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N . B. Secondo Bloch i raggi delle pinne D. ed A. debbon
essere undici ; e perd tanti sarebbero se 1’ ultimo raggio loro si
contasser per due, essendo l’ealraen te doppio , siccome ail’ ordi-
nario.
7. L eucisco compagno ; L. comes , n. T av . X Y I I I his.
Accompagna questa specie quas'i sempre il Dobula , ne’ fiumi
corne ine’ lag'hi del Regno , essendo pero dello stesso meno frequente.
Non molto clali’ Albido e dal Vulturino dissimile , è perd
nella statura più svelto , e nel colore assai più brillante. Il
suo occhio è grande a segno che il diametro dell’ orbita è la
metà dell’ altezza del capo, nel sito stesso , ed entra una volta
ë mezza nella distanza ehe passa tra il contorno posteriore del-
l ’ orbita ed il margine dell’ opercolo:
L ’ altezza del corpo è eguale al quinto dell’ intera lunghez-
za , la pinna codale compresa , e pareggiala lunghezza intiera del
capo. Esso è più svelto, di un colore argentino, le pinne gial-
lo-pallide ed in tutto il resto conviene colla specie precedente.
Hâ pur strettissimi rapporti col Vulturino dal quale principal-
ménte si diparte per la configurazione e. grandezza delle pinne.
Nella specie di cui è parola si contano dieci raggi nella dorsale
ed altrettanti nell’ anale; mentre nel Vulturino se 11e contano 9
nella dorsale e quindici nell’ anale, e nell’ Albido 2-10 nella dorsale
e quattordiei nell’ anale. Nelle ventrali se ne contano settë
a differenza del Vulturino in cui sono 8 e 9 , e dell’Albido in cui
sono quattordiei. Le pettorali in questa son composte di quindici
raggi, laddove nel Vulturino son di quattordiei, e di dicias-
sette nell' Albido.
La sua vita è troppo labile. Presto si corrombe dopo morte.
La sua carne è poco sapida. Trovasi ancor assai di rado,ed
in numero scarsissimo.
Sardella bianca , volgarmente detto , Scafali.
M A L A C O T T E R r G X 2 7
CvrRiKiis tie proprie dictus, Cuv.
Pinna dorsi longa, radio secundo spinoso postice dmticulato ; anali simili al
hrevissirm:
... Osscrvazioni. La più famosa specie de’ pesci di acqua dolce , alla quale i
greci diedero il nome di Ciprino , è la Carpana degl’ Italiani, la Raina de’ Ve-
neziani , detto da’ Francesi C a rp e . e da’ Tedeschi K a rp ffen . Linneo, serven-
dosi del nome greco- per contrassegnare il généré , distinse la specie con quel
degl’ italiani, chiamandolo percio Cyprinus carpio. Cuvier, ripartendo il grande
genere Ciprino del Naturalists Svedese, à ritenuto il nome di Ciprino per
contrassegnare i l primo del suoi sottogeneri , cui il Carpione serve di tipo ; e lo
a poscia diviso in. due falangi ; in quelli cioè die ànno un cirro nell’ angola
della masceila superiore, e negli altri elle ne mancano affatto.
1. Ciprino Carpione ; Cyprinus Carpio.
Pinna ani radiis 9 , cirris i , pinnae dorsalis radio seçundo postice setralq.
Cyprinus Carpio , L in . Syst. Nat. p . î / p i i .— Faun.
SllCC. 359;i ; , J
------- Blo ch , i . p. 92 , n . 1 9 , Tav. 16 e 17.
-------Artedi, Gen. 4 ? Synon. 3 , sp. a5.
-------Meiding , Icon. pisc. Austr. t. 6.
------- Reising. Sp. let. Hungary p. 5a.
Trovasi il Carpione nei grandi fiumi di Europa Settentrio-
nale , e della Persia, il corso delle cui acque è più lento, come
pure nelle acque stagnanti nei laghi. E pero tra noi è raris-
sirno incontrarlo nei maggiori fiumi che scorrono sulla parte occidentale
del Regno, e citasi con ispecialità il fibreno confluente
del Garigliano : io pero non 1’ ô mai ineontrato, onde non sa-
prei guarentirne l’ identicità.
Suscettiva è questa specie d’ insigni varietà , tra le quali è
da segnalarsi quclla il cui corpo è nella sola parte mediana rive-
stito di squame quadruple in grandezza delle ordinarie , e l ’ altra
il cui corpo è tutto affatto nudo.
Il solo Carpione che è potuto esaminare, e del quale esibi-
sco eziandio la figura , sembra distinguerai alquanto dalla specie
commune per le seguenli note.