confondere le brancliie colle ovaja , o per dir meglio prender le
une per le altre.
Quando 1’ animale comincia a perder 1’ energia di sua vita ,
cagionata dall’ alterazione dell’acqua marina in cui vive , il ples-
so branchiale e delle ovaja e z allargasi oltre modo , e vien fuo-
ra per 1’ apertura d’ onde immette 1’ acqua nella cavità z y per ir-
rorarla. Ed è questo lo stato in cui il chiarissimo Bory de Saint-
Vincent ebbe a vedere la sua Biphora bipartita , siccome avvenne
eziandio ai signori Quoy e Gaymard per la Calpe la Scajîte ec.
Altronde , l'animale essendo in piena vita , distende ed accorda
a quando a quando questo complesso di otricelli , nell’ attache
la parte a b , con certi movimenti di costrizione , espelle
e rinnova l ’ acqua nella sua cavità. E cio non altrimenti di quel-
lo che fanno gli Ascidî.
Biphora bipartila, Bo ry de S a in t-V in c e n t, V o y , a u x
îles d ’ Afr. I . p. i 34 , PI. V I | f. 3.
D ip h y a bipartita, Quoy et Gaym. Observ. Zool. faits
sur l’astrol.
------- C u v . Reg. An. I I I , p. 2 8 8 .
Trovasi nel Mediterraneo ; rarissima.
Sp. 2. Difia tetragona ; Dipihya telragona, T a v . I I I .
L ’ animale del quale si parla, conviene indicarlo nel modo
corne esso si vede dentro e fuori dell" acqua del mare. Nel primo
stato , dopo che un se ne avvede , poichè la sua trasparenza lo rende
appena visibile all’ occhio non accostumato , si offre quai la
figura 6 délia Tav. III lo rappresenta : una massa cristallina
cioè, di forma piramidale troncata , avendo nella troncatura un
pezzo di forma cubica obbliquameute attaccato. E questa obbli-
quità si avverte in due lati soltanto , di fronte e dal dorso', non
potendosi riconoscere, a causa délia inclinazione , direttamente alla
visuale. In mezzo a quella massa cristallina non è difficile os -
servare che per lo lungo vi corrono alcune parti meno traslucide,
od anco bianco-opache, le quali si prolungano per entro al
pezzo cuboide, o meglio poliedro ed irregolare. Se dall’ acqua si
toglie , la massa gelatinosa che ne éostituisce l ’ esterno invoglio
si raccorciâ alquanto , specialmente dalla parte dell’ apertura o
base della piramide , e si lascia vedere quai si trova rappresen-
tata sotto il num. 1. In tal caso'si veggono due bollicine c c
nel bel mezzo delle due principali cuspidi d d, ed in vicinanza della
troncatura o connessione coll’ altro pezzo cu.boideo a un gruppo
di visceri è, che stentasi defmire. Lungo i due lati noterai un ca-
nale alquanto opaco , racchiudente ancor esso visceri speciali ;
ma tutto questo è pure indeterminabile per struttura ed uffizio.
Ripostolo pertanto in una capsoletta di cristallo con poca acqua
marina , ed esplorando a parte a parte ogni cosa , dopo che avrà
ripresa energia, essendo già vivo , vedrai che à desso una cavità
centrale cilindracea , la cui apertura alquanto più angusta vien
cinta da un vélo delicatissimo ed oscillante , per lo cui mezzo
ti assicuri de’ movimenti sistolici dell’ animale , simili ma molto
più oscuri di quelli delle Bifore.
In fondo a questa cavità evvi racchiuso il nocciuolo de’vi-
sceri gastrici a Jig. 2 e 4 , una coll’ orecchietta del cuore. Sul con-
torno della medesima grande apertura stanno i due piccioli fo-
rami II jig . 4* corrispûndenti il primo al canale che racchiude
1’ esofago le branchie e le ovaja , il secóndo ail’ apertura anale ;
ed i quali canali vanno ad incontrarsi sull’ estremo opposto, ab-
bracciando il nocciuolo de’ visceri superiormente indicato. Ivi que-
sti organi tra loro si maritano in guisa che difficil sembra po^
tersene svolgere l ’ intricata anastomosi. Certo è perô che quivi
appunto la parte anteriore si âpre per dar passaggio alla conti-
nuuzione di essi , e mettersi in stretto rapporto con due organi
c d Jig. 4 ) racchiusi nella parte cuboide Jig. 5 come stanno rap-
presentati da c ci Jig. 2 e 7 , i quali ànno ancor la loro apertura
rispettiva sulle facce del medesimo pezzo cuboide indicate da g
g' fig. i . Isolati i visceri racchiusi nel canale k k Jig. 4? ed esplo-
rati. al microscopio mi ànno esibito l ’ insieme che vedesi espresso
nella Jig. 3 , ove si distinguono alcuni globicini 1 , isolati e