plari differiscono solo per la grandezza, giungendo appena ad un
pollice di lunghezza , raentre quelli de’ mari stranieri uguagliano
17 linee; ma ehe perciô? i caratteri essenziali sono perfettamente
identiei ; nè sempre nè tutti gl’ individui crescono 'ad uguali di-
mensioni.
Siccome perô molti vi sono, che, materialmente comparando
le conchiglie , traggon partito da ogni minuziosa differenza per
costituir nuove specie ; ed altri per 1’ opposto condannano , e so-
vente con soverchia severità, eotesta separazione ; cosi arbitro
dàre la figura esatta di uno degl’ individui hostrali da me trovati
nel Mediterraneo, acciô se ne possa istituire meglio il confron-
to (1).
Trovasi d" ordinario attaecata sopra altri testacei , e talvolta
pur sulla Curyophjllui ramea,
2. 0 . a forma d 'u u g h ia ; Cr. unguiformis
C. testa ovali, complanala, tenui, laevi, subpcUùcida, labio piano.
Patella crepidulahin.-Gm. Syst. Nat. p. 36g 5 , n. 17,
G u a ltie ri. T e st. 1. f. 6g.
Crepidii'a unguiformis, L am k . V I , 2, p. 2 5 , n. 4 -
-------C o sta , C a t.p. C X X , 11. 24. e p a g .C X X V , n. 20.
Secondo Gmelin abita i mari di Barberia ; ma essa più délia
precedente oecorre ne’ nostri mari; e quivi giùnge ancora ad n
linee di lunghezza. Essa è bianca diàfana e quasi vitrea , carattere 1
(1) Abbiamo fatto avvertire in yarî luoghi 1’ arbitiario modo col quale molti scrittori
di malacolpgia, erigendosi a giudici, decidono ex cathedra se questa corne specie, e quella
corner- varietà debbasi considevare 5 e frequentemente due opposti giudizî sulla stessa cosa si
emanano. Ma se si_ domanda loro quai sia la norma a tenersi in çosiffatte deciferazioni ,
cerio riol sanno. Di lalchè si veggono i medesimi au tori, in uno stesso libro , vagare ne'giudizî,
or separando corne specie distinle due ësseri dissimili per picciole differenze belle pro-
porzioni de’ lati, nel più 0 meno di profondith di qualche loro iinpronta, 0 qualche altra
cosa simile ; e poi riunire due al Ire che per caratteri di gran lunga più importanti e mar-
cati si lasciano dislinguere. Sarebbe-onnai tempo, ehe questa indisciplinafà-mania di giudi-r
care abbia il suo termine , e si sominelta a cerla nprma } dedotta da sa ni pripcipî.
Ï E T I I S H K i K C H l 9
ch’ eminentemente la distingue da ogni altra. Il Iabro o diafram-
ma sottoposto è talvolta piano , tal altra più o meno convesso,
a seconda della liliertà incontrata nel suo accrescimento , vivendo
similmente attaecata ad altre conchiglie, per lo più nella parte
concava ; mentre la fornicata trovasi nel convesso , d’ onde prin-
cipalmente la differenza nella superficie del labro. Varia nella
grandezza e nella tenuità, siccome nel colore, ehe ne’ piccioli è
sempre rossastro.
Y a r . a.) alba immaculate
Crepidula Candida, Riss. IV , p. 255.
Y a r . /S) tenuissima, diaphana, cordiformis, albida, elegantissime rubro-ma-
culata, maculis seriatis,
Conchiglia delicatissima , fragile e trasparente, un poco con-
vessa, ovata, posteriormente prolungata alquanto nell’ apice; di
color bianco sùdicio con macchie rosso-testacee , ehe dall’ apice
della spira si dirigouo verso il margine anteriore in serie divergenti,
seguendo 1’ accrescimento della conchiglia. Labro o diaframma de-
licatissîmo e brieve.
Diametr. longilud. lin. S . , trasv. 3 - i .
Me ö trovato un bello individuo nel Golfo di Taranto e proprio
nel porto di Saturo. D’ ordinario i piccioli sono cosi mac-
chiati.
V a r . y ) cordiformis, convexiuscula, rufescens, Immaculata.
Nel golfo di Napoli.
-V-Ä Nella citata tavola I , fig. 2 , 0 rappresentata al naturale
una crepidula da me trovata nell’Adriatico presso S. Ca-
laldo , la cui grandezza e la solidità l’ accostano siffattamente
alla C. porcellana, ehe ove questa non fosse di mari stranieri
non si avrebbe difiicoltà considerarla corne taie. Altronde chi
non avesse sott’ occhio gli esemplari dell’ Oceano indiano, e del