
Le scaglie son larghe ed a contorni ondeggianti ; la radice stretta
e ritondata.
D. 2-10 ; A. i 4 ; P. 17 ; V. 14; C. 18.
SPIEGAZIONE DELLA TAYOLA XIV.
a , L’ Alhido di natural grandezza.
b , Il capo veduto perpendicolarmente dalla superior parte.
c , 1 1 taglio trasversale del corpo.
d , Un quadrato delle sue squame ingrandite.
d’, Una delle squame yeduta al microscopio.
e , Placca ossea dell’ apofise basilare del vomere di natural grandezza.
e 1 , La stessa ingrandita, e dalla Superior parte.,
e 2 , La stessa veduta dalla faccia inferiore od estema.
3. Leucisco del V u ltu re ; Leuciscus Vulturius, n. T . XV.
Il Leucisco del Vulture , o del Lago di Monticchio (2) è ben
de’ precedent! diverso , nè mai ad alcun di loro si uguaglia in
grandezza. Il nome ch’ esso porta presso quei paesani e pur d i
Sardella. In vero esso lia stretti rapporti col Leucisco bianchiccio
(1) Questa placca nelle feminine suol trovarsi molle o cartilaginosa, ció che vuol dire
esser 1’ ossificazione incompleta.
■ Le ossa faringiane sono armate da una serie di grossi e lunghi denti curvi neli’ aj'ice,
cinque in sei per ciascun lato, senza tubercoli. II palato è poco pingue, duretto ed incre-
spato , specialmente 1’ inferiore.
Per le altre parti interne , vedi i piii volte citati Frammenti d i jinatomia comparative,
(2) E questo ii volgar nome di quel lago presso gli ahitanti di Rionero.