Genere EEDOREA , E u so jte j , Fer.
Osservazione — Fallo ho ay venire the fa parle dell' ésterno iaïoglio deU
!«• Caridtfat'VA' pesto gelatinoso crisiallipo coBoavo:conyesso f il qnule thiuda
la superior parle alla gujsa di up cupolino, E»so si . distança quando l’ animale
è disfauo dall’ urto dells oude , e rigeltate vieue sulle sponde del mare. A
tali pezzi si è data vita , e considérait si sono corne auimaji complet!. Esin?
golare e sorpreodente il védere che il famoso Cuvier , cultore per ecçellenza
delf anatomie qomparata , annuelle quest! essèri , e considéra come specie distinta
col nome di Endoren moneta il cupolino di cul è stata faita parola ,
Dell’ alto Stcsso che dichiara d> p°n vfdersj in essi ne’ succiatoi, nè alcnn'q
altro organo apparente. In che dunque consiste 1' organiiuuo ùi tali presunti
vivent!! Corne persuaderai .ch’ esister passa pp animale .scpza organi çe pop
di locpmozioue- e di prendimepto , plpiefle atli a riceygre, 1’. aliptento , ed
espeller 1‘ avauzo delle assjmilaziopt? Yero > che si ayvisp talpno supporre
potersi alimenta te gli animal) per jnibceimefito , - e; cm per isfugire laie dif-
fteoll'a inconlrala ip simile. epso ; sua siffatle ip.otesi lg lasceremo per ca-
ratteristico patrimonie di tait penjatori. E Eudoree dunque dejahopo spoippa,
rire dalla serie degtl apimalj.
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G en e r e I P P O P O D I O , . I p p o p o v iu s , Q . e t G a im . ( i ) .
G en e r is c h a r a c t e r e s Es s e n t ia l e s . A n im a l proboscida-
tum i tentaculatumcjue ; sentis cartilagineo-gelatinosis pul-
monatis tectum.
Characteres nàturales. Animal acephalum, mollissimum ,
proboscide sipJionibusque tentacülijormïbus munitum. Scuta quin-
que ad novein aut plures cartilagineo-gelatinosa inaequalia, unum-
quodque ungui acquinae persimile, quorum inter compages organa
quaedam amplectuntur ; simul globulum vel spicam conficiunt. Per
Aequor datantes gregatim.
Storia de l genere. Sebben frequenti nelle acque ciel Mecliterraneo e
dell Aclriatico , di rado o non mai si troyano intieri gVIppopodî ; perciocchè
non èi ridero che rigettati dalle onde sul lido, ove slegansi tosto gli scudetti
cartilagineo-gelatinosi che ne costituiscono l ’ esterno invoglio , e l ’animale ne
resta morto e disfatto. Forsckahl ne diede la prima idea de’ scudi di questi a-
nimali, nella Fauna Arabica , sotto il nome generico di gleba. Bruguiere lo
figuro nell Encyclopedia Metodica, come se fosse un animale integro : e mentre
dubitavasi a ragione se taie egli fosse , liferito renne al genere noctilnca
dal chiarissimo autore degli animali senza verlebre. Otto , naturalista Prus-
siano , raccolti avendo di tali pezzi isolati sulle spiagge de’ nostri mari, ne
diede la descrizione e la figura conservando il generico nome di Gleba ,
e dando alla specie quello di excisa (2) ; e suppose che quelli si unissero
in sérié l ’ un presso l’ altro , sicecme avviene nelle B i f ore ; la quai cosa
e del tutto ipotetica , non essendo n^ppur plausibile che 1’ azzardo gli a-
resse porta la traccia di' tal concepimento. Yeggasi Tav. 41 2 , f. 3 , degli
a tti &e\V Accademia Leopoldo Carolina , ore nella pag; 309 sta delto es-
ser quella la rappresentazione di qualtro pezzi riuniti tra loro nello sta-
to naiurale.
Ben tosto il nostro Zootomico sig. Delle Chiaje riprodusse la Gleba ,
nelle sue memorie sugli animali invertebrati ( vol. 3 , pag. 64 ) , ritenen-
dola quale dal sullodato Otto era stata descritta; niegandole pero il ca-
nale degli alimenti e gli acini glandulosi che il Professore di Breslavia
are va osservati, e supponendo in vece che nudrita si fosse la Gleba per
irabevimento.
(1) Dalle greche voci nrno cavallo , e novt, noJot piede.
(2) V. Acta Nat. C u r X I , p. 2. pag. 309, Tab. 42 > f- 3.