osservate nei nostri mari costituiscono tal somma d’ im-
portanti objetti che necessario risulta dopo il catalogo che
n’ esibisco far succedere la intiera esposizione dei caratteri
di quei generi di cui possediamo una o piix specie, nel modo
stesso che per le altre classi si va facendo, o si è fat-
to. E non da ultimo sarà pure lo scopo di andar meglio
che fia possibile riesaminando la interna struttura di quelle
specie state dissecate assai tempo dopo la morte e
conservate in acquavite ; vederle sopra più specie conge-
neri , per contestarne le particolari condizioni ; o final-
mente sottoporre alio scalpello quelle tali che non mai fu-
rono esaminate.
Che se poi consideriamo d’ altro lato i pesci d’ acque
salse e dolci , questi richiamano vivamente 1' attenzione del-
l ’ lttiologi. Ella è cosa pur troppo risaputa che i laghi ed
i stagni di Europa , tra quali quei dell' Italia, moite specie
ne contengono o poco ben conosciute od ignorate af-
fatto. Suggette queste a variazioni moltissime pel concorso
di quelle cagioni che costituiscono le diflerenze climatiche,
costrette a vivere in spazii più o meno circoscritti, in acque
pure o più o meno ridondanti di materie eterogenee, favorite
della dolcezza del clima nel loro feeondarsi : risulta
da tal moltiplice concorso di cagioni il variar loro di
grandezza , di colori , di sviluppo svariato nelle parti , e
talvolta ancora an luogo anomalie e mostruosità. Che pe-
rô non istudiandosi cotesti oggetti con accuratezza com-
parativamente e nei luoghi natali rigettar debbono mai
sempre ambiguità tali da indurre invece di dissipar ténèbre.
Se cost facendosi in tutta 1’ Europa e da tutti con
un medesimo spirito o principio saranno le specie e le
varieta esaminate, potrà portarsi a termine il disegno del
signor Agassits con moltissima utilité della scienza.
Non dehbo in pari tempo tacere che il gran lavoro
intrapreso e ben avanzato dei signori Cuvier et Valenciennes
mette fuor di nécessita ogni altro lavoro minore. Ma
quando quello fosse ancor giunto al suo termine lascerà
ancor mancar per noi la prouta risposta lorchè sarà chiesto
Quali sono le specie indigene de nostri mari, quali quelli
che ci pervengono da mari stranieri? Siccome quello com-
ponsi delle ricerche speciali fatte in diversi siti ed in vari
tempi e da molti osservatori, bisoguerà andarvi cercando
tra mezzo ciô che a questo od a quel paese appartiene. Men-
tre che dunque avanzera quello verso il suo termine cospi-
reremo noi al medesimo disegno e premeltiamo quanto si
potrà poi da quello stesso desumere per redigere le faune
speciali.
Passiamo ora a guardare solto un altro aspetto il presente
lavoro. Allorchè si scrive per un luogo determinato
è indispensahile tener presente i speciali bisogni del medesimo.
Lo scopo della Fauna del Regno di Napoli, siccome
l’ ô gia detto in più luoghi, è quel di diffondere ad un tempo
i lumi della Scienza, e di mettere alia portata di ap-
prenderla , e di saper conoscere le cose della propria casa alla
più parte di quelli che 1’ abitano. Oltre i principi teore-
tici trovo ampio e valevole ausilio nell’ associare ai nomi
tecnici tutti i triviali per raggiungere viemeglio lo scopo.
Finchè le scienze sono trattate col linguaggio artifiizioso lor
proprio rimarran esse circoscritte al dominio di pochi. L ’ as-
sociazione dei vocaboli vernacoli o triviali con quei della
scienza âpre fuor di duhbio un facile rapporto tra i scien-
ziati e la stessa ultima classe del popolo. Allorchè sarà cio fat*
to per tutte le classi degli animali vedremo i nostri Colleghi
delle Société Economiche parlarci con più esattezza dei vi-
venti delle rispettive provincie, e cost facilitati specialmente