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lesceute , assai Tosco sul con lor no dell' animate , e celeslognolo nel resto 3 moU
le , e rivestito da muco denso e vischioso.
Nel cenlro del corpo apresi la bocca sopra u q tubercolo rotondo. I I suo
canals raelte foce nella cavita gastric» , indicata all’ esterno dallo spazio liscio9
lungo , e di color itirchino , che ti offie la fig. 1. nel suo mezzo. L’ in ter no
di questa cavita e sempre ripieno di un muco del medesimo color turchi-
no-cerulescente (i) . II resio del corpo e un parenckima vascolare, conteueute
qua e la gruppi di glandule giallo-verdice , che potrebbero ancora esser le uo-
va (2). A ciascuno di tali gruppi corrisponde un tubolino o sifoncello, il quale
si apre all' esterno come quello della cavita centrale. Muovonsi questi tutti, al-
lungandosij coniorcendosi e prendendo figure diverse, siccome isolalamenle rap-
presentati si sono sotto il n. 2. , veduti di lato 5 in 4> guardati obbliquamen-
te ed essendo contra!ti 5 ed in 3, uno di essi veduto di prospetto , inentre tro-
vasi pienamente disteso. In questa posizione chiarameute si scorge il suo tes-
suto muscolare , per lo quale le rughe raggiauti e concentriche , in doppio
ordine disposte , vengono generate , ed il movimento di conlrazione di allun-
gamento e di ripiegamento viene eseguito. La lor figura in tal posizione ras-
somiglia quella d' un ombrello di fungo. Siccome il sistema dermoideo e de-
licato e diafano , lascia esso vedere il color giallo delle sottoposte glandule, e
percio sembra picchieltato di tal colore negl' iuterstizi de' sifoncelli (3). Il con-
torno del disco vien terminato da innumerevoli tenlacoli che costituiscono una
specie di frangia. Essi rassomigliano a quelli die circondano il contorno de’ Fil-
Jidiani ( le patelle , fissurelle\ capoili ec.) Il loro*colore e bianchiccio olatteo.
Sistema vascolare. Niuno ordine di vasi si osserva nella cavita centrale
del corpo della velella , ma nel sistema dermoidale superiore, ossia quello che 1 2
(1) Il Sig. Eschscbolz assicura aver trovata questa cavità centrale piena di roltami di al-
tri animali ; la quai cosa non è improbabile , ma non mi venue mai dato osservurla.
(2) Quantunque non sia da rivocarsi in dubbio 1’ esistenza delle nova o de’ gcnni in que*
sti , corne in ogni altro vivente, la loro dissezione nondimeno cbiaro non ne dimostra nè le
une nè gli altri. E perô da sapersi che, esplorata questa massa col microscopio, lungi dut
presentarci de’ globiccini uniformi, ne da a vedere per l’ opposto esser ciascuno composte di
altri più piccoli, di grandezza, figura e colore dîverso , passando dal rosso al giallïccio per
tutti i gradi iniermedî. La quai co3a mi guida a considerarle piuttosto quali glandule con-
globale. Rafforza questa opinione la organizzazione interna di tulto il mantello.
(?) Il prelodato Sig. Eschscholz gli riguarda corne altretlanti stomachi secondari.
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adensce all’ inferior parle del piano oriiontale deilo schelelro, si scorge chia-
ramenie un sistema di vasi in (al goisa disposti, chè , avendn essi quattro
tronchi principal! nel cenlro o vertice del corpo, si ramificano cos’, quadeipartiti
sulle quattro parti del corpo Slesso, eorrispondenti aile division! indieate dai ri-
piegamenti del piano medesimo. Giunle le ultime estremit'a capillars sull’-estremo
lembo melton foce in un oanale assai ampio , ehe seorre lungo il perimelro
del corpo , al quale ne corrisponde parullelamente un altre maggiore, inter-
rotto m due punti apposti e eorrispondenti a quelli segnati nello schelelro
da x x . Una delicatissima rete vascolare mette in rapporto qoesli due eanali
eircolari ; ed al secondo di essi od eslremo corrispondono i teuUcoli -, in gui-
sacchè sembra eoslituir esso il tronco principale della circolazione amorale
della velella. Questo medesimo vase corrisponde esattamente eol canale esterno
deilo schelelro ; onde appare che lo accreseimento dell’ uno eome qnello del-
1’ altro si facci spiralmente j e die là dove estate i’ apertnra x di tali condotti
spiral!, ivi esister debba un centre di assorbimeMo, e di respirazionc. La
frangia tenlacolare sembra costituire il sistema branchiale, siccome avviene
Belle Mednse ombrellifere , ne’ Berce , ec ; ma siccome non ho pointe discoo-
pnre ancora il eentro della circelazione , non posso pronuuziare intorne a cio
ver una eosa di cerlo-
Sistema dermoidale. Tutto il pallio o mantello è ioteroamente dissemi-
nato di globeui glandulosi di grandezza , e colore diverso. Tra qaesli e l’ or-
gano eromojbro del Professor S. Giovanni trovasi una eerta nalogia , ma non
perfetta somiglianza , imperciocchè i follicoli dell’ organo cromoforo sono ri-
pieni d un liqnido fluttoante , il qoale permette ai medesimi di cambiar figura
, e di far si che la Iece v i snbisca rifrazione diversa , e qniudi presen-
tarsi sotte diverso colore. I globetli glandulosi altronde della velella , sono di
una materia consistente , e sempre di figura globosa , il oui colore è diverso
per gradi, e non- istantaneamente mutabile come in quelli. OItre i piccioli glo-
betti si trovano de’ gruppi di altre glandule conglobate ? disposte per lo più
a cinque a cinque , di rado sei , e quindi stelliformi , Bel centre de' quali
Serge un tubercolo , che si âpre for se ail’ esterno.
Tale -e 1 organizzazione costante della veleila , nè per essa punto differi-
seono quelle Je’ noslri mari dalle altre di mari slranieri. L’ el'a , lo sviluppo ,
la condizione della loro vita , o paraiali ed eventuali circostanze accagionarle
possono sol tan to ia qualclie lore- parte , mmilaFle , renderne il colore più o