G én é r é ECHENEIDE ; E cheneis ( i ) , Lin.
G e n e r i s c h a r a c t e r e s e s s e n t i a l e s . Discus occipitalis planus,
subovalis , laminis transversalibus articulato-dentatis.
C haracteres natura les. Corpus elongatum, squamis variis
tectum '^yel denudatum, Pinna dorsalis unicct, anali opposite.
Caput magnum, supra complanatum ; disco subovali, e lami-
nis pluribus cartilagineis, transversalibus . mobilibus, margine posteriore
dentato vel spinoso, composito. Os rotundalum, horizon-
taliter fissum. Maxilla mandibula longior , utraque denticulate ;
fascia dentum in vomeris margine antico, Membrana branchiosle-
ga octo-vel novem-radiata.
Osservazimi. II principal carattere di questo generc di pesci è si eminente,
da non permettere di essere equivocate. Dali’ antichità la più remota fino a noi
è stato percio sempre col medesimo nome di Remora conosciuto, e fino a’ no-
stri giorni venne esso conservato.
Aristotile, Ateneo, Plinio ed Oppiano lasciarono oscure indicazioni di questo
pesce, e ne disser solo quanto di favoloso ne’ tempi loro si raccontava.
Rondelezio ( i 53£ ) non ebbe a conoscerlo ; e trascrivendo quanto i suoi
predecessori ne aveano lasciato scritto , giudico esser questo un pesce rarissimo
e pelagico.
II nostro Imperato poco noté; e ne diede una figura per quanto grossola-
na , altrettanto insufficiente per ben determinarne la specie ; perciocchè la posi-
ztone delle pinne, la loro figura e proporzione, e specialmente della codale,
non trovano eguale tra quelle figurate da’ più accurati iconografi, nè tra le
tre che io à fra le mani. E volendo stare al numéro delle lamine dello scudo ,
ognun si troverà imbarazzato, contandosene 22 da un lato, e 23 dall’ altro.
La quai cpsa mi dà a credere essere state indicate senza cura, sia pci numéro
, sia per la posizione, che irregolarissima pur si riconosce.
La sola grandezza puè dirsi veridica ; perciocchè il lodatissimo Imperato
assicura esser l’ originale eguale perfettamente ail’ immagine ehe ne rende; ma
questa è insufficiente per statuire un carattere non equivoco spccifico. Da tali
condizioni quindi si raccoglie , ehe la Remora dell’ Imperato non puô senza
equivoqo essor citata in alcuna delle specie ben determinata da’ scrittori posteriori
: nè so con quanta fiducia sia stata essa riffirita alla E. Remora del Bloc;
(■ ) EXS*",<;, dissero i greci quel ehe i latini appellano Remora, a relmmdis navibus-
favolosa credenza degli antichi, alla quale Piinio e lutta la tanga seguéta de’buoni presti l'edé